«Ricordati uomo che sei polvere e in polvere ritornerai» (Gn 3,19b).
Con la penitenza si vince lo spirito del male. è necessario perciò che in questo giorno si sia temperanti nel cibo, nei pensieri, negli affetti, nelle vanità, ma lavorare nascostamente in silenzio agli occhi degli uomini, così come dice il Signore: «Ritornate a Me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, il vostro Dio, perché Egli è misericordioso e benigno» (Gl 2,12-13).
Nel Vangelo secondo Matteo leggiamo: «Quando dunque fai l’ele-mosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa» (Mt 6,2). Così cerca di fare anche tu quando digiuni e quando preghi.
Dice Gesù: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra» (Mt 6,3).
L’amore è un lavoro segreto tra due anime, oppure tra l’anima e Dio: non è un vento che trasporta i detriti nelle varie piazze della città.
Dire il bene che fai significa elevarti in superbia davanti agli uomini e umiliare l’Amore. Se fai perciò un’offerta a un fratello che ha bisogno, non umiliarlo pubblicandola, perché perderai la ricompensa del regno di Dio.