Sfogliare le pagine dei libri vecchi, letti in tempi passati, vedere come sono invecchiati. O quelli ancora perfetti.. letti a metà.
Riprovare emozioni, leggere i pezzi che più mi ricordano sensazioni...
Avevo vent'anni, oppure venticinque, o più o meno, non importa! Volevo vivere ma non sapevo per cosa vivere, né come vivere. Cercavo. Cercavo fino all'angoscia, sbattendo contro i miraggi dei miei deserti.
Avevo fame e sete di vita, ma non trovavo cibo che mi potesse saziare...
"L'importante è vivere", dicevano: "Fa' tutto ciò che hai voglia di fare e sarai felice!"
Così ho fatto, ma non ho trovato affatto la vera felicità.
Un amico mi disse: "Va' a trovare il Saggio". Così feci. "La prego, supplicai, mi aiuti a vivere! Ho fame e sete di vita e non trovo cibo che mi possa saziare. Io voglio vivere". Il saggio non mi lasciò finire. Alzò la testa e lentamente mormorò: "Non si tratta di vivere, ma di amare!". "Ma la vita viene prima - dissi - Nessuno può amare se prima di tutto non è vivo".
Mi rispose: "No, nessuno può vivere se prima di tutto non è amato. La vita è un fiume e non una sorgente! Se essa scorre in te, in me, in tutta l'umanità, vuol dire che viene da una sorgente, e la sua sorgente è AMORE.
Se vuoi vivere non trattenere la tua vita per te, essa deve accarezzare altre sponde, irrigare altre terre.
Tu corri alla sorgente.
(M. Quoist, Parlami d'amore)
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