"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò
in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà
per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo,
delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora. "E quando ti
sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di
avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai
voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così,
per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti
ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Sì, le stelle
mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo. "T'avrò
fatto un brutto scherzo..." E rise ancora. "Sarà come
se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi
di sonagli che sanno ridere..."
(Il piccolo principe capitolo XXVI)