Arroganza. Non é il nome di un profumo, bensì un sentimento, uno stato d’animo che non ha niente di nobile, né di generoso. E' un vestito di pessimo gusto, orribile.
Naturalmente esistono vari stadi di arroganza, quella grave é caratterizzata dal sudiciume interiore di chi riesce a calpestare gli esseri umani con assoluta assenza di vergogna per affermare i propri diritti calpestando quelli degli altri.
Ognuno poi ha il proprio carattere, caratterizzato da una linea genetica e formato in seguito dalla propria educazione, frequentazione, condotta di vita, studi, percorso di vita, vicissitudini, gratificazioni, successi, colpi bassi, etc.
L’arroganza naturalmente non vive in solitudine ma in compagnia dei suoi sinonimi e cioé alterigia, prepotenza, superbia, insolenza, e devo dire, almeno per me, la sua forma meno sgradevole é la spavalderia che é forse l’unica sfaccettatura che personalmente riesco a malapena a tollerare, perché, in fondo, forse serve a dare un pizzico di coraggio nelle situazioni impreviste, a tener testa agli arroganti veri, proprio per evitare ferite gravi.
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