MIREN QUE BELLEZA DE POEMA ESCRITO HACE 2 SIGLOS ...
Y QUÉ ACTUAL ES ...
(Poesía escrita durante la epidemia de peste de1800)
Cuando la tormenta pase
Y se amansen los caminos
y seamos sobrevivientes
de un naufragio colectivo.
Con el corazón lloroso
y el destino bendecido
nos sentiremos dichosos
tan sólo por estar vivos.
Y le daremos un abrazo
al primer desconocido
y alabaremos la suerte
de conservar un amigo.
Y entonces recordaremos
todo aquello que perdimos
y de una vez aprenderemos
todo lo que no aprendimos.
Ya no tendremos envidia
pues todos habrán sufrido.
Ya no tendremos desidia
Seremos más compasivos.
Valdrá más lo que es de todos
Que lo jamás conseguido
Seremos más generosos
Y mucho más comprometidos
Entenderemos lo frágil
que significa estar vivos
Sudaremos empatía
por quien está y quien se ha ido.
Extrañaremos al viejo
que pedía un peso en el mercado,
que no supimos su nombre
y siempre estuvo a tu lado.
Y quizás el viejo pobre
era Dios disfrazado.
Nunca preguntaste el nombre
porque estabas apurado.
Y todo será un milagro
Y todo será un legado
Y se respetará la vida,
la vida que hemos ganado.
Cuando la tormenta pase
te pido Dios, apenado,
que nos vuelvas mejores,
como nos habías soñado.
Octavio Viveros
GUARDATE CHE BELLEZZA DI POESIA SCRITTA 2 SECOLI FA ...
E' BELLISSIMA, ANTICHISSIMA MA MOLTO ATTUALE ...
Quando passerà la tempesta
E si amano le strade
e siamo sopravvissuti
di un relitto collettivo.
Con il cuore piangente
e il destino benedetto
Ci sentiremo felici
Solo per essere vivi.
E gli daremo un abbraccio
al primo sconosciuto
e loderemo la fortuna
di conservare un amico.
E poi ricorderemo
tutto quello che abbiamo perso
e una volta impareremo
tutto ciò che non abbiamo imparato.
Non saremo più invidiosi
Beh, tutti avranno sofferto.
Non avremo più ignavia
Saremo più compassionevoli.
Varrà di più ciò che è di tutti
Che ciò che non ho mai ottenuto
Saremo più generosi
E molto più impegnati
Capiremo il fragile
cosa significa essere vivi
Suderemo empatia
per chi c'è e chi se n'è andato.
Ci mancherà il vecchio
che chiedeva un peso sul mercato,
che non sapevamo il suo nome
ed è sempre stato al tuo fianco.
E forse il vecchio povero
Era Dio travestito.
Non hai mai chiesto il nome
perché avevi fretta.
E tutto sarà un miracolo
E tutto sarà un'eredità
E la vita sarà rispettata,
la vita che abbiamo guadagnato.
Quando passerà la tempesta
Ti chiedo Dio, triste,
Che tu ci renda migliori,
come ci avevi sognato.
(Poesia scritta durante l'epidemia di peste nel 1800)