Le nostre case sono spesso ornate da piante che, con la loro presenza, arricchiscono l’ambiente.
Alcune delle più diffuse piante da appartamento, però, sono potenzialmente molto nocive: le vittime delle tossine di cui le piante sono ricche sono principalmente gli animali e i bambini fino a 3 anni.
Se ingerite, infatti, le foglie e i rami sono in grado di avvelenare anche con piccole quantità di tossine.
Per i piccoli animali domestici e per i bambini che, magari, iniziando a gattonare si avventurano nelle stanze, le foglie e le bacche, perfino i fiori, sono un richiamo invitante e la tentazione di mangiarli è altissima.
Il dottor Krenzelok, direttore del Pittsburgh Poison Control Center e docente all’Università di Pittsburgh, rivela che la quarta causa di avvelenamento nei bambini è proprio data dalle piante domestiche.
Non bisogna per forza rinunciare a tenere piante in casa, però ci sono delle precauzioni da rispettare con attenzione: ovviamente tenere i vasi lontani da bimbi e animali, in punti in cui non siano facilmente raggiungibili e in cui bacche, fiori e foglie siano lontani dalla portata dei piccoli.
Ecco quindi una lista di piante cui stare attenti:
Filodendro:
Grandi foglie e poca manutenzione hanno reso il filodendro popolarissimo.
La sua bellezza e la sua durata sono certamente un vantaggio, ma le sue grandi foglie contengono una tossina, il CaOx (calcium oxalate), che, se ingerita, provoca infiammazione delle mucose della bocca e della gola.
Negli animali, inoltre, l’introduzione di questa sostanza nell’organismo provoca, a lungo andare, la formazione di veri e propri calcoli renali da asportare chirurgicamente.
Caladio:
Appartenente alla stessa famiglia del Filodendro, le Aracee, il Caladio, noto anche come “orecchie di elefante”, è una bellissima pianta tropicale, spesso usata come dono.
Al pari della sua parente, anche il Caladio contiene il CaOx ma in proporzioni maggiori: all’ingestione la bocca e la lingua si gonfiano e sopraggiungono nausea, vomiti e diarrea.
Edera:
Rampicante spesso usato per decorare gli interni, l’Edera aiuta a depurare l’aria rimuovendo alcuni inquinanti, però contiene delle tossine potenzialmente nocive per bimbi e animali.
Se un bambino dovesse masticare una foglia d’Edera avrebbe immediatamente problemi allo stomaco e alla bocca: il consoglio per i genitori è quindi di prestare la massima attenzione e, nel caso di ingestione, di rimuovere immediatamente i frammenti della foglia dalla bocca e di sciacquare la bocca con molta acqua.
Ortensia:
L’ortensia fiorisce dall’inizio della primavera all’autunno inoltrato e i suoi fiori somigliano e coloratissimi pon-pon.
Queste piante, però, che in inverno possono vivere anche all’interno delle case, contengono un composto simile al cianuro, molto nocivo in caso di ingestione.
Ciliegio d’inverno:
Il “Solanum pseudocapsicum”, della famiglia delle Solanacee, ha piccole foglioline verdi scure e rotonde bacche rosse, ed è una pianta ornamentale festiva che si usa per decorare la casa nel periodo natalizio.
Le bacche così colorate sono molto invitanti per i bambini e purtroppo, se ingerite, possono provocare dolori addominali e forti malditesta.
Negli animali domestici, invece, l’ingestione può causare come reazione la comparsa della solanina.
Azalea:
Spesso usata come pianta da esterni, in recinzioni, spartitraffico e nella costruzione di barriere, l’azalea ha guadagnato un posto all’interno delle nostre case.
Le sue foglie contengono una tossina nociva che può essere molto pericolosa.
Ultimamente si è diffusa la tendenza di fare gli infusi con le foglie di azalea: pensando di bere un tè con proprietà medicinali in realtà le persone non fanno altro che estrarre le tossine dalle foglie e riversarle in gran quantità nell’infuso. Il risultato è diarrea e vomito, ma i casi più gravi possono portare addirittura al coma e al collasso cardiovascolare.
Giglio:
Elegantissimo e raffinato, il giglio è perfetto per decorare le case, ma è molto nocivo soprattutto per i gatti.
L’ingestione di una qualsiasi parte della pianta o del fiore può provocare nel gatto vomito, perdita d’appetito, letargia e blocco renale.
Stella di Natale:
Diffusissime in ogni casa sotto Natale, le Stelle hanno una cattiva reputazione. Tutti infatti sanno che sono velenose: il contatto con il latte i rami secernono può scatenare violente reazioni allergiche e, se ingerito, porta immediatamente alla nausea.
Oleandro:
Pianta da fiore che può assumere svariati colori, l’Oleandro è considerato pianta da esterno nelle aree più calde, mentre nei paesi freddi è spesso usato negli interni.
Se decideste di portarla dentro casa dovrete tenere a mente che è considerata una fra le piante più velenose: l’ingestione di anche solo una foglia può risultare fatale per bambini piccoli e animali domestici.
Ciclamino:
La pianta contiene una tossina denominata cyclamide, la sui concentrazione maggiore si riscontra nella radice. Se ingerita, la tossina può causare problemi allo stomaco e in qualche caso è stato fatale per gli animali domestici.
Kalanchoe:
Può svilupparsi all’esterno in terra o all’interno in vaso. E’ una pianta molto popolare che ha foglie da pianta grassa. Contiene svaraiti componenti che possono disturbare lo stomaco e alcune varietà della pianta hanno tossine che possono nuocere al ritmo cardiaco.
Palma da sago:
Tutte le parti della Cycas Revoluta sono velenose, ma il maggior contenuto di tossine si riscontra nei semi. Ingerirne uno o due può causare vomito, diarrea, attacchi cardiaci e blocchi renali.
Bulbi di Narciso e Tulipano:
Se avete un cane che tende a scavare nel giardino, è meglio che evitiate di piantare questi bulbi. Contengono tossine che possono causare gravi problemi allo stomaco, sanguinamento, perdita di appetito, letargia, convulsioni e problemi cardiaci.
Una sola parola d’ordine: ATTENZIONE!!