Il cerchio della gioia
(Bruno Ferrero, 40 storie nel deserto)
Un
giorno, non molto tempo fa, un contadino si presentò alla porta di un
convento e bussò energicamente. Quando il frate portinaio aprì la
pesante porta di quercia, il contadino gli mostrò, sorridendo, un
magnifico grappolo d'uva.
"Frate portinaio" disse il contadino "sai a chi voglio regalare questo grappolo d'uva che è il più bello della mia vigna?".
"Forse all'Abate o a qualche frate del convento".
"No, a te!".
"A me?" Il frate portinaio arrossì tutto per la gioia. "Lo vuoi dare proprio a me?"
"Certo, perché mi hai sempre trattato con amicizia e mi hai aiutato
quando te lo chiedevo. Voglio che questo grappolo d'uva ti dia un po' di
gioia!".
La gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del frate portinaio illuminava anche lui.
Il frate portinaio mise il grappolo d'uva bene in vista e lo rimirò
per tutta la mattina. Era veramente un grappolo stupendo. Ad un certo
punto gli venne un'idea: "Perché non porto questo grappolo all'Abate per
dare un po' di gioia anche a lui?".
Prese il grappolo e lo portò all'Abate.
L'Abate ne fu sinceramente felice. Ma si ricordò che c'era nel
convento un vecchio frate ammalato e pensò: "Porterò a lui il grappolo,
così si solleverà un poco". Così il grappolo d'uva emigrò di nuovo. Ma
non rimase a lungo nella cella del frate ammalato. Costui pensò infatti
che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco, che passava le
giornate ai fornelli, e glielo mandò. Ma il frate cuoco lo diede al
frate sacrestano (per dare un po' di gioia anche a lui), questi lo portò
al frate più giovane del convento, che lo portò ad un altro, che pensò
bene di darlo ad un altro.
Finché, di frate in frate il grappolo d'uva tornò dal frate
portinaio (per portargli un po' di gioia). Così fu chiuso il cerchio. Un
cerchio di gioia.
Non aspettare che inizi qualche altro. Tocca a te, oggi,
cominciare un cerchio di gioia. Spesso basta una scintilla piccola
piccola per far esplodere una carica enorme. Basta una scintilla di
bontà e il mondo comincerà a cambiare.
L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione: è l'unico
dono che aumenta quanto più ne sottrai. E' l'unica impresa nella quale
più si spende, più si guadagna; regalalo, buttalo via, spargilo ai
quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il
bicchiere e domani ne avrai più di prima.