La campana della Chiesa vicina
annuncia mezzogiorno.
Spalanco la finestra
del mio ufficio:
il sole bacia il cortile,
mentre l’edera,
nel suo splendido smeraldo,
si arrampica lungo il muro
fino ad arrivare
al grande terrazzo,
anche quello assolato.
Il glicine,
colora e profuma l’aria.
Due merli svolazzano bisticciando,
é un linguaggio,
ahimè, per me incomprensibile.
Anche l’anima ha i suoi colori,
la mia, si spoglia dal grigio
di questa stanza,
dal metallo della scrivania,
vestendosi di primavera, vola via…
ma so già che tornerà
e che cosa
mi racconterà.
Sandra Carresi