Si chiamano Ginevra e Lancillotto e sono due mici genovesi protagonisti di una
favolaanche migliore di Rapunzel. A raccontare la storia
vera di una gatta tigrata e di un micione dal pelo rosso sono i volontari
dell’Enpa della città ligure. Gli elementi del plot ci sono tutti: un legame
speciale, la malattia, l’allontanamento eLancillotto che attraversa tutta la città per
ritrovare la sua “amata”. E naturalmente poi c’è
il lieto fine.
Ma partiamo dall’inizio, i due
mici vivono insieme in una
colonia felina e sono inseparabili, un giorno però la
bella Ginevra si ammala, deperisce, perde la vista e così una volontaria
dell’Enpa decide di portare via
la gatta per farla ricoverare in una clinica veterinaria
gestita dalla Protezione Animali genovese a Bolzaneto. Le condizioni di salute
di Ginevra piano piano migliorano, ma lì fuori il suo fedele Lancillotto si
sente solo e non si dà per vinto.
diverse settimane dopo la loro separazione, il
micio dal fulvo mantello si presenta davanti alla clinica. Per farlo ha attraversato tutta la città, nel
traffico, camminando per almeno 4 chilometri nella giusta
direzione. Il gatto cocciuto si apposta davanti al portone del centro, rifiuta
il cibo che gli viene offerto, finché una volontaria Enpa lo riconosce: è lui,
l’inseparabile amico di Ginevra! E una volta aperte le porte la micia convalescente gli corre
incontro, con un profluvio di fusa.
“Pur di raggiungere la sua compagna di vita –
spiega Rosanna Zanardi, presidente dell’Enpa di Genova – Lancillotto ha sfidato
il traffico caotico della città. Ha schivato automobili, motociclette e pedoni;
ha attraversato passaggi pedonali e incroci; guidato dal suo istinto felino e da
quel sentimento di amore, che a torto riteniamo essere prerogativa esclusiva
degli uomini, ha percorso più di 4 chilometri”. Per una storia del genere ci
vuole un lieto fine di quelli coi
fiocchi: Ginevra non può più vivere da trovatella a causa
dei problemi di salute, ma non può nemmeno separarsi del suo Lancillotto. Ma il
loro legame commuove Carlo, un impiegato di Torriglia, che senza pensarci li
adotta tutti e due. E vissero
tutti felici e contenti.