Sai
che cos'è? Vuoi sperimentarla?
Chi
la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.
Anzitutto...
Prima
di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare
a pregare.
Ti
sei già posto con realismo il problema?
Quando
preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle
distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se
sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto
con Dio.
Se
sei sincero, capirai che c'è tanta poca preghiera nella tua preghiera.
Certi
rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po' dopo un
rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto?
Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosario
parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine
Santa.
Ti
sei già accorto?
Hai
già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a
imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chiedere, chiedere,
sempre chiedere.
Questo
è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei
doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero
senza mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini
maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai grazie.
Sei
anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La
preghiera parolaia scade facilmente nell'ipocrisia, perché chi vi è abituato
si illude di pregare, invece non prega affatto.
L'abitudine
alla preghiera parolaia è un male terribile che addormenta la coscienza e
illude. L'abitudine alla preghiera parolaia si potrebbe chiamare il cancro
della preghiera.
Dire
basta!
E'
urgente dire basta! E' urgente interrogarti: "ma io so pregare?" Se è
parlare con Dio ed è ascoltare Dio, dopo la preghiera dovrei avere la
sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha
detto:
"Come
può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto?"
Una
domanda
Ecco
ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che
cosa è cambiato nella tua vita?
La
tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori
intorno ai tuoi difetti? E' migliorata la tua vita spirituale? Sei
cresciuto?
Se
la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco,
forse non è neppure preghiera, forse devi ricominciare tutto da capo…
Prova
a farti alcune domande essenziali:
-
Che cos'è pregare?
-
Qual è l'anima della preghiera?
-
Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?
Devi
cioè introdurti nella preghiera vera, che noi chiamiamo preghiera del
cuore.
Non
pensare a niente di sentimentale, la preghiera del cuore è un cammino
spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se
tu avrai l'umiltà e il desiderio concreto di imparare...
La
preghiera del cuore si potrebbe anche chiamare: preghiera di silenzio o
preghiera contemplativa.
Ma
insomma, cos'è la preghiera del cuore?
Per
rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della
preghiera del cuore, ma naturalmente per arrivare alla vetta bisogna
prendere delle abitudini nuove nella preghiera.
La
vetta
Dunque
la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
"Padre,
non la mia, ma la tua volontà sia fatta"
Crediamo
che non ci sia una preghiera più grande di questa.
Ma
per arrivare alla vetta bisogna camminare decisi nella preghiera del cuore e
prendere abitudini nuove.
Abituati
ogni giorno a dedicarvi un quarto d'ora (faresti bene a controllare il tempo
con l'orologio) e impegnati:
-
a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato
-
chiudi gli occhi
-
concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: "Se
uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a
lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,22).
-
concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una
parola da ripetere incessantemente come:
"Spirito
Santo, aprimi all'amore"oppure "Spirito Santo, io ti amo" o
semplicemente "Spirito Santo!"
Oppure,
concentrati sulla presenza di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
"Gesù
Salvatore, salvami" oppure "Gesù, io ti amo" o semplicemente
"Gesù!"
Oppure
concentrati sulla presenza del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
"Padre
mio, mi abbandono a te"
oppure
"Padre, io ti amo" o semplicemente "Padre!"
-
al termine del quarto d'ora di intimità con Dio, fatti questa domanda:
Signore,
qual è la gioia che posso dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore,
qual è la tua volontà su di me, oggi?
Ecco,
questo è l'allenamento alla preghiera del cuore.
La
preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascolto. E' la
Parola di Dio la linfa vitale della preghiera cristiana. La preghiera del
cuore è il momento culminante dell'ascolto. Ogni giorno prega il Vangelo
della Liturgia del giorno collegandolo sempre alla tua vita concreta. Da quel
Vangelo trova una parola/messaggio che utilizzi per fare la preghiera del
cuore rivolto al Padre, o al Figlio, o allo Spirito Santo, presenti in te.
Sii
costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua
vita.
Padre
Gasparino