Milano 4000 anni era una palude. La Pianura Padana
dove si stabilì un popolo proveniente dalla Liguria appariva come una distesa di
stagni. I Liguri sono i veri progenitori dei milanesi. Intorno al VI secolo la
Lombardia prendeva il nome di "Nuova Etruria" battezzata dagli etruschi risaliti
dall'Emilia. Questi vi hanno introdotto l'alfabeto e la scrittura, la coltura
del frumento, della vite e l'uso della moneta. I Celti o Galli calati dal nord
Europa raccolsero questa ricca eredità. La capitale viene chiamata Mediolanum
che significa medio-laneum che si riferisce alla scrofa semilanuta simbolo di
ricchezza.
Milano nell'età repubblicana cresce e si sviluppa. Si edificano nuovi palazzi nello stesso
stile di quelli romani e viene costruita una nuova cerchia muraria per
difenderla dalle invasioni. Nel 49 a.C. Milano diventa Municipium, città romana
con tutti i diritti.
Negli anni dell'impero sorgono i più importanti
monumenti romani.LE
COLONNE DI S. LORENZO unico monumento
superstite della Milano romana, appartenevano a un tempio del II secolo prima di
essere spostate davanti alla basilica.
Dal settimo secolo, in un ventennio i Longobardi si
espandono in quasi tutta la penisola. Milano diviene la capitale del regno
Longobardo; si incoraggia la manifattura della lana e l'attività edilizia dei
maestri comacini. La regina Teodolinda introduce la religione cattolica,
dichiarata religione di Stato. Il Po e il Ticino sono la via maestra dei
commercianti. Milano diventa uno dei 36 ducati Longobardi. Si costruisce un
palazzo ducale, la curtis ducis, il Cordusio centro attorno al quale la città
risorge. Nel 773 i Franchi di Carlo Magno vincono i Longobardi. L'arcivescovo di
Milano, Tommaso incorona il figlio di Carlo Magno, Pipino, re d'Italia. D'ora in
poi a Milano saranno incoronati tutti i re d'Italia. La città si trasforma. Si
moltiplicano le case in legno e nascono i primi palazzi di pietra con torri e
merli.
Il 19 Maggio 1037 fuori le mura, tra Porta Romana e
Ticinese i milanesi, animati dal carroccio, affrontano i soldati dell'Imperatore
Carlo II. La cronaca di Galvano Fiamma, ci mostra la città raffigurata con due
cerchi perfettamente concentrici, con le porte regolarmente distribuite lungo
gli assi.
Tra il 1329-1339 si edificano opere pubbliche a cui
dovette lavorare anche Giotto, senza lasciarne traccia. La Milano del 1300 è una
delle città più popolose d'Europa. Ha ormai case di pietra a due o tre piani,
con solaio e con camino. Le strade sono lastricate con mattoni e
ciottoli.
Il Ducato di Milano è uno stato ricco e potente che
va fino a Spoleto. Sotto il potere di Gian Galeazzo Visconti inizia la
costruzione del DUOMO.
Gian Galeazzo aveva donato alla città la cava di
Candoglia, da dove proveniva il marmo per la costruzione del Duomo. Il Duomo è
il primo ed unico esempio a Milano di quello stile gotico che trionfava in
Europa, soprattutto in Francia e in Germania. A Milano l' architettura ha una
sua secolare tradizione. Perciò il gotico a Milano è sempre stato interpretato
in uno stile decisamente "Lombardo" cioè fatto di mattoni e forme squadrate come
per esempio nel Palazzo della Ragione in P.zza Mercato.
Gli armaioli milanesi producono armi sempre più
complesse ed efficaci. Gian Maria Visconti fu chiamato Nerone lombardo. Famoso
tra gli altri è il supplizio dei Pusterla, castellani di Monza dati in pasto ai
feroci mastini. Francesco Sforza è il valoroso capitano di ventura che difende
la Repubblica ambrosiana dalle mira espansionistiche di Venezia. La città deve
cedere, la Repubblica è durata tre anni. Il 25 Febbraio 1450 Francesco Sforza
diventa duca di Milano. Con la signoria degli Sforza, nonostante le pesti, le
guerre e le congiure, Milano ha un secolo di splendore. Prosperano l'
agricoltura e i commerci e gli artisti più famosi sono chiamati a corte. E' al
Filarete che Milano deve il suo primo progetto urbanistico: la pianta di una
città ideale a forma di stella putroppo mai realizzato.
Il castello di Porta
Gioia d'ora in poi si chiamerà
Sforzesco. Il progetto della "rocchetta", con i due torrioni e la
torre dell'orologio, è del Filarete. Ludovico il Moro è dal 1479 il nuovo duca
di Milano . Milano gode un periodo di prosperità economica. Con l'introduzione
della cultura del gelso e del baco da seta, si alimentano e si sviluppano le
manifatture tessili. I banchieri Lombardi sono i signori del mercato
internazionale. Ludovico costruisce il Lazzaretto per ricoverare i malati
contagiosi, colpiti dalle ricorrenti epidemie di peste. Si costruisce il primo
orfanotrofio, detto dei Martinitt e la prima scuola gratuita. Nel 1500 Bramante
trasforma Milano da città gotica a città rinascimentale. La nuova cupola e il
chiostrino del Bramante cambiano il volto della Chiesa del solari, Santa Maria
delle Grazie. Altre sue opere sono il monastero di Sant' Ambrogio, e la chiesa di
S.Satiro.
Leonardo da Vinci ridisegna in modo razionale la
rete dei Navigli. Perfeziona il sistema delle conche che collegano i canali a
diversi livelli, inoltre studia una pianificazione della città disposta su
diversi piani, quelli pedonali porticati e quelli per la rete fognaria più bassi
e confluente nel Naviglio.
Leonardo oltre alle macchine da guerra, progetta
opere di ingegneria idraulica, di edilizia e di meccanica. Dipinge la Vergine
delle Rocce, affresca la sala delle Assi e la saletta Negra nel Castello e il
Cenacolo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Milano sotto il dominio degli Spagnoli (1535-1713)
diventa una città fortezza. Il suo centro difensivo è il Castello e a lui si
salda la nuova e più ampia cinta muraria, fatta costruire dal governatore
Ferrante Gonzaga. Tracce delle mura sono visibili a Porta Romana.
Ai primi del '700 lo Stato di Milano viene assegnato
all'Austria. Milano deve subire molti attacchi dagli eserciti francesi e
austriaci. Con l'ingresso dell'arciduchessa Maria Teresa d'Austria, Milano
diventa ufficialmente asburgica. Milano vive una rinascita politica e culturale:
il suo "secondo rinascimento". Gli illuministi milanesi hanno fatto dello Stato
di Milano uno dei più avanzati d'Europa. Cesare Beccaria ,un alto funzionario
statale, porta alla soppressione della tortura e della pena di morte. Si
costruisce in fondo al corso di Porta Nuova il primo carcere cellulare, per
"correggere" i condannati. Nel 1771 viene innalzata la Madonnina dorata. Il 3
Agosto 1778, viene inaugurato a Milano il nuovo Regio Teatro Ducale, che
già tutti chiamano Teatro alla
Scala. Pranzi, incontri d'amore e d'affari,
discussioni letterarie, feste fanno corona a quanto avviene sul
palcoscenico.
A Brera Maria Teresa ha fondato la biblioteca
,l'Accademia e l'Osservatorio astronomico. Il 15 Maggio del 1796 Napoleone fa il
suo ingresso trionfale a Milano, gli Austriaci sono fuggiti. Dall'8 Luglio 1797
Milano è capitale della repubblica Cisalpina. Sventola il primo tricolore e i
milanesi danzano intorno all'albero della libertà. Il 12 Giugno del 1800
Napoleone è di nuovo alle porte di Milano, la battaglia decisiva si combatte a
Marengo e Napoleone fa costruire dall'architetto Luigi Cagnola l'Atrio di Porta
Ticinese. All'Arena si tenevano gli spettacoli più stravaganti: corse di bighe,
fuochi d'artificio, gare nautiche ed ascensioni aeronautiche con
mongolfiere.
Milano inaugura nel 1840 la sua prima stazione
ferroviaria . Lo sviluppo delle ferrovie è lento e i traffici commerciali si
svolgono sulla rete stradale. Nel 1815 c'è la restaurazione del governo
austriaco. Le industrie tessili sono la fonte della ricchezza
Lombarda.
Il Risorgimento Il 18 Marzo del 1848 la città
insorge. Mentre Radetsky si prepara a bombardare la città dal Castello
Sforzesco. Le Cinque Giornate di Milano si concludono a Porta Tosa da cui
Radetsky ordina la ritirata e la Porta Tosa è ribattezzata Porta Venezia. Il 6
Agosto Radetsky torna a Milano che riavrà un po'di libertà. Siamo ormai nel
1857: tra soli due anni Milano sarà "Italiana". Il 9 Giugno 1859 Vittorio
Emanuele II e Napoleone III si recano in Duomo per celebrare la vittoria degli
eserciti alleati contro l'Austria. La Lombardia è "annessa" al Regno d'Italia.
L'architetto Mengoni progetta la grande galleria intitolata a Vittorio Emanuele.
Nel 1915 l'Italia entra in guerra. Nel 1924 inizia in Italia l'era fascista. Il
10 Giugno 1940 una marea di folla si raduna in P.zza Duomo per ascoltare le
parole del duce che annuncia la dichiarazione di guerra italiana. Dopo il
micidiale bombardamento degli alleati del 24 Ottobre inizia lo "sfollamento"
della città. Dopo lo sbarco in Sicilia gli alleati sottopongono Milano a un
bombardamento a tappeto, la città è quasi distrutta. Il 25 Aprile del 1945 la
città insorge e il 29, in P. le Loreto viene allestito un macabro spettacolo con
le salme di Mussolini e di molti fascisti. Nel 1948 una grave crisi economica
colpisce l' industria. Gli anni 50 sono gli anni del boom economico. La
ricostruzione avviene rapidamente in modo irrazionale e con criteri speculativi.
Milano è oggi il centro di una vasta area metropolitana che va ben oltre i
confini del suo hinterland cioè il comprensorio dei comuni limitrofi.
Secondo lo storico
latino Tito Livio, un primo villaggio celtico fu fondato in questa zona
nel VI secolo aC. Conquistata dalle legioni romane nel 22 aC, "Mediolalum"
(questo era allora il suo nome) cercò di ribellarsi, alleandosi pochi anni dopo
con Cartagine, nemica di Roma. Ma i romani vinsero, e alla fine del I secolo dC
Milano entrò a far parte integrante dei dominî dei Cesari.
CAPITALE
DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE Dell'epoca romana rimangono in città
scarsissime tracce (le Colonne
di San Lorenzo,
resti in via Circo, sotto la Borsa, al Monastero Maggiore), sufficienti però a
documentare che gli edifici pubblici erano quelli di una grande città. Con la
suddivisione amministrativa dell'Impero Romano, Milano divenne capitale della
sua parte occidentale (292), e fu un centro di grande importanza per il
consolidarsi della nuova religione cristiana. Molte delle chiese milanesi
- per esempio Sant'Ambrogio, Sant'Eustorgio e
San Lorenzo -
hanno origine paleocristiana.
SACCHEGGIO E DECADENZA Uno dei
fattori che precipitarono la crisi dell'Impero furono le invasioni di
popolazioni barbariche provenienti dal Nord. Milano fu saccheggiata nel 539, e
finì per perdere il ruolo di città più importante della regione. Il vivace regno
romano-barbarico (569-774) dei Longobardi (dai quali avrebbe preso nome
la regione attorno a Milano, la Lombardia) ebbe come propria capitale
Pavia, una ventina di chilometri a sud di Milano.
UN NUOVO RUOLO COME
CITTà LIBERA A partire dall'XI secolo in molte città del Nord
Italia si sviluppò un notevole movimento autonomistico (detto dei Comuni)
contro i tentativi di controllo da parte degli imperatori tedeschi. Cresciuta
sul piano economico, Milano ebbe un ruolo di punta in questo movimento,
governandosi con regole di tipo democratico e costruendo il Palazzo
della Ragione come luogo per le proprie decisioni
politiche.
I VISCONTI E GLI SFORZA Il periodo delle libertà
comunali si concluse con la presa del potere da parte di una singola famiglia, i
Visconti, che mantennero la signoria della città dal 1277 al 1447, dandole
ampio respiro politico e culturale e iniziando la costruzione del
Duomo e del Castello.
Dopo tre
anni di breve ritorno al governo repubblicano, nel 1450 assunse il potere il
capitano di ventura Francesco Sforza, cui la Repubblica aveva affidato il
comando dell'esercito. Culturalmente parlando, si era negli anni che oggi
chiamiamo Rinascimento, e il periodo degli Sforza coincise con una delle
fasi di maggior rigoglio artistico di Milano: vi arrivarono fra gli altri
l'architetto Donato Bramante e Leonardo da Vinci, si portarono
avanti con energia le fabbriche del Duomo e del Castello, si costruirono la
chiesa di Santa Maria delle
Grazie, e Santa Maria presso San Satiro l'ospedale che oggi è l'Università Statale.
LA DOMINAZIONE SPAGNOLA Negli
ultimi anni degli Sforza (agli inizi del '500) l'Italia del Nord divenne uno dei
terreni di scontro fra la monarchia francese e quella spagnola. Quest'ultima
prevalse, e per quasi due secoli (1535-1713) la città rimase sotto il governo
spagnolo. Non fu un periodo di sviluppi,anzi fu appesantito dal flagello della
Peste del 1630, ma almeno culturalmente vivificato dall'attività dei
cardinali della famiglia Borromeo: Carlo (poi santificato) e Federico. Fu
creata l'Ambrosiana, e si costruirono i seminari e
il palazzo dei Gesuiti che è oggi l'Accademia di Brera.
IL '700
ASBURGICO Gli esiti delle grandi guerre europee tra la fine del '600 e
gli inizi del '700 portarono Milano sotto il controllo della dinastia austriaca
(e imperiale) degli Absburgo. Soprattutto il periodo di Maria Teresa - la
seconda metà del '700 - fu caratterizzato da una forte ripresa, di netto
orientamento laico, praticamente in tutti i settori: dall'economia al
funzionamento dell'apparato statale, dalle arti alla cultura, dal sistema
scolastico allo sviluppo scientifico. Venne fondata l'Accademia di Brera, e si
costruirono la Scala, Palazzo
Reale, Villa Reale
e molti palazzi privati, secondo lo stile neoclassico che sarebbe stato seguito
anche negli anni di
NAPOLEONE Nel corso delle guerre successive
alla Rivoluzione Francese (1789), Milano passò sotto il controllo francese,
divenendo capitale prima della Repubblica Cisalpina e poi del cosiddetto Regno
Italico - governato da parenti di Napoleone - che arrivò a comprendere quasi
tutta l'Italia del Nord. Fu un breve periodo di intenso fervore
ideologico e artistico, che diede alla città, oltre ai suoi primi piani
regolatori urbanistici, grandi impianti pubblici come l'Arena e le nuove
Porte.
GLI AUSTRO-UNGARICI Gli austriaci che tornarono in città
dopo la caduta di Napoleone (1815) non erano più né riformatori né illuminati.
Il loro ministro degli Esteri Metternich sosteneva che l'Italia fosse
"un'espressione geografica'', mentre in età napoleonica Milano aveva respirato
aria di unità nazionale. Nel 1848 la città insorse contro gli
Austro-Ungarici. Nel 1859 entrò a far parte dei domini dei Savoia, che nel 1861
divennero...
IL REGNO D'ITALIA Con l'unificazione Milano poté
raggiungere con maggiore facilità più vasti mercati, e prese a imporsi nel nuovo
Stato come centro industriale e finanziario. La città cominciò ad
attrarre molta manodopera da altre regioni italiane, ma la crescita creò le
premesse per notevoli tensioni sociali, esplose nel 1898 e ferocemente represse
a cannonate. La nuova ricchezza portò anche all'invasione del centro storico da
parte delle sedi
bancarie e
assicurative, causando un suo notevole sconvolgimento. Si costruirono eleganti
quartieri residenziali, il nuovo carcere modello di San Vittore e il Cimitero
Monumentale.
IL FASCISMO Il movimento fascista fu fondato a
Milano nel 1919. A parte gli operai della cintura industriale e gruppi di
intellettuali, Milano non fece inizialmente grandi opposizioni all'instaurarsi
della dittatura. Durante il fascismo si costruirono una serie di opere piuttosto
tronfie come la Stazione Centrale o l'Arengario, ma anche architetture
innovative come la Triennale.
IL DOPOGUERRA Duramente colpita dai bombardamenti degli
Alleati, e in prima fila nella guerra partigiana contro i nazisti che avevano
occupato il paese, Milano capeggiò la ricostruzione nazionale. Anche al di là
della grande concentrazione industriale, è emersa come il maggior centro
italiano in fatto di commercio, finanza, industria culturale e - più
recentemente - comunicazioni, design, shopping e terziario
avanzato.