La poesia di Lucia Di Iulio scaturisce da una fresca ispirazione che è poi la risultante di una profonda sensibilità, di una continua ricerca interiore di una meditazione tra dubbio e speranza e la ricerca di un passaggio verso il domani, verso la fede, verso la vita.
PARLO PER TE CHE SEI VOLATO IN CELO LASCIANDO NOI MORTALI IN QUESTA MORSA FORMATA DI RIMPIANTO E TANTA ANGOSCIA ANCORA CI CHIEDIAMO SCONSOLATI: "DOVE TE NE SEI ANDATO". ATTRAVERSO ME TU DICI CHE: DOVE SEI NON STAI PER NIENTE MALE LASCIANDO IL CORPO CH'ERA UN GRAN FARDELLO SFASCIANDO QUESTA GABBIA OPPRIMENTE CHE TI LASCIAVA SOLO INTRAVEDERE SENZA MAI POTER AFFERRARE IL BELLO DELLA VITA, IN CAMBIO HAI DUE BELLE ALI E CORRERE TU PUOI DOVE VUOI BACIARE INOSSERVATO CHIUNQUE SIA. ADESSO CHE NON SAI PIU' COSE' IL DOLORE NON CORRI NON T'AFFRETTI A CONSOLARE. TU HAI BEN CHIARO COSA SIA IL NOSTRO FINE PERCHE' SI SOFFRE E COS'E' IL FIUME IN PIENA CHE COL TEMPO SCORRE PIANO E ARRIVA AL MARE. BLOCCATO INVECE DA UNA GROSSA DIGA DILAGA... INONDA TUTTO E SI DISPERDE. IL SOLE NON TI SERVE PER VEDERE PERCHE' TU LUCE SEI IN MEZZO AL BUIO.