Madre Teresa racconta: «Un giorno raccolsi un uomo da una fogna aperta a Calcutta. Avevo visto qualcosa muoversi nell'acqua: rimossa la sporcizia mi accorsi che era un uomo.
Così lo portai nella nostra casa per i morenti. Abbiamo un posto per queste persone. L'uomo non bestemmiò, non gridò. Il suo corpo era completamente coperto di vermi. Disse soltanto: "Ho vissuto tutta la mia vita sulle strade come un animale, e ora sto per morire come un angelo, amato e curato'. Dopo tre o quattro ore morì con il sorriso sul volto. Questa è la grandezza della nostra gente. Una sera un uomo venne a casa nostra per dirci di una famiglia indù con otto figli: non avevano mangiato da alcuni giorni, chiedeva di fare qualche cosa. Così io presi un po' di riso e andai. Vidi gli occhi dei bambini brillare di fame. La madre prese il riso dalle mie mani, lo divise in due parti e uscì. Quando ritornò le chiesi dove fosse andata e che cosa avesse fatto del riso, e lei disse: `Anche loro sono affamati': Sapeva che i vicini della porta accanto, musulmani, avevano fame.
Molto spesso mi chiedono quando cesseranno la fame e la povertà nel mondo, ed io rispondo: "Quando tu ed io cominceremo a dividere. Più abbiamo, meno diamo; meno abbiamo, più possiamo dare"».