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Ogni scherzo vale
di g rodari
In una città del regno di Feltro- Feltro, c'era una volta un cappello senza testa che passeggiava per le strade. Oltre che senza testa, il cappello era anche senza pancia, senza piedi e senza mani. Insomma, era senza niente. La gente diceva: E' scappato dalla bottega del cappellaio. E' un cappello pericoloso, portatelo in prigione. Calma disse il cappello oggi è la festa di Carnevale e, come tutti sanno, a Carnevale ogni scherzo vale. Proprio così. Il cappello aveva scherzato e aveva voluto spaventare la gente. Alla fine della festa, infatti, tornò sulla testa del re. Da allora, nel regno di Feltro - Feltro, nel giorno di Carnevale i cappelli vanno a passeggio da soli.
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C'era una volta un bimbo tanto carino e buono, di nome Arlecchino, al quale tutti volevano un gran bene. Era il tempo di Carnevale e tutti i bambini pensavano alle loro mascherine. Le mamme cucivano e misuravano le belle stoffe lucide per preparare i costumi più belli ai loro figlioletti. Anche nella classe di Arlecchino tutti i compagni parlavano della loro prossima festa. --E tu, come ti mascheri?-- chiese uno di essi ad Arlecchino. --Io?...Io non non mi maschererò -- rispose il bimbo piegando la testa con tristezza. -- I miei genitori sono poveri e non posso spendere.-- Il giorno dopo ogni bambino portò un pezzetto di stoffa per aiutar a fare il vestito al bimbo più povero. Ma i pezzi erano di tanti colori perchè ognuno aveva portato pezzi diversi. --Non fa niente!-- disse Arlecchino. --La mia mamma è così brava che saprà farmi lo stesso un bel vestitino, vedrete! E io sarò contento che sia di tanti colori, perchè ogni colore mi ricorderà un amico. Il giorno di martedì grasso, infatti, Arlecchino indossò il suo strano costumino che piacque moltissimo a tutti. Essendo formato di tanti vivaci colori, fu il più allegro e il più ammirati dagli scolari.

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