( Fiesta pagana de los celtas del norte de
Europa)
Nella mitologia celtica,
Samhain è un momento che esula dal tempo. Non è estate e non è inverno, non è
dentro e non è fuori, non è notte e non è giorno. E’ un momento di nessuno, è il
confine stesso, è il passaggio fra i due mondi. I celti simboleggiavano
questo confine con i fiumi e nella mitologia irlandese troviamo il Dio Dagda,
simbolo della Metà Luminosa, e la Dea Morrigan, Signora della Metà Scura,
incontrarsi nei pressi di un fiume, dove si uniscono simboleggiando l’incontro
delle due metà dell’anno. Samhain era per gli antichi Celti un tempo di
abbandono, il momento di abbandonare ogni peso, paure ed attitudini, proprio
come gli alberi lasciano cadere le loro foglie. Oggi si usa festeggiare
l’inizio dell’anno nuovo bruciando in un falò dei bigliettini con scritto tutto
ciò che vogliamo scrollarci dalle spalle, tutto ciò che fa parte del vecchio
anno e che non vogliamo portare nel nuovo. è un periodo adatto a tutti i tipi
di meditazione e tradizionalmente propizio alle arti divinatorie, essendo un
momento di passaggio in cui si incontrano passato, presente e futuro. Possiamo
approfittarne per imparare qualche tecnica divinatoria, come i tarocchi o le
rune. Divinare nel giorno di Samhain (meglio ancora se durante la celebrazione)
è come creare un ponte fra noi e il mondo dei morti, come facevano i druidi
dell’Antica Religione. Altro elemento tradizionale di questo Sabbat è la
zucca intagliata che proviene dalla leggenda di Jack O’Lantern. Intagliate una
zucca e mettete una candela al suo interno per onorare gli antenati
defunti. In questo periodo la natura e gli animali vanno in letargo e anche
noi dovremmo rallentare le nostre attività e passare più tempo in casa. è tempo
di riflessione, di raccoglierci in noi stessi per scoprire quegli aspetti che
necessitano di essere cambiati prima che possa iniziare una nuova vita. Come gli
antichi dobbiamo discendere nel mondo inferiore, ripercorrendo il viaggio delle
divinità stagionali: seguiamo la spirale interiore dell’anno vecchio fino ad
arrivare al nostro centro interiore e a questo punto ripercorriamo la spirale
all’esterno portando fuori il nostro potenziale di vita e creatività che sarà
manifesto nel nuovo anno, al tempo stesso conservando in noi la saggezza
imparata nel passato. Inoltre, siccome le energie di questo tempo hanno a che
fare con la morte, possiamo rivolgere i nostri pensieri alle persone che ci
hanno lasciato. Si dice che gli spiriti possono essere ora contattati e
consultati ma è preferibile (se crediamo in una vita nell’aldilà) non
disturbarli; è meglio prestare attenzione ai piccoli messaggi che ci possono
inviare (sogni, ricordi improvvisi, ecc). è infatti tempo di riflessione, tempo
di considerare l’anno passato e di confrontarci con quel fenomeno della vita su
cui non abbiamo nessun controllo: la morte. Come ogni festa pagana, anche
Samhain è stata assimilata dal cattolicesimo. Essendo una festa in cui si
onorano gli antenati e i cari defunti, Papa Gregorio III nell’835 stabilì che la
festa cattolica di Ognissanti fosse celebrata non più il 13 Maggio, bensì il 1°
Novembre, per farla appunto combaciare con Samhain. Fu circa nel IX secolo d.C.
che la Festa di Ognissanti venne ufficialmente istituzionalizzata e quindi
estesa a tutta la Chiesa, per opera di Papa Gregorio IV. Oggi questa festa
viene commercialmente conosciuta come Halloween. Il nome Halloween deriva dalla
forma contratta di All Hallows Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che
significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi. Ognissanti, invece, in
inglese è All Hallows’ Day.
la noche de samhain
Los antiguos
pueblos celtas, llegado el final de Octubre, solían celebrar una gran fiesta
para conmemorar “el final de la cosecha”, bautizada con la palabra gaélica de
Samhain. Significa, etimológicamente,
‘el final del verano’.
Esta fiesta representaba
el momento del año en el que los antiguos celtas almacenaban provisiones para el
invierno y sacrificaban animales.
Se acababa el tiempo de
las cosechas, y a partir de entonces, los días iban a ser más cortos y las
noches más largas. Los celtas creían que en esta noche de Samhain (hoy
noche de Halloween), los espíritus de los muertos volvían a visitar el mundo
de los mortales. Encendían grandes hogueras para ahuyentar a los malos
espíritus.
Era la fiesta
nocturna de bienvenida al Año Nuevo.
La costumbre era dejar comida y dulces fuera de sus
casas y encender velas para ayudar a las almas de los muertos a encontrar el
camino hacia la luz y el descanso junto al dios Sol, en las Tierras del Verano.
La noche de Samhain en la actualidad se ha convertido
en la noche de Halloween.
Ejemplo de ello es
la vieja tradición de dejar comida para los muertos, hoy representada en los
niños que, disfrazados, van de casa en casa, pidiendo dulces, con la frase
‘trick or treat’ (trato o truco).
Al parecer, los celtas iban recogiendo alimentos por las
casas para las ofrendas a sus dioses. Rituales que, supuestamente, incluían
algún que otro sacrificio humano y para los que preparaban un gran nabo hueco
con carbones encendidos dentro, representando al espíritu que creían que les
otorgaba poder.
En esa mágica noche
de rituales, la noche de Samhain, se abría la puerta al más alla y los vivos y
los muertos tenían la oportunidad de poder
comunicarse.
Tras la
romanización de los pueblos celtas – con alguna excepción como es el caso de
Irlanda- y, a pesar de que la religión de los druidas llegó a desaparecer; el
primitivo ‘Samhain’ logreó sobrevivir conservando gran parte de su
espíritu y algunos de sus ritos.
Así pues, la tradición será recogida y se
extenderá por los pueblos de la Europa medieval, en especial los de origen céltico, quienes tradicionalmente
ahuecaban nabos y en su interior ponían carbón ardiente para iluminar el camino
de regreso al mundo de los vivos a sus familiares difuntos más queridos dándoles
así la bienvenida, a la vez que se protegían
de los malos espíritus.
Con el auge de la nueva religión-el cristianismo- la fiesta
pagana se cristianizó después como el dia ‘de Todos los Santos’ (la
traducción en inglés es, “All Hallow´s Eve”, de ahí la expresión actual de
‘Hallowe’en’).
A pesar de ello, los irlandeses , entre otros
pueblos de origen celta, siguieron celebrando la tradición festiva de la noche de Samhaim, el 31 de Octubre, desde el año 100
d.C.
Entallar
caras espantosas en las calabazas y ponerlas cerca
de la
entrada de casa sirve a proteger la casa misma de los espíritus malvados
que vagan
sin meta en este período del año.
Cuando
acabas de entallar la calabaza, tócala con las manos y pronuncia :
“ Pueda la
luz de esta linterna asustar todos los espíritus que quieren sólo hacer mal,
pero que
iluminen la calle a los espíritus de nuestros antepasados
que en esta
noche quieren hacernos visita ".
Intagliare facce spaventose nelle zucche e metterle
vicino all'entrata di casa
serve a proteggere la casa stessa dagli spiriti
malvagi
che in questo periodo dell'anno vagano senza
meta.
Quando finisci di intagliare la zucca, toccala con le mani
e recita :
" Possa la luce di questa lanterna spaventare tutti
gli spiriti
che vogliono solo far del male, ma che illumini la
strada
agli spiriti dei nostri antenati che in questa
notte vogliono farci visita ".
( Fiesta
católica)
(conmemoración de los seres
queridos)
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