Si, in Oklahoma vige la pena di morte. Ma la pena di morte non serve a nulla.
E' il traffico indiscriminato delle armi che bisogna abbattere. Quando un ragazzo
di quell'età spara, non lo fa pensando a quello che fa. Lo fa senza rendersi conto,
in preda alla droga o alla follia di un momento.
E' molto più facile premere un grilletto o menare un fendente piuttosto che
uccidere una persona a pugni, perchè quest'ultima azione richiede allenamento e tanta
fatica fisica. Questi sono ragazzi "golem", ragazzi - cioè - senza una propria volontà,
in preda alle "leggi del branco" secondo le quali se non sai uccidere non sei
un uomo, così come se non sai stuprare non sei un maschio. Sono ragazzi abbadonati
a se' stessi o totalmente asserviti alla malavita locale.
Riguardo alla pena di morte, non risolve il problema prova ne sia il fatto che in alcuni
degli Stati Americani che ancora non l'hanno abolita il tasso di criminalità è ben superiore
a quello degli altri Stati. La paura della morte non è un deterrente. La morte servirebbe solo
a noialtri per "liberarci" più facilmente di un problema.
Cosa ancora più aberrante della pena di morte è la statistica (accertata) secondo la quale
molti dei condannati a morte sono stati riconosciuti innocenti solo dopo anni dall'esecuzione
perchè qualche familiare, non rassegnatosi, ha voluto far riaprire il caso. I famosi "cold cases"
sono stati ripresi in considerazione proprio per questo terribile fenomeno: l'uccisione,
tramite la pena di morte, di persone innocenti.
Il traffico di armi è in mano non solo alla mafia locale, ma anche ai magnati dell'industria,
ai grandi istituti bancari, alle multinazionali. E' una voce fiorente nel bilancio (occulto) degli
stati. Se a questi ragazzi venisse offerta una via d'uscita... non si troverebbero a sparare
ad un altro ragazzo come loro solo perchè "si annoiano".