Figlia di Erskine Nicol, un famoso pittore paesaggista, la giovane Mary Leakey trascorre molta della sua adolescenza in Europa, specialmente nella Dordogna e a Les Eyzies, una regione ricca di siti preistorici ed archeologici, ai quali si interessa subito. Incontra Louis Leakey, il suo compagno, all’Università di Cambridge nel 1933. Fra i due nasce subito una relazione che li condurrà alle nozze 3 anni più tardi. L’anno successivo Mary partecipa alla missione di scavi del marito in Kenia, e così sarà per gli anni successivi. Una delle sue più importanti scoperte archeologiche fu il ritrovamento del primo teschio fossile di “Proconsul”, un primate estinto del Miocene.
Ma è nel 1959 che Mary, al fianco del marito, fa la sua prima grande scoperta: un cranio ben conservato di “Australopithecus boisei”, che chiamano “Zinyanthropus boisei”, o più semplicemente “Ziny’’. Si tratta del primo reperto ben conservato e anche il più antico resto di ominide conosciuto all’epoca. Il sistema di datazione potassio-argo, applicato alle ceneri vulcaniche, gli assegna infatti un’età di un milione e ottocentomila anni. “Ziny’’ (chiamato anche “schiaccianoci’’ per l’eccezionale potenza delle sue mascelle), rende di colpo la famiglia Leakey famosa in tutto il mondo.