GUIDA ALLA FUSIONE FREDDA E ALLA TECNOLOGIA DELLA NUOVA ENERGIA*
1995, copyright Edition No. 1, 1995 Eugene F. Mallove e Jed Rothwell
[Inclusa sul sito Web INE con permesso formale.]
"Nulla è troppo meraviglioso per essere vero."
FAQ – Domande più frequenti
Ho pensato che la fusione fredda fosse morta, che fosse un
errore o una truffa. Ma la ricerca sulla fusione fredda procede veramente?
La fusione fredda, il "miracolo o errore" come fu annunciato
all'Università di Utah da Dr. Martin Fleischmann e Stanley Pons nel Marzo 1989 è
lontana dall'essere morta. è viva non solo in dozzine di laboratori nei Stati
Uniti, ma in nummrosi centri di ricerca esteri [rispetto agli USA, NdT],
particolarmente in Giappone. La ricerca sulla fusione fredda è ora un'attività
su scala mondiale, in una dozzina di paesi.
Cos'è la "fusione fredda"?
La "fusione fredda" è un fenomeno - vero ma ancora non
completamente spiegato - di produzione di energia, che avviene quando normale
idrogeno e la forma speciale di idrogeno chiamato deuterio è portato assieme con
metalli, come palladio, titanio, e nichelio. Di solito alcuni meccanismi
scatenanti, come elettricità o energia acustica, sono necessari per provocare
gli effetti della "fusione fredda". Idrogeno e deuterio sono ambedue abbondanti
nella normale acqua - acqua fresca, acqua dell'oceano, ghiaccio, o neve - così
il processo aiuterà a por fine a molte preoccupazioni sull'energia nel mondo, se
potrà essere sviluppato commercialmente. Questo è poco ma sicuro. (La forma
deuterio dell'idrogeno è presente in natura nel rapporto di uno ogni 7,000 atomi
di idrogeno ed è facile da separare.)
Esistono buone fonti di informazione sulla fusione fredda?
Se vuoi leggere qualcosa sull’evoluzione di questa controversia
scientifica e la incombente rivoluzione tecnologica, per favore leggi , del Dr. Eugene F. Mallove. Questo lavoro che
Arthur C. Clarke ha chiamato "l'unico buon libro sull’argomento", copre i primi
due anni dell'era della fusione fredda. Per informazioni più tecniche, consulta
la sezione Referenze di questa Guida.
Cosa è la fusione "calda"?
La fusione calda è il tipo di reazione nucleare che scalda il
Sole e le stelle. A temperature di milioni di gradi, i nuclei degli atomi di
idrogeno possono superare la loro repulsione naturale, e congiungendosi formano
nuclei di elio. Questo rilascia una energia enorme. La fusione è l'opposto di
fissione, che è la liberazione di energia spezzando nuclei di uranio pesante o
di plutonio.
Qual è lo stato attuale della fusione "calda"?
Il mondo scientifico ha speso più di quattro decadi e miliardi
di dollari (si stima 15 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti) per
investigare la possibilità di riprodurre con apparecchiature qui sulla Terra le
reazioni della fusione delle stelle. Queste sono macchine complesse e grandi che
contano su alti campi magnetici o potenti laser per comprimere e scaldare il
combustibile di fusione – tipicamente gli isotopi di idrogeno, deuterio e
trizio. Il programma per la fusione calda controllata ha fatto passi da gigante,
ma tutti sono d'accordo che i dispositivi pratici non saranno disponibili prima
di circa tre decenni. La fusione calda è un problema di ingegneria molto
difficile. Molti tecnici - anche quelli favorevoli alla fusione calda -
ritengono che l’approccio a reattore "tokamak" seguito dal Dipartimento USA per
l’Energia non produrrà mai tecnologia commercialmente realizzabile. I
ricercatori Americani sulla fusione calda vogliono ora costruire un grande,
complesso reattore di prova chiamato ITER (Reattore Sperimentale Termonucleare
Internazionale) che comincerebbe a operare nel 2005. Un impianto commerciale a
fusione calda non sarebbe on-line fino almeno al 2040. Il bilancio annuale USA
per la ricerca sulla fusione calda (Schneide, pagina 2/4) eccedono regolarmente
500 milioni di dollari, e il programma ora sta cercando di aumentare gli
stanziamenti per l’ITER e per gli altri esperimenti.
In cosa differisce la fusione fredda dalla fusione calda?
La fusione fredda rilascia quantità enormi di energia in forma
di calore, non in radiazioni come nella fusione calda. Questa energia di calore
è da centinaia a migliaia di volte quella che le normali reazioni chimiche
potrebbero produrre. Se la "fusione fredda" è un forma finora ignota di reazione
nucleare benigna - come molti ricercatori nel campo della fusione fredda credono
- c'è più energia potenziale di fusione fredda in un miglio cubico di acqua
marina che in tutte le riserve di petrolio sulla terra.
La fusione fredda, contrariamente alla fusione calda, avviene in
un apparato relativamente semplice, benché non ancora senza qualche difficoltà.
Le reazioni di fusione fredda non sono del tutto simili alle reazioni
convenzionali di fusione calda. Se lo fossero, gli sperimentatori della fusione
fredda sarebbero stati uccisi da flussi massicci di radiazione di neutroni e
raggi gamma. La continua meraviglia della fusione fredda è che - qualunque cosa
sia - è apparentemente una reazione molto pulita che dà molto poca della comune
radiazione di fissione e della reazione di fusione.
Ci sono teorie che possono spiegare la "fusione fredda"?
I ricercatori della fusione fredda hanno tentato di trovare
modelli teorici per spiegare gli effetti osservati della fusione fredda – il
grande rilascio di energia termica, il basso livello di fenomeni nucleari,
l'assenza di massicce radiazioni dannose e di altri effetti nucleari
convenzionali. Negli esperimenti di fusione fredda sono stati osservati neutroni
di basso livello, trizio, elio-4 e spostamenti di isotopi metallici.
Non c'è ancora nessuna teoria singola e generalmente accettata
che spieghi tutti questi fenomeni. Non c’è dubbio, comunque, che i fenomeni
esistono e che saranno spiegati, ma più probabilmente fra qualche anno. è molto
difficile immaginare una teoria che si accordi con tutti i dati. La spiegazione
sarebbe nascosta nelle reazioni nucleari, in una esotica "super-chimica"
implicante modifiche alla meccanica quantistica, o qualche cosa ancora più
bizzarro (come estrarre energia dal punto-zero dello spazio a livello atomico).
Qual’è l'evidenza principale della "fusione fredda"?
L'evidenza più importante della fusione fredda è l'energia del
calore in eccedenza che viene dalla speciale cella elettrochimica - molto più
calore di quello prodotto dalla energia elettrica che la alimenta. Ricercatori
competenti e prudenti hanno ora confermato che in condizioni corrette è
possibile ottenere - oltre la potenza immessa - dal 10% a molte migliaia di
volte la potenza in entrata!
Infatti, negli esperimenti riportati alla Quarta Conferenza
Internazionale sulla Fusione Fredda (Dicembre, 1993), un ricercatore, il Dott.
T. Mizuno dell’Università di Hokkaido, riportò un rapporto di potenza di
output/input di 70'000. Qualche volta questo potenza è impulsiva, ma è apparsa
anche in modo continuativo in alcuni esperimenti per centinaia di ore, e in
alcuni casi per molti mesi. Quando di questa potenza si accumulano i
chilowattora, la conclusione inevitabile è che viene rilasciata molta più
energia di quella che qualsiasi possibile reazione chimica (come noi
ordinariamente comprendiamo tali reazioni) potrebbe produrre.
E c'è di più: Nei pochi anni passati, è emersa anche una
sorprendente evidenza sperimentale del fatto che negli esperimenti di fusione
fredda sono stati trasmutati elementi. L’elio-4, per esempio, è stato trovato da
diversi laboratori, e piccoli quantitativi di atomi di metalli radioattivi, come
gli isotopi di argento e rhodio, sono apparsi negli elettrodi di palladio delle
celle a fusione fredda, nelle quali nessuno di tali atomi esisteva prima che gli
esperimenti cominciassero.
Come possiamo essere sicuri che le misurazioni del calore negli
esperimenti di fusione fredda non siano errori?
Molti di questi esperimenti di fusione fredda differiscono
significativamente l'uno dall'altro nel loro approccio e condizioni. Così non
c'è possibilità che i vari laboratori stiano commettendo sistematicamente gli
stessi errori in tutti questi esperimenti. L'eccesso di energia prodotta in
alcuni di questi esperimenti è la prova che qualcosa di veramente straordinario
e di enorme significato tecnologico potenziale è stato scoperto. Nei primi
giorni della ricerca sulla fusione fredda, quando gli scienziati stavano
lottando e imparando come replicare l'effetto, erano stati fatti pochi
esperimenti, e molti errori. Nelle settimane che seguirono l’annuncio di Martin
Fleischmann e Stanley Pons all'Università di Utah nel 1989, un gran numero di
scienziati tentarono di replicare il fenomeno, e fallirono - o pensarono di aver
fallito, o di fatto davvero ottennero ris}ltati positivi, ma per varie ragioni
furono falsamente interpretati e i loro dati impropriamente riportati.
L'esperimento è considerevolmente più complicato e più difficile da compiere
rispetto a come originariamente riportato in qualche giornale scientifico o
rivista popolare. I possibili mrrori di misurazione in molti esperimenti di
fusione fredda sono oggi molto, molto più piccoli degli enormi effetti misurati.
Esistono altri modi di ottenere energia in eccedenza dalla
"fusione fredda"?
L'esperimento originale di fusione fredda di Fleischmann e Pons
è ora stato affiancato da molti altri metodi per ottenere energia in eccedenza.
Questo è l’attuale (e crescente) elenco di apparenti processi di "fusione
fredda" che danno energia in eccedenza:
1. Processo Originale di Pons-Fleischmann
Soluzione di acqua pesante con un elettrolita come il
deuterossido di litio (LiOD), trasportato dalla corrente. La corrente è fatta
circolare tra un catodo in lega di palladio e un anodo di platino.
2. Processo al Sale fuso
Processo elettrolitico in fusione ad alta temperatura che
coinvolge tipicamente cloruro di litio (LiCl) e cloruro di potassio (KCl) in
soluzione fusa resa satura con deuteride di litio (LiD). Gli elettrodi sono di
palladio e alluminio.
3. Processo di Randell Mills
Soluzione di acqua normale con (tipicamente) potassio carbonato
come elettrolita (K2C03). Elettrodi: catodo in nichelio e platino, o anche anodo
in nichelio.
4. Processo di scarica in gas deuterio
Scarica elettrica a bassa tensione su vari metalli in atmosfera
di gas deuterio.
5. Attivazione Ultrasonica
Usando frequenze ultrasoniche, l’energia acustica bombarda il
palladio o altri metalli sommersi in acqua pesante, producendo energia in
eccedenza e elio-4.
6. Ceramica conduttrice di protoni
Certi materiali ceramici come ossidi di stronzio-cerio e ossido
di alluminio-lantanio, quando sono attraversati da una corrente molto bassa in
un'atmosfera di gas deuterio, danno una significativa energia in eccedenza.
7. Stimolazione con campi magnetici e radiofrequenze
E’ stato verificato che la stimolazione con campi magnetici e
radiofrequenza migliorano l'energia in eccedenza degli altri processi di fusione
fredda citati, come la fusione fredda in cella elettrochimica.
8. Attivazione turbolenta
Un cilindro di alluminio massiccio con una serie regolare di
fori sul bordo ruota molto ravvicinato ad un telaio d'acciaio. Normale acqua è
pompata attraverso l'interfaccia e si riscalda di colpo vaporizzandosi. La Pompa
Idrosonica (della Hydro Dynamics, Inc.) ha ora mostrato una convincente evidenza
di massiccia produzione di calore in eccedenza. Apparecchiature simili sono
state riportate da altri.
9. Processo di Piantelli-Habel-Focardi
Un substrato di nichelio è sottoposto ad alte temperature in
un'atmosfera di idrogeno. Dettagli del processo non sono stati svelati, ma
l’evidenza di una massiccia produzione di energia in eccedenza è chiara.
[continua...]