Basta critiche alle donne.
Roma - Per la quinta sezione penale della Cassazione commenti maschilisti e discriminatori verso le donne sono reato e si pagano con la condanna penale e il risarcimento dei danni.
La Suprema Corte ha confermato la condanna di un cronista e di un sindacalista per diffamazione a mezzo stampa nei confronti della direttrice del penitenziario di Arienzo (Caserta).
Al centro del contenzioso un articolo pubblicato sul "Corriere di Caserta", dal titolo "Carcere, per dirigerlo serve un uomo".
La Cassazione ha stabilito che la frase è da ritenersi oggettivamente diffamatoria.
Tale dichiarazione, si legge nella sentenza n.10164 "è certamente lesiva della reputazione" della direttrice del carcere, "trattandosi di un suggerimento assolutamente gratuito, sganciato dai fatti e che costituisce una mera valutazione, sganciata da ogni dato gestionale e riferita al solo fatto di essere una donna.
Gratuito apprezzamento dunque, contrario alla dignità della persona perché ancorato al profilo, ritenuto decisivo, che deriva esclusivamente dal dato biologico dell'appartenenza all'uno o all'altro sesso".
Questa volta forse gli uomini hanno perso una buona occasione per tacere e dimostrare la loro sensibilità
...peccato...
...però devo anche aggiungere
(come giustamente mi ha fatto notare un caro amico) che
NON TUTTI GLI UOMINI SONO UGUALI