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Quando Dio creò il mondo c’era la notte e un angelo. Dio s’accorse che le tenebre lasciavano il posto alla paura e mandò le stelle a rischiarare la notte. Poiché l’ angelo era triste, Dio comprese che la notte non bastava e allora creò il giorno. Ma la vita dell’angelo scorreva ogni giorno più infelice, allora Dio illuminò la notte attraverso la luna e le stelle e omaggiò il giorno del sole. Poi gli fece dono delle acque perché da loro potesse trarne la purezza... Man mano che passò il tempo, l’angelo ebbe in dono gli animali e l’uomo. L’angelo sembrava felice, ma non trascorse molto tempo e si rammaricò, perchè gli uomini non avevano cura del mondo e di se stessi, governava l’odio, la rabbia e il rancore. Allora chiese a Dio di mandare sulla terra dei suoi simili, uno per ogni uomo, affinché attraverso la loro purezza egli trasformasse tutto in amore. Così dal cielo venne giù un’ immensa schiera di angeli. Gli uomini nel vederli furono invasi dalla gioia e la luce dell’amore, compresero che Dio aveva donato loro una piccola parte sé. Gli angeli si diedero un gran da fare, per sorreggere l’uomo in ogni sua difficoltà, in ogni tempesta, ma egli non si curava di loro, non li ascoltava , più che amarli li ignorava. Così presi dal dispiacere, gli angeli divennero i custodi invisibili dell’uomo, ogni tanto riappaiono sotto spoglie mortali , per farci comprendere che ci sono accanto... Sono quegli angeli silenziosi che entrano nelle nostre vite chissà per quale motivo, ma che il più delle volte riescono a cogliere i nostri segreti più profondi, le nostre paure, lasciandoci dentro un po’ di loro e donandoci una loro ala per ritornare a volare,
amiamoli, coccoliamoli ,
non facciamoli stancare, rischieremmo
di perderli ancora una volta...
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De: Ahimsa |
Enviado: 05/06/2013 12:26 |
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Pensiero del giorno di Mercoledì 5 Giugno 2013 Ancora oggi qualcuno dice: “Cristo sì, la Chiesa no”. Come quelli che dicono “io credo in Dio ma non nei preti”. Ma è proprio la Chiesa che ci porta Cristo e che ci porta a Dio; la Chiesa è la grande famiglia dei figli di Dio. Certo ha anche aspetti umani; in coloro che la compongono, Pastori e fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati, anche il Papa li ha e ne ha tanti, ma il bello è che quando noi ci accorgiamo di essere peccatori, troviamo la misericordia di Dio, il quale sempre perdona. Non dimenticatelo: Dio sempre perdona e ci riceve nel suo amore di perdono e di misericordia. Alcuni dicono che il peccato è un’offesa a Dio, ma anche un’opportunità di umiliazione per accorgersi che c’è un’altra cosa più bella: la misericordia di Dio. Pensiamo a questo. Papa Francesco
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La Chiesa poggia su Cristo, è sostenuta da Lui e non può essere da Lui separata. Egli è l'unico fondamento di ogni comunità cristiana, la pietra viva, rigettata dai costruttori ma scelta e preziosa agli occhi di Dio come pietra angolare (cfr 1 Pt 2,4-5.7). Con Lui anche noi siamo pietre vive costruite come edificio spirituale, luogo di dimora per Dio (cfr Ef 2,20-22; 1 Pt 2,5). Sant'Agostino amava riferirsi al mistero della Chiesa come al Christus totus, il Cristo intero, il pieno e completo Corpo di Cristo, Capo e membra. Questa è la realtà della Chiesa; essa è Cristo e noi, Cristo con noi. Egli è con noi come la vite è con i suoi tralci (cfr Gv 15,1-8). La Chiesa è in Cristo una comunità di vita nuova, una dinamica realtà di grazia che promana da Lui. Attraverso la Chiesa Cristo purifica i nostri cuori, illumina le nostre menti, ci unisce con il Padre e, nell'unico Spirito, ci conduce ad un quotidiano esercizio di amore cristiano. Confessiamo questa gioiosa realtà come l'Una, Santa, Cattolica e Apostolica Chiesa. Benedetto XVI Discorso, Betania oltre il Giordano, 10 maggio 2009
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