Bolletta della luce più salata con l’aggiunta del canone RAI TV.
Rivolta contro il canone Rai in bolletta:
"Fraudolento e illiberale"
Le associazioni dei consumatori ed il
presidente della Vigilanza Rai contro la riforma.
Il
canone Rai entrerà nella bolletta della luce, e nessuno potrà più evitare di
pagarlo. Spetta ora al Tesoro e a Palazzo Chigi decidere quale sarà lo strumento
normativo, se presentare un emendamento alla Legge di Stabilità oppure varare un
decreto ad hoc. Ma l'ipotesi non ha mancato di destare critiche, da parte delle
associazioni dei consumatori e persino dalla stessa Commissione Vigilanza Rai.
Vediamo nelle slides le critiche mosse alla "riforma" della Rai e come e quanto
pagheremo il canone.
RIFORMA
E' pronta la riforma
del Canone Rai voluta dal Governo Renzi. La tassa verrà quasi certamente legata
alla bolletta della luce. L'importo sarà inferiore, ma pagherà il canone anche
chi ha un pc o un tablet. Starà all'utente dimostrare di non possedere una tv o
un dispositivo con cui vedere i programmi del servizio
pubblico.
CHI LO
PAGA
La platea degli utenti
si allargherà. Per non pagare la tassa bisognerà - sul modello della Bbc -
dimostrare di non possedere una tv o anche qualsiasi dispositivo (device) con
cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico: tablet, ipad, smartphone,
pc. Continueranno ad esserci le fasce di esenzione e i bonus per i meno
abbienti, anche se a farne richiesta finora è stato solo il 30% delle famiglie
disagiate. Tutti gli altri pagheranno.
QUANTO COSTA
Attualmente il canone
Rai costa 113,50 euro all'anno per ogni nucleo famigliare. Con la nuova formula
verrebbe a costare da 35 a 75/80 euro - in media circa 60 euro - visto che la
cifra varierà in base agli indicatori Isee.
GETTITO
L'obiettivo dichiarato
di garantire all'azienda di viale Mazzini un gettito di 1 miliardo e 800 milioni
di euro l'anno. Più o meno quanti la Rai ne incassa ora ma chiedendo agli
italiani un importo inferiore agli attuali 113,50 euro, cifra uguale quasi per
tutti.
COME SI PAGA
Sarà direttamente nella
bolletta elettrica, quindi verrà pagato automaticamente insieme ad
essa.
TEMPISTICA
Spetta ora al Tesoro e
a Palazzo Chigi decidere quale sarà lo strumento normativo, se presentare un
emendamento alla Legge di Stabilità oppure varare un decreto ad hoc. Lo stato
delle casse Rai richiede di non esitare. L'evasione del Canone Rai è stimata in
450 milioni di euro e un ulteriore rinvio sarebbe deleterio. Per questo il
governo confida di portare a casa l'operazione entro l'anno, ma dovrà superare i
dubbi dell'Authority per l'Energia - che già ha definito un "uso improprio"
quello del Canone in bolletta e ha sollevato perplessità legate alla
privacy.
PERCHE' CAMBIA:
LE DIFFICOLTA' DI EQUITALIA
"Voi lo sapete che il
canone televisivo è regolato da una legge del 1938 che parlava di Rai, parlava
di radio, ed è talmente astrusa e consente così pochi poteri che di fatto è
molto difficile da applicare". Lo afferma il direttore dell'Agenzia delle
entrate Rossella Orlandi a Radio 24, aggiungendo che "il canone Rai è sotto i
2.000 euro. Per una legge dello Stato fino a 2.000 euro con la riscossione
coattiva noi non possiamo fare niente. Forse chi ha pensato quella legge si deve
fare delle domande. L'evasore non rischia. Rischia che noi lo tormentiamo con
cartelle esattoriali. Ma fino a 2.000 euro. Deve ripensarci il Parlamento a
questo, è scandaloso". Considerando che l'evasione del Canone Rai è stimata in
450 milioni di euro, si capisce perchè la riforma del canone sia tra le priorità
dell'esecutivo.
LE
CRITICHE
Il primo a criticare la
riforma è stato il presidente della Vigilanza e deputato del Movimento 5 Stelle
Roberto Fico: "Credo che in questo momento dovremo più che altro parlare di un
canone ridotto ma per le fasce che sono più in difficoltà, magari per le giovani
coppie. Parlerei di canone sociale e nell'anno che viene farei una riforma più
ordinata, senza fretta. Una serie di pensionati anche con una soglia oltre il
minimo della pensione, anche 8-900 euro al mese, possono non pagare il canone
dopo una certa età. E possono assolutamente non pagarlo anche le giovani coppie.
Ci sono persone che hanno handicap sensoriali ai quali la Rai ancora non
garantisce un servizio pubblico sottotitolato al 100% e queste persone pagano un
canone intero. Si potrebbero fare tanti modelli di fasce di esenzione e
raggrupparli in una sorta di canone sociale".
Ancora più ferma la posizione
di ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori): "La chiamano
riforma. Parola usata come se fosse esclusivo sinonimo di cambiamento, e non
anche miglioria per i più. Miglioria lo sarà sicuramente per lo Stato avido,
non-trasparente, nemico del contribuente, anti-libertà economiche e
dell'informazione: uno Stato che favorisce l'abuso di posizione dominante del
proprio house-organ su tutto il panorama dell'informazione radio-tv, e che ci
prende per i fondelli chiamando canone/abbonamento un'imposta obbligatoria per
il possesso di un apparecchio tv".