La parola "MADRE" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa e si mescola allaria chiara.
Kahlil Gibram
Grazie Mamma
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.
Judith Bond
Le Mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
Rainer Maria Rilke
Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso deterno consiglio,
tu se colei che lumana natura
nobilitasti si, che l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese lamore,
per lo cui caldo ne leterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se di speranza fontana vivace.
Donna, se tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senzali.
Dante Alighieri
Che Cosè Una Mamma
Rititì lo vuoi saper tu
Che cosa è una mamma?
Nessuno, nessuno dei bimbi lo sa.
Un bimbo nasce e …va.
Lo sanno, ma forse, ma tardi
quelli che non l’hanno più.
Rititì che pensi e mi guardi,
Rititì lo vuoi saper tu?
Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti ti da:
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti da il frutto, il fiore, la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero grande
Una mamma è come una sorgente.
Più ne toglie acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell’ombra e nel sol è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.
Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda,
continuamente con l’onda ti culla
e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.
Una mamma è questo mistero:
tutto comprende tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: "Buon cammino bel cavaliero!"
Una mamma è questo mistero.
Francesco Pastonchi
“… Tu sei di tua madre lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni…”
William Shakespeare
“… Don… don e mi dicono Dormi!
Mi cantano Dormi! Sussurrano
Dormi! Bisbigliano Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla
sul far della sera”
Giovanni Pascoli
“… Come non è che sera,
madre, d un solo dì ?
Me la miravo accanto
esile sì, ma bella:
pallida sì, ma tanto
giovane! una sorella!
bionda così comera
quando da noi partì.”
Giovanni Pascoli
Lettera Alla Madre
"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe, gli alberi si gonfiano dacqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord: non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno, molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti, povera e giusta nella misura damore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
" Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.- " Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle e arance, alla foce dellImera, il fiume pieno di gazze, di sale, deucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ellironia che hai messo sul mio labbro, mite come la tua. Quel sorriso mha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare lorologio in cucina che batte sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante, su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater".
Salvatore Quasimodo
Ora Nel Vento
Nell’oceano
Dei tuoi desideri repressi
Navigava il tuo credo di madre
Per istinto felina e protettiva .
“Donna partorirai con gran dolore “
e lo sapevi quando , per vocazione ,
sentivi dentro al tuo ventre
i palpiti e gli spasimi
e tu stringevi i denti
senza un lamento piena d’emozione .
Poi ad uno ad uno , col passar degli anni,
ti lasciarono sola per andare
in una terra dove il pane è duro
a fare i vu’ cumprà o gli accattoni
ma tu non lo sapevi .
Nell’ultimo sospiro li chiamasti
Come un appello antico , una preghiera ,
e in quel momento
non tutti li vedesti al capezzale .
ora madre senza confini , senza più desideri
tu certamente ascolti
echi dei vu’ cumprà , di quei tuoi figli ,
nel vento , nell’azzurro , nella pace
dei tuoi incomunicabili silenzi…
Luciano Somma
Filastrocca
Mia dolce mamma
Amore immenso
Meraviglioso
Magnifico
Aspettami sempre col sorriso.
R. Paciotti
O madre, nei purpurei raggi del tuo volto
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.
O madre, la tua parola, distruggendo la morte,
si alza silenziosa nell immenso cielo.
Sulla terra tutti ti riveriscono,
tutti ti onorano nelle fatiche della vita.
Fiduciosi mettiamo il corpo, l anima, tutto
Nell incensiere dell adorazione.
O madre, nei purpurei raggi del tuo volto,
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.
Nel tuo vassoio d oro oggi verserò lacrime di dolore.
O madre, ti cingerò il collo di una collana di perle.
Poco importa se i miei capelli diventano grigi,
sono sempre giovane e vecchio.
Come il più giovane e il più vecchio di questo villaggio.
Alcuni hanno negli occhi sorrisi semplici e dolci,
alcuni un furbesco ammiccare.
Alcuni piangono alla luce del giorno,
altri piangono in segreto nel buio.
Hanno tutti bisogno di me
e non ho tempo di rimuginare sull eternità.
Ho la stessa età di ciascuno, e cosa importa
Se i miei capelli diventano grigi.
Anonimo
Il vostro Max