Alla sera
Forse perche' della fatal quiete tu sei l'immago, a me si cara vieni, o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all'universo meni, sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Ugo Foscolo
Il vostro Max
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