Due passeggeri nello scompartimento di un treno iniziarono a parlare di argomenti religiosi. Uno di loro, oppositore del cristianesimo, cercava di spiegare il suo rifiuto della fede criticando con sarcasmo le debolezze dei cristiani.
Un altro, un anziano credente, ascoltava attentamente la conversazione.
Sapeva troppo bene che molti rimproveri di quell’uomo erano veri e quindi giustificati. Perciò per un po’ rimase in silenzio. Tuttavia, quando lo schernitore si rivolse all’altro passeggero per essere appoggiato, l’anziano intervenne: “Vedo che lei ha un occhio per vedere gli errori dei cristiani ed è molto bravo a individuare i loro difetti. Bene, io sono un cristiano, amo il Signore Gesù Cristo e i Suoi seguaci. Non oso dire una parola in difesa dei cristiani, ma la invito a trovare qualcosa da ridire contro Gesù Cristo stesso”.
Il primo interlocutore fu colto alla sprovvista, ma ammise: “No, non posso dire nulla contro di Lui”.
“Giusto - riprese l’anziano credente -. è questo ciò che mi ha attirato verso di Lui; più ho imparato a conoscerLo, più mi sono reso conto quanto io fossi diverso da Lui, di quanto fossi debole con tutti i miei errori. Ora mi dica: non era giusto che io l’amassi quando ho scoperto che era morto per cancellare i miei peccati? Da quel momento ho iniziato a servirLo, e tutto il male che può essere commesso da coloro che asseriscono di seguirLo non mi allontanerà mai da Lui. La mia salvezza dipende da ciò che Egli ha fatto, non da ciò che fanno coloro che si definiscono cristiani”.