Com’è difficile, Signore, mettere in pratica la tua Parola.
Vorrei vivere sereno e tranquillo. Ma il quotidiano mi riserva ansie. preoccupazioni, tensioni. Vorrei formulare dei progetti per il futuro, ma tutto mi appare nebuloso ed io stesso mi vedo in balia delle onde di questa storia che spesso fa emergere il male di fronte al bene.
Vorrei starmene quieto e placido a gustare la pace ed il silenzio della mia casa e, invece, tu mi chiami in trincea a testimoniare, fino a costo della mia stessa vita, il tuo amore Divino.
Vorrei essere un’immagine palpabile di Te e del tuo amore, e invece mi accorgo di apparire, molte volte, una falsa copia di te. Vorrei incarnare nel mio cuore e nelle mie azioni il tuo messaggio della montagna, e mi rendo conto che l’orgoglio e la vanità affiorano nei miei comportamenti.
Vorrei essere umile e semplice come lo sei stato tu, e invece non lo sono.
Vorrei essere buono, o Signore, ma i fremiti dell’impazienza e dell’ira turbano il mio povero cuore.
L'altro giorno mi sono incontrato con un amico. Anche lui cerca di “Seguirti” o Signore. Anche lui, come me, vuole amarti ed onorarti, Signore.
Ma non ci siamo capiti. Eppure abbiamo gli stessi ideali, lo stesso amore al Vangelo, lo stesso desiderio di autenticità, i medesimi sentimenti di amore e devozione alla Madre tua, il comune ideale associativo.
Lui non aveva condiviso alcune mie scelte, Io non approvavo il suo metro di giudizio. Non ci siamo capiti.
Si, alla fine ci siamo dati la mano. Si, abbiamo pensato o creduto di chiarire. Ma chi di noi aveva avuto il coraggio, perché di coraggio si tratta, di rinunciare al proprio “Io”, al proprio “orgoglio”, al proprio pensare di stare dalla parte della ragione?
Si, i nostri rapporti riprenderanno come prima. Ma mi sono interrogato, Signore. “Tu, cosa avresti fatto al mio posto?”. Non ho avuto l’ardire di rispondere. Ho solo pensato che, forse, potevi non essere totalmente d’accordo con me. Ho pensato, Signore, che è ancora lunga la strada che devo percorrere per rinunciare a me e trovare Te nel mio cuore e nella mia vita. Ho creduto di pensare bene, di fare bene, giudicare bene. Ho creduto, ho pensato, ho fatto.
Si, Signore. Ora sono qui, ai tuoi piedi. Col capo chino ad iniziare un nuovo cammino. Ancora più su, ancora più vicino a te, ancora più abbandonato nelle tue lunghe braccia.
Vedi, la nostra storia quotidiana è pervasa di questi momenti di difficoltà in cui tante volte noi ci chiediamo: “Tu cosa avresti fatto al posto mio?”. E mi rendo conto che la tua risposta sarà maggiormente udibile nel mio cuore quanto maggiore sarà il tempo che io dedicherò all’ascolto della tua Parola. E vedo che la tua risposta sarà maggiormente presente nella mia vita, quanto maggiore sarà il tempo che io vivrò insieme a Te, qui, davanti al tabernacolo Eucaristico.
Aiutami, Signore Gesù. ad essere sempre me stesso, senza alterare la genuinità della mia personalità, ma nella semplicità della vita e nell’umiltà della consapevolezza di essere un’anima bisognosa di tutta la tua misericordia e di tutto il tuo Amore.
Aiutami, Signore Gesù, ad essere sempre te stesso, con il Tuo Amore, la tua comprensione, la tua misericordia senza limiti, specialmente con i peccatori.
Aiutami a sapermi donare senza esibizione, elargendo a tutti il sorriso condito dalla disponibilità e dalla tolleranza, senza alcuna chiusura a nessuno.
Laddove c’è una persona che mi offende o mi calunnia, fammi essere Te, che tutto perdoni.
Laddove c’è chi mi odia, fammi essere Te, che tutto ama.
Laddove c’è chi mi fa del male, fammi essere Te, che tutto riconduce al bene.
Laddove c’è chi mi disprezza, fammi essere Te, che flagellato e sputato, rispondesti con il tuo silenzio.