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General: La storia di Milano
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De: Piero Gotta  (Mensaje original) Enviado: 16/03/2010 11:31

BREVE STORIA DI MILANO

La fondazione

Il Periodo Romano

Periodo Barbarico, longobardo e franco

Periodo Comunale

Periodo delle Signorie

Gli Spagnoli ,gli Austriaci Il periodo Napoleonico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La fondazione

Milano 4000 anni era una palude. La Pianura Padana dove si stabilì un popolo proveniente dalla Liguria appariva come una distesa di stagni. I Liguri sono i veri progenitori dei milanesi. Intorno al VI secolo la Lombardia prendeva il nome di "Nuova Etruria" battezzata dagli etruschi risaliti dall'Emilia. Questi vi hanno introdotto l'alfabeto e la scrittura, la coltura del frumento, della vite e l'uso della moneta. I Celti o Galli calati dal nord Europa raccolsero questa ricca eredità. La capitale viene chiamata Mediolanum che significa medio-laneum che si riferisce alla scrofa semilanuta simbolo di ricchezza.


Il periodo romano

Milano nell'età repubblicana cresce e si sviluppa. Si edificano nuovi palazzi nello stesso stile di quelli romani e viene costruita una nuova cerchia muraria per difenderla dalle invasioni. Nel 49 a.C. Milano diventa Municipium, città romana con tutti i diritti.

Negli anni dell'impero sorgono i più importanti monumenti romani. LE COLONNE DI S. LORENZO unico monumento superstite della Milano romana, appartenevano a un tempio del II secolo prima di essere spostate davanti alla basilica.

 


Periodo barbarico, longobardo e franco

Dal settimo secolo, in un ventennio i Longobardi si espandono in quasi tutta la penisola. Milano diviene la capitale del regno Longobardo; si incoraggia la manifattura della lana e l'attività edilizia dei maestri comacini. La regina Teodolinda introduce la religione cattolica, dichiarata religione di Stato. Il Po e il Ticino sono la via maestra dei commercianti. Milano diventa uno dei 36 ducati Longobardi. Si costruisce un palazzo ducale, la curtis ducis, il Cordusio centro attorno al quale la città risorge. Nel 773 i Franchi di Carlo Magno vincono i Longobardi. L'arcivescovo di Milano, Tommaso incorona il figlio di Carlo Magno, Pipino, re d'Italia. D'ora in poi a Milano saranno incoronati tutti i re d'Italia. La città si trasforma. Si moltiplicano le case in legno e nascono i primi palazzi di pietra con torri e merli.

 


Periodo Comunale

Il 19 Maggio 1037 fuori le mura, tra Porta Romana e Ticinese i milanesi, animati dal carroccio, affrontano i soldati dell'Imperatore Carlo II. La cronaca di Galvano Fiamma, ci mostra la città raffigurata con due cerchi perfettamente concentrici, con le porte regolarmente distribuite lungo gli assi.

Tra il 1329-1339 si edificano opere pubbliche a cui dovette lavorare anche Giotto, senza lasciarne traccia. La Milano del 1300 è una delle città più popolose d'Europa. Ha ormai case di pietra a due o tre piani, con solaio e con camino. Le strade sono lastricate con mattoni e ciottoli.

 


Periodo delle Signorie

Il Ducato di Milano è uno stato ricco e potente che va fino a Spoleto. Sotto il potere di Gian Galeazzo Visconti inizia la costruzione del DUOMO.

Gian Galeazzo aveva donato alla città la cava di Candoglia, da dove proveniva il marmo per la costruzione del Duomo. Il Duomo è il primo ed unico esempio a Milano di quello stile gotico che trionfava in Europa, soprattutto in Francia e in Germania. A Milano l' architettura ha una sua secolare tradizione. Perciò il gotico a Milano è sempre stato interpretato in uno stile decisamente "Lombardo" cioè fatto di mattoni e forme squadrate come per esempio nel Palazzo della Ragione in P.zza Mercato.

Gli armaioli milanesi producono armi sempre più complesse ed efficaci. Gian Maria Visconti fu chiamato Nerone lombardo. Famoso tra gli altri è il supplizio dei Pusterla, castellani di Monza dati in pasto ai feroci mastini. Francesco Sforza è il valoroso capitano di ventura che difende la Repubblica ambrosiana dalle mira espansionistiche di Venezia. La città deve cedere, la Repubblica è durata tre anni. Il 25 Febbraio 1450 Francesco Sforza diventa duca di Milano. Con la signoria degli Sforza, nonostante le pesti, le guerre e le congiure, Milano ha un secolo di splendore. Prosperano l' agricoltura e i commerci e gli artisti più famosi sono chiamati a corte. E' al Filarete che Milano deve il suo primo progetto urbanistico: la pianta di una città ideale a forma di stella putroppo mai realizzato.

 

Il castello di Porta Gioia d'ora in poi si chiamerà Sforzesco. Il progetto della "rocchetta", con i due torrioni e la torre dell'orologio, è del Filarete. Ludovico il Moro è dal 1479 il nuovo duca di Milano . Milano gode un periodo di prosperità economica. Con l'introduzione della cultura del gelso e del baco da seta, si alimentano e si sviluppano le manifatture tessili. I banchieri Lombardi sono i signori del mercato internazionale. Ludovico costruisce il Lazzaretto per ricoverare i malati contagiosi, colpiti dalle ricorrenti epidemie di peste. Si costruisce il primo orfanotrofio, detto dei Martinitt e la prima scuola gratuita. Nel 1500 Bramante trasforma Milano da città gotica a città rinascimentale. La nuova cupola e il chiostrino del Bramante cambiano il volto della Chiesa del solari, Santa Maria delle Grazie. Altre sue opere sono il monastero di Sant' Ambrogio, e la chiesa di S.Satiro.

Leonardo da Vinci ridisegna in modo razionale la rete dei Navigli. Perfeziona il sistema delle conche che collegano i canali a diversi livelli, inoltre studia una pianificazione della città disposta su diversi piani, quelli pedonali porticati e quelli per la rete fognaria più bassi e confluente nel Naviglio.

Leonardo oltre alle macchine da guerra, progetta opere di ingegneria idraulica, di edilizia e di meccanica. Dipinge la Vergine delle Rocce, affresca la sala delle Assi e la saletta Negra nel Castello e il Cenacolo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.

 


Gli Spagnoli ,gli Austriaci, il periodo Napoleonico

Milano sotto il dominio degli Spagnoli (1535-1713) diventa una città fortezza. Il suo centro difensivo è il Castello e a lui si salda la nuova e più ampia cinta muraria, fatta costruire dal governatore Ferrante Gonzaga. Tracce delle mura sono visibili a Porta Romana.

 

Ai primi del '700 lo Stato di Milano viene assegnato all'Austria. Milano deve subire molti attacchi dagli eserciti francesi e austriaci. Con l'ingresso dell'arciduchessa Maria Teresa d'Austria, Milano diventa ufficialmente asburgica. Milano vive una rinascita politica e culturale: il suo "secondo rinascimento". Gli illuministi milanesi hanno fatto dello Stato di Milano uno dei più avanzati d'Europa. Cesare Beccaria ,un alto funzionario statale, porta alla soppressione della tortura e della pena di morte. Si costruisce in fondo al corso di Porta Nuova il primo carcere cellulare, per "correggere" i condannati. Nel 1771 viene innalzata la Madonnina dorata. Il 3 Agosto 1778, viene inaugurato a Milano il nuovo Regio Teatro Ducale, che già tutti chiamano Teatro alla Scala. Pranzi, incontri d'amore e d'affari, discussioni letterarie, feste fanno corona a quanto avviene sul palcoscenico.

 

A Brera Maria Teresa ha fondato la biblioteca ,l'Accademia e l'Osservatorio astronomico. Il 15 Maggio del 1796 Napoleone fa il suo ingresso trionfale a Milano, gli Austriaci sono fuggiti. Dall'8 Luglio 1797 Milano è capitale della repubblica Cisalpina. Sventola il primo tricolore e i milanesi danzano intorno all'albero della libertà. Il 12 Giugno del 1800 Napoleone è di nuovo alle porte di Milano, la battaglia decisiva si combatte a Marengo e Napoleone fa costruire dall'architetto Luigi Cagnola l'Atrio di Porta Ticinese. All'Arena si tenevano gli spettacoli più stravaganti: corse di bighe, fuochi d'artificio, gare nautiche ed ascensioni aeronautiche con mongolfiere.

Milano inaugura nel 1840 la sua prima stazione ferroviaria . Lo sviluppo delle ferrovie è lento e i traffici commerciali si svolgono sulla rete stradale. Nel 1815 c'è la restaurazione del governo austriaco. Le industrie tessili sono la fonte della ricchezza Lombarda.

Il Risorgimento Il 18 Marzo del 1848 la città insorge. Mentre Radetsky si prepara a bombardare la città dal Castello Sforzesco. Le Cinque Giornate di Milano si concludono a Porta Tosa da cui Radetsky ordina la ritirata e la Porta Tosa è ribattezzata Porta Venezia. Il 6 Agosto Radetsky torna a Milano che riavrà un po'di libertà. Siamo ormai nel 1857: tra soli due anni Milano sarà "Italiana". Il 9 Giugno 1859 Vittorio Emanuele II e Napoleone III si recano in Duomo per celebrare la vittoria degli eserciti alleati contro l'Austria. La Lombardia è "annessa" al Regno d'Italia. L'architetto Mengoni progetta la grande galleria intitolata a Vittorio Emanuele. Nel 1915 l'Italia entra in guerra. Nel 1924 inizia in Italia l'era fascista. Il 10 Giugno 1940 una marea di folla si raduna in P.zza Duomo per ascoltare le parole del duce che annuncia la dichiarazione di guerra italiana. Dopo il micidiale bombardamento degli alleati del 24 Ottobre inizia lo "sfollamento" della città. Dopo lo sbarco in Sicilia gli alleati sottopongono Milano a un bombardamento a tappeto, la città è quasi distrutta. Il 25 Aprile del 1945 la città insorge e il 29, in P. le Loreto viene allestito un macabro spettacolo con le salme di Mussolini e di molti fascisti. Nel 1948 una grave crisi economica colpisce l' industria. Gli anni 50 sono gli anni del boom economico. La ricostruzione avviene rapidamente in modo irrazionale e con criteri speculativi. Milano è oggi il centro di una vasta area metropolitana che va ben oltre i confini del suo hinterland cioè il comprensorio dei comuni limitrofi.

 

 

UNA BREVE STORIA DI MILANO

Secondo lo storico latino Tito Livio, un primo villaggio celtico fu fondato in questa zona nel VI secolo aC. Conquistata dalle legioni romane nel 22 aC, "Mediolalum" (questo era allora il suo nome) cercò di ribellarsi, alleandosi pochi anni dopo con Cartagine, nemica di Roma. Ma i romani vinsero, e alla fine del I secolo dC Milano entrò a far parte integrante dei dominî dei Cesari.

CAPITALE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE
Dell'epoca romana rimangono in città scarsissime tracce (le
Colonne di San Lorenzo, resti in via Circo, sotto la Borsa, al Monastero Maggiore), sufficienti però a documentare che gli edifici pubblici erano quelli di una grande città. Con la suddivisione amministrativa dell'Impero Romano, Milano divenne capitale della sua parte occidentale (292), e fu un centro di grande importanza per il consolidarsi della nuova religione cristiana. Molte delle chiese milanesi - per esempio Sant'Ambrogio, Sant'Eustorgio e San Lorenzo - hanno origine paleocristiana.

SACCHEGGIO E DECADENZA
Uno dei fattori che precipitarono la crisi dell'Impero furono le invasioni di popolazioni barbariche provenienti dal Nord. Milano fu saccheggiata nel 539, e finì per perdere il ruolo di città più importante della regione. Il vivace regno romano-barbarico (569-774) dei Longobardi (dai quali avrebbe preso nome la regione attorno a Milano, la Lombardia) ebbe come propria capitale Pavia, una ventina di chilometri a sud di Milano.

UN NUOVO RUOLO COME CITTà LIBERA
A partire dall'XI secolo in molte città del Nord Italia si sviluppò un notevole movimento autonomistico (detto dei Comuni) contro i tentativi di controllo da parte degli imperatori tedeschi. Cresciuta sul piano economico, Milano ebbe un ruolo di punta in questo movimento, governandosi con regole di tipo democratico e costruendo il
Palazzo della Ragione come luogo per le proprie decisioni politiche.

I VISCONTI E GLI SFORZA
Il periodo delle libertà comunali si concluse con la presa del potere da parte di una singola famiglia, i Visconti, che mantennero la signoria della città dal 1277 al 1447, dandole ampio respiro politico e culturale e iniziando la costruzione del
Duomo e del Castello. Dopo tre anni di breve ritorno al governo repubblicano, nel 1450 assunse il potere il capitano di ventura Francesco Sforza, cui la Repubblica aveva affidato il comando dell'esercito. Culturalmente parlando, si era negli anni che oggi chiamiamo Rinascimento, e il periodo degli Sforza coincise con una delle fasi di maggior rigoglio artistico di Milano: vi arrivarono fra gli altri l'architetto Donato Bramante e Leonardo da Vinci, si portarono avanti con energia le fabbriche del Duomo e del Castello, si costruirono la chiesa di Santa Maria delle Grazie, e Santa Maria presso San Satiro l'ospedale che oggi è l'Università Statale.

LA DOMINAZIONE SPAGNOLA
Negli ultimi anni degli Sforza (agli inizi del '500) l'Italia del Nord divenne uno dei terreni di scontro fra la monarchia francese e quella spagnola. Quest'ultima prevalse, e per quasi due secoli (1535-1713) la città rimase sotto il governo spagnolo. Non fu un periodo di sviluppi,anzi fu appesantito dal flagello della Peste del 1630, ma almeno culturalmente vivificato dall'attività dei cardinali della famiglia Borromeo: Carlo (poi santificato) e Federico. Fu creata l'
Ambrosiana, e si costruirono i seminari e il palazzo dei Gesuiti che è oggi l'Accademia di Brera.

IL '700 ASBURGICO
Gli esiti delle grandi guerre europee tra la fine del '600 e gli inizi del '700 portarono Milano sotto il controllo della dinastia austriaca (e imperiale) degli Absburgo. Soprattutto il periodo di Maria Teresa - la seconda metà del '700 - fu caratterizzato da una forte ripresa, di netto orientamento laico, praticamente in tutti i settori: dall'economia al funzionamento dell'apparato statale, dalle arti alla cultura, dal sistema scolastico allo sviluppo scientifico. Venne fondata l'Accademia di Brera, e si costruirono
la Scala, Palazzo Reale, Villa Reale e molti palazzi privati, secondo lo stile neoclassico che sarebbe stato seguito anche negli anni di

NAPOLEONE
Nel corso delle guerre successive alla Rivoluzione Francese (1789), Milano passò sotto il controllo francese, divenendo capitale prima della Repubblica Cisalpina e poi del cosiddetto Regno Italico - governato da parenti di Napoleone - che arrivò a comprendere quasi tutta l'Italia del Nord. Fu un breve periodo di intenso fervore ideologico e artistico, che diede alla città, oltre ai suoi primi piani regolatori urbanistici, grandi impianti pubblici come l'Arena e le nuove Porte.

GLI AUSTRO-UNGARICI
Gli austriaci che tornarono in città dopo la caduta di Napoleone (1815) non erano più né riformatori né illuminati. Il loro ministro degli Esteri Metternich sosteneva che l'Italia fosse "un'espressione geografica'', mentre in età napoleonica Milano aveva respirato aria di unità nazionale. Nel 1848 la città insorse contro gli Austro-Ungarici. Nel 1859 entrò a far parte dei domini dei Savoia, che nel 1861 divennero...

IL REGNO D'ITALIA
Con l'unificazione Milano poté raggiungere con maggiore facilità più vasti mercati, e prese a imporsi nel nuovo Stato come centro industriale e finanziario. La città cominciò ad attrarre molta manodopera da altre regioni italiane, ma la crescita creò le premesse per notevoli tensioni sociali, esplose nel 1898 e ferocemente represse a cannonate. La nuova ricchezza portò anche all'invasione del centro storico da parte delle
sedi bancarie e assicurative, causando un suo notevole sconvolgimento. Si costruirono eleganti quartieri residenziali, il nuovo carcere modello di San Vittore e il Cimitero Monumentale.

IL FASCISMO
Il movimento fascista fu fondato a Milano nel 1919. A parte gli operai della cintura industriale e gruppi di intellettuali, Milano non fece inizialmente grandi opposizioni all'instaurarsi della dittatura. Durante il fascismo si costruirono una serie di opere piuttosto tronfie come la Stazione Centrale o l'Arengario, ma anche architetture innovative come la
Triennale.

IL DOPOGUERRA
Duramente colpita dai bombardamenti degli Alleati, e in prima fila nella guerra partigiana contro i nazisti che avevano occupato il paese, Milano capeggiò la ricostruzione nazionale. Anche al di là della grande concentrazione industriale, è emersa come il maggior centro italiano in fatto di commercio, finanza, industria culturale e - più recentemente - comunicazioni, design,
shopping e terziario avanzato.



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