L’elenco
potrebbe continuare, ma non aggiungerebbe nulla di nuovo all’orrore già
descritto.
Propongo
quindi una tabella riassuntiva dei crimini commessi dai marxisti il secolo
scorso.
Ad
essi vanno aggiunti gli altri grandi orrori che, come già visto. possono essere
quantificati pari a circa 80 milioni (colonialismo, guerra civile cinese, regime
nazista e Giappone).Solo nel Congo belga e nel Congo francese, all’inizio del
1900 si ebbero circa 25 milioni di morti in seguito alle atrocità commesse dagli
occupanti coloniali. Circa 20 milioni vengono attribuiti in Europa al regime
nazista (1933-1945). Circa 10 milioni furono causati dalla guerra civile (parte
nazionalista) in Cina (1928-1949), mentre circa 6 milioni sono da addebitare ai
Giapponesi (1936-1945).
Paese |
Periodo |
Assassinati |
|
|
Media |
Massimo |
Afganistan |
1978 -1987 |
228.000 |
703.000 |
Albania |
1944-1987 |
100.000 |
150.000 |
Angola |
1975-1987 |
125.000 |
200.000 |
Bulgaria |
1944-1987 |
222.000 |
322.000 |
Cambogia (Khmer) |
1975-1-979 |
1.035.000 |
3.035.000 |
Cambogia (guerriglia) |
1968-1987 |
362.000 |
462.000 |
Cambogia (Samrin) |
1979-1987 |
230.000 |
383.000 |
Cina (Grande marcia) |
1923-1949 |
3.466.000 |
11.692.000 |
Cina (RPC) |
1949-198 |
76.202.000 |
140.071.000 |
Corea del Nord |
1948-1987 |
1.663.000 |
3.549.000 |
Cuba (F.Castro) |
1959 -1987 |
73.000 |
141.000 |
Cuba (rivoluzione) |
1952-1959 |
1.000 |
1.000 |
Cecoslovacchia |
1948-1968 |
65.000 |
101.000 |
El Salvador (guerriglia) |
1979-1987 |
1.000 |
1.000 |
Etiopia |
1974-1987 |
725.000 |
1.285.000 |
Etiopia (Eritrea) |
1974-1987 |
2.000 |
3.000 |
Filippine |
1948-1986 |
5.000 |
5.000 |
Germania Est |
1948 -1987 |
70.000 |
70.000 |
Grecia (Elas) |
1946-1949 |
20.000 |
25.000 |
Guatemala |
1954-1987 |
14.000 |
23.000 |
Indonesia |
1948-1948 |
3.000 |
3.000 |
Laos (Pathet Lao) |
1960-1975 |
35.000 |
35.000 |
Laos (RDP) |
1975-1987 |
56.000 |
70.000 |
Malesia |
1946-1951 |
3.000 |
3.000 |
Mongolia |
1926-1987 |
100.000 |
200.000 |
Mozambico |
1975-1987 |
198.000 |
356.000 |
Nicaragua (Sandinisti) |
1979-1987 |
5.000 |
7.000 |
Perù (Sentiero Luminoso) |
1980-1987 |
4.000 |
5.000 |
Polonia |
1948-1987 |
22.000 |
54.000 |
Romania |
1948-1987 |
435.000 |
920.000 |
Ungheria |
1948-1987 |
27.000 |
27.000 |
URSS |
1917-1987 |
61.911.000 |
129.891.000 |
Vietnam |
1945-1987 |
1.670.000 |
3.664.000 |
Yemen |
1967 -1987 |
1.000 |
1.000 |
Jugoslavia (partigiani) |
1941-1944 |
100.000 |
156.000 |
|
|
|
|
TOTALE |
|
150.254.000 |
299.747.000 |
|
|
|
|
Totale morti per
democidi |
1900-1987 |
260.669.000 |
|
Morti in
guerre |
1900-1987 |
38.000.000 |
|
A
questi vanno aggiunti i morti per gli errori economici dei regimi comunisti.
Solo
in Russia e in Cina i morti per fame, dovuti agli errori della programmazione
del regime, ammontano a oltre 45.000.000 di persone (altri 10 milioni circa sono
stati assassinati volontariamente per fame e quindi rientrano nelle cifre della
tabella).
Altri
35.000.000 sono riusciti a scappare e a mettersi in salvo. In altre parole
sarebbe come se l’Argentina o la Colombia si fossero completamente svuotate.
Le
cifre fornite nella tabella sono per difetto (anche l’ultima colonna). Sono il
frutto di decenni di meticoloso lavoro su migliaia e migliaia di documenti e
sulle testimonianze di migliaia e migliaia di testimoni. Nel calcolo sono stati
considerati ‘democidio’ i seguenti eventi:
- Assassinio premeditato.
- Imprigionamento in condizioni tali da causare la morte certa in brevissimo
tempo.
- Lavoro forzato in condizioni tali da causare la morte certa nel giro di
alcuni mesi.
- Carestie procurate coscientemente per eliminare una popolazione.
- Esecuzioni senza processo.
- Massacri.
- Uccisioni tramite tortura.
- Genocidi.
Non
sono pertanto considerati i morti per epidemie, per fame (se non nel caso che
questa sia stata deliberatamente indotta), per guerre (né subite, né provocate),
per guerriglie, per uccisione di civili in seguito ad azioni di guerra o
guerriglia, per incidenti sul lavoro, per sentenze giudiziarie contemplate dalla
legge internazionale (ad esempio assassinio, spionaggio, eccetera) e per tutte
le altre cause che non abbiano alla base la volontà cosciente di uccidere.
Sono
altresì esclusi i due milioni di ebrei che Stalin consegnò a Hitler e che
vengono contabilizzati nell’Olocausto e quindi attribuiti alla Germani
nazista.Anche i due milioni di tedeschi uccisi in Polonia tra il 1945 e il 1947
non rientrano nella tabella. Sono considerati vittime della guerra.E nemmeno le
decine e decine di milioni di persone morte di stenti a causa dell’incapacità
dei governi comunisti sono considerate vittime di quei regimi. E neppure gli
internati nelle varie prigioni o nei Gulag che siano sopravvissuti per almeno
tre anni. Né chi si è spento prematuramente a causa della mancata assistenza
medica e/o delle condizioni durissime di vita cui erano condannati tutti i
‘felici’ sudditi dei paradisi marxisti.
In
altre parole si tratta di morti coscientemente ammazzati. Ammazzati in nome di
una ideologia barbara e feroce.
Il
loro numero è circa 7 (sette) volte superiore al numero di morti in tutte le
guerre, guerriglie e rivoluzioni del secolo scorso!
Il
loro numero è oltre i due terzi di tutte le vittime di dittature, guerriglie,
rivoluzioni non comuniste, genocidi (non comunisti) del secolo scorso!
I
soli assassinati in Unione sovietica in circa settanta anni, sono il triplo dei
morti stimati in oltre 400 anni di schiavitù, gli schiavi morti cioè dal momento
della loro cattura al momento della loro vendita in tutto il mondo!
Ma
perché?
É la
conseguenza del matrimonio tra una ideologia assolutista (marxismo) con un
potere assoluto.I marxisti credono di possedere la conoscenza che sola può dare
la felicità all’uomo. E sono convinti, come ha insegnato Marx, che per
raggiungere tale obiettivo occorre eliminare tutti coloro che per qualsiasi
ragione vi si oppongono. Occorre costruire la società e l’uomo ‘nuovo’. E le
persone non sono altro che ‘mattoni’ utili per costruire il radioso futuro.
Ma
di tutto ciò ne parleremo in un capitolo a parte.
(i dati sono presi
da Powerkills)
per
tutte le vittime accendo una candela , accumunandole nel ricordo