La principessa
C'era una volta un re che aveva una figlia di grande
bellezza e straordinaria intelligenza.
La principessa soffriva però di una
misteriosa malattia. Man mano che cresceva, si indebolivano le sue
braccia e le
sue gambe, mentre vista e udito si affievolivano. Molti medici avevano
invano
tentato di curarla.
Un giorno arrivò a corte un vecchio, del quale si diceva
che conoscesse il segreto della vita. Tutti i cortigiani si affrettarono
a
chiedergli di aiutare la principessa malata. Il vecchio diede alla
fanciulla un
cestino di vimini, con un coperchio chiuso, e disse: «Prendilo e abbine
cura. Ti
guarirà».
Piena di gioia e attesa, la principessa aprì il coperchio, ma
quello che vide la sbalordì dolorosamente. Nel cestino giaceva infatti
un
bambino, devastato dalla malattia, ancor più miserabile e sofferente di
lei.
La principessa lasciò crescere nel suo cuore la compassione. Nonostante
i dolori prese in braccio il bambino e cominciò a curarlo. Passarono i
mesi: la
principessa non aveva occhi che per il bambino. Lo nutriva, lo
accarezzava, gli
sorrideva. Lo vegliava di notte, gli parlava teneramente. Anche se tutto
questo
le costava una fatica intensa e dolorosa.
Quasi sette anni dopo, accadde
qualcosa di incredibile. Un mattino, il bambino cominciò a sorridere e a
camminare. La principessa lo prese in braccio e cominciò a danzare,
ridendo e
cantando. Leggera e bellissima come non era più da gran tempo. Senza
accorgersene era guarita anche lei.
Bruno
Ferrero
Signore, quando ho fame mandami
qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno che ha
bisogno di acqua;
quando ho freddo, mandarmi qualcuno da
riscaldare;
quando sono nella sofferenza, mandami qualcuno da
consolare;
quando la mia croce diviene pesante, dammi la croce di un altro da
condividere;
quando sono povero, portami qualcuno che è nel
bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno da aiutare per un
momento;
quando mi sento scoraggiato, mandami qualcuno da
incoraggiare;
quando sento il bisogno di essere compreso, dammi qualcuno che
ha bisogno della mia comprensione;
quando vorrei che qualcuno si prendesse
cura di me, mandami qualcuno di cui prendermi cura;
quando penso a me stesso,
rivolgi i miei pensieri ad altri.