Pasqua
Roberto Laurita
Quella pietra che ostruiva il tuo sepolcro
era un
autentico macigno
posto lì a suggellare la tua sconfitta:
una volta
entrato nelle mani della morte,
tu avresti dovuto restarci per sempre,
Gesù.
Era l'unico modo sicuro
per fermarti veramente:
così non avresti
più
fatto intendere la tua parola,
così i tuoi gesti
di guarigione e di
misericordia
non avrebbero più
raggiunto i poveri e i malati della
terra.
Immerso nell'oscurità della morte,
spenta per sempre la tua
luce,
gli uomini ti avrebbero dimenticato.
Ma al terzo giorno
quella pietra è stata ribaltata e con essa sono risultate vane la
violenza e la cattiveria scatenate contro di te. Con essa sono
rotolate
via le pretese devastanti di chi voleva eliminarti dalla faccia
della
terra. Ecco perché, Signore risorto, oggi per noi è un gran giorno
di
festa: risorgendo da morte tu mandi in frantumi l'arroganza dei
potenti e ridesti la speranza dei poveri, manifesti la forza
dell'amore ed offri ad ogni uomo la tua presenza di grazia. Tu sei
il
vivente per i secoli dei secoli!
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