Il mestiere più antico del mondo: la prostituzione, torna alla ribalta tra realtà e fiction.
La RAI infatti,manda in onda una miniserie in due puntate, Altri tempi, che proprio su questo tema è incentrata.
La storia è un racconto terribile di avvenimenti che hanno distrrutto moralmente e pisicologicamente la protagonista, fino alla sospirata risalita e, quindi, al raggiungimento meritato del riscatto finale.
E nella vicenda si racconta che la protagonista incroci più volte la senatrice Merlin, che darà il nome alla legge, mettendo una pietra tombale sulle case di tolleranza, ovvero “la prostituzione di Stato”.
Il dibattito è aperto: è giusto oppure no riaprirle?
E giusto che lo Stato speculi sulla sofferenza di queste donne ?
Ma è pur vero che le donne costrette al meretricio potrebbero trovare, nelle cosiddette “case per appuntamenti”, luoghi più appartati e sicuri sotto tutti i punti di vista, da quello sanitario a quello dell’incolumità fisica.
Non sarà certo una fiction a fornire le risposte.
Però è mai possibile che dopo tante battaglie per l’emancipazione femminile, l’affermazione dei nostri diritti allo studio, al lavoro, alla realizzazione delle pari opportunità, si parli ancora di questo ? e poi.... quando sarà che certe donne alzeranno finalmente la testa e si ribelleranno definitivamente anche a questa schiavitù, nel rispetto del proprio corpo e della propria dignità?