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Resposta  Missatge 1 de 2 del tema 
De: Prediletta  (Missatge original) Enviat: 28/01/2011 10:26

Se questo è un uomo ,romanzo autobiografico di Primo Levi scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgente ma riflettuta testimonianza di quanto fu vissuto in prima persona dall'autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi ebbe infatti la fortuna di sopravvivere alla deportazione nel campo di Monowitz - lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben.

 

« Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

 

La casa delle bambole, Ka-tzetnik 135633

Il racconto è basato sulle esperienze vissute da una fanciulla ebrea, quattordicenne, e si svolge dapprima nel ghetto di una piccola città polacca, poi in un campo di lavoro e quindi in un campo di prostituzione. La giovanissima Daniella avverte l'orrore di una situazione mostruosa e assurda: il suo corpo, insieme a quello di tante altre donne, deve diventare lo strumento di piacere delle SS mandate in licenza-premio al "campo della gioia".

La crisi derivata dalle sofferenze morali e fisiche cui è sottoposta, conduce quasi inconsciamente Daniella a una decisione liberatoria. "Casa delle bambole" è l' eufemismo cui ricorrevano le prigioniere del vicino campo di lavoro, per indicare quelle "privilegiate" che ricevevano cibo in abbondanza, vivevano al riparo dei rigori invernali e potevano nutrire l'illusione di sopravvivere alla tragedia che incombeva su milioni di persone in Europa.

 

Niente di nuovo sul fronte occidentale, Erich Maria Remarque

è il primo romanzo di Remarque. Tradotto in quarantacinque lingue e venduto a milioni di copie in tutto il mondo, è universalmente consideratouno dei più significativi libri pacifisti del nostro secolo.

Il conflitto 1914-1918 vi è visto dalla parte dei vinti, simbolicamente rappresentati da un gruppo di studenti tedeschi che, illusi dalla propaganda militarista, si arruolano nell'esercito.

Ma la vita di caserma e del fronte, le drammatiche esperienze in cui vengono gettati, li induce a meditare sull'assurdità della guerra e sui mostruosi meccanismi del potere nazionalista che tendono a disumanizzare i combattenti. Uno ad uno soccomberanno, non prima di aver preso coscienza del tragico inganno di cui sono stati vittime.

Denunciando l'ipocrita tentativo dei precursori del nazismo di presentare come eroi un gruppo di ragazzi che avrebbero solo voluto vivere, questo capolavoro di Remarque costituisce un'appassionata requisitoria contro tutte le guerre e le sofisticazioni politiche e ideologiche che le determinano.

 

Il tutto tratto dai libri.

Leggeteli, sono letture per nulla piacevoli ma che aiutano a riflettere in un tempo dove tutto ci è concesso, perfino quello di lamentarci......

Prediletta



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Resposta  Missatge 2 de 2 del tema 
De: Psyke Enviat: 28/01/2011 13:19
La dignità umana va di pari passo con la consapevolezza che non è l'essere umano l'artefice del proprio destino, bensì Qualcuno più in alto di lui.Fino a quando esisteranno cultura, propaganda politica o scientifica, atte a dimostrare l'indimostrabile - e cioè che Dio non esiste e non è mai esistito e quindi che è l'uomo con la sua finitezza l'unico signore indiscusso del Creato - fino a quando esisterà una certa "casta" intellettuale che spinge verso un futuro fatto di "padroni" e di "schiavi".... fino a quel momento il pericolo di una nuova Shoah è sempre in agguato.Fino a quando esisteranno, di contro, persone portatrici di pietas, che rispettano il pensiero di altri per quanto non lo condividano, che hanno profondo rispetto - pur nella laicità - dell'idea di Spirito Divino, che ammettono che nel mondo ci sono misteri - così come nell'Universo - che non possiamo comprendere e non comprenderemo mai... almeno, non in questa vita... fino a quando ci sarà qualcuno che saprà mettere l'uomo al posto che gli compete - cioè all'interno del Creato e non a di sopra di Esso - allora ci sarà ancora speranza di legare le mani a chi vorrebbe tagliare le ali agli angeli.Insegniamo sempre, in ogni momento, cosa è veramente la dignità che non consiste nel capo firmato o nell'ultimo modello di I-Phone o di automobile, non in un conto in banca milionario o nella casa al superattico, o la bellezza mozzafiato o la notorietà ed il successo... fino a quando questo schifo di cultura inoculerà nelle teste dei nostri giovani questi falsi idoli.... non cambierà mai nulla perchè chi non potrà accedere a queste cose automaticamente verrà considerato non-umano e quindi privo di qualsiasi dignità. Da qui alla nuova Shoah... il passo è drammaticamente e orribilmente breve.


 
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