Speranza frequenta la scuola materna ed il solo mezzo che trova per distinguersi sono le parolacce e le bestemmie. Alla scuola elementare l’insuccesso è schiacciante e il disagio si aggrava: molti sono i compagni che la evitano… poi arrivano gli occhiali da vista e sopraggiungono altri chili in più per quegli squilibri alimentari che molto spesso accompagnano il disagio... ma soprattutto ci sono ogni giorno le “bellissime”, quelle che già in quinta fanno sbavare i maschi più alti e più ricchi con scarpe ed abiti firmati.
Speranza CERCA in ogni modo di sopravvivere e… TROVA i films vietati: li guarda in camera, durante la notte, fino alle tre e la mattina li racconta ai compagni che ora la cercano perché a loro in famiglia quella visione è proibita.
Gli anni successivi sono disastrosi sotto il profilo scolastico, ma non nel campo delle amicizie maschili “con quelli più grandi”.
A 15 anni Speranza può ostentare a me e al mondo intero un fidanzato ufficiale.
“Non ero poi così brutta non crede?”
I fidanzati si avvicendano e si moltiplicano.
L’adolescenza è droga e la primissima gioventù prostituzione perché l’adulto frustrato di turno è sempre disponibile e sempre in compagnia.
Modelli di riferimento?
NON I GENITORI: POVERI E BRUTTINI!
NON GLI INSEGNANTI E I SACERDOTI: SOLO GIUDICI!
NON AMICI VERI!
Questo mio racconto, per sommi capi, vuole essere unicamente una mano tesa a chi stringendola potrebbe riceverne sollievo.
SPERANZA, HO TEMPO PER TE!
Sono in ritardo, un ritardo irrecuperabile ed imperdonabile ma ora se ne hai voglia... se ne hai bisogno IO TI ASCOLTO!
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