|
Una giovane mamma, in cucina, preparava la cena con la mente totalmente concentrata su ciò che stava facendo: preparare le patatine fritte. Stava lavorando sodo proprio per preparare un piatto che i bambini avrebbero apprezzato molto. Le patatine fritte era il piatto preferito dai bambini. Il bambino più piccolo di quattro anni aveva avuto una intensa giornata alla scuola materna e raccontava alla mamma quello che aveva visto e fatto. La mamma gli rispondeva distrattamente con monosillabì e borbottii. Qualche istante dopo si sentì tirare la gonna e udì: "Mamma". La donna accennò di sì col capo e borbottò anche qualche parola. Sentì altri strattoni alla gonna e di nuovo: "Mamma". Gli rispose ancora una volta brevemente e continuò imperterrita a sbucciare le patate. Passarono cinque minuti. Il bambino si attaccò alla gonna della mamma e tirò con tutte le sue forze. La donna fu costretta a chinarsi verso il figlio. Il bambino le prese il volto fra le manine paffute, lo portò davanti al proprio viso e disse: "Mamma, ascoltami con gli occhi!".
Ascoltare qualcuno con gli occhi significa dirgli. "Tu sei importante per me". Tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi.
| |
|
|
Primer
Anterior
2 a 2 de 2
Siguiente
Último
|
|
Una giovane donna ha lasciato questo breve scritto a sua madre: "Quando pensavi che non stessi guardando, hai appeso il mio primo dísegno al frigorifero e ho avuto voglia di continuare a stare a casa nostra per dipingere. Quando pensavi che non stessi guardando, hai dato da mangiare ad un gatto randagio ed è allora che ho capito che è bene prendersi cura degli animali. Quando pensavi che non stessi guardando, hai cucinato apposta per me una torta di compleanno e ho compreso che le piccole cose possono essere molto speciali. Quando pensavi che non stessi guardando, hai recitato una preghiera e io ho cominciato a credere nell'esistenza di un Dio con cui si può sempre parlare. Quando pensavi che non stessi guardando, mi hai dato il bacio della buonanotte e ho capito che mi volevi bene. Quando pensavi che non stessi guardando, ho visto le lacrime scorrere dal tuoi occhi e ho imparato che, a volte, le cose fanno male ma che piangere fa bene. Quando pensavi che non stessi guardando, hai sorriso e ho avuto voglia di essere gentile come te. Quando pensavi che non stessi guardando, ti sei preoccupata per me e ho avuto voglia di diventare me stessa. Quando pensavi che non stessi guardando, io guardavo e ho voluto dirti grazie per tutte quelle cose che hai fatto, quando pensavi che non stessi guardando". |
|
|
|
|