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De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 24/11/2014 14:11 |
Io sapevo che Ventotene era un'isola di confine al tempo del fascismo , ma non sapevo e non mi sono mai interessata di dove fosse (la credevo un'isolotto della Sardegna) invece della serie non si finisce mai di imparare (e la mia ignoranza e senza fondo) oggi so dov'è. e voi lo sapevate ?
Ventotene (pronuncia Ventotène,
Clima
Il clima dell'isola di Ventotene è assai mite, di tipo subtropicale, caratterizzato da inverni molto miti e piovosi con scarse escursioni termiche giornaliere, e da estati calde ma ventilate. Storia Anticamente denominata dai greci Pandoteira o Pandaria,
l'isola divenne in seguito una colonia romana dove venivano confinati per vari motivi membri della famiglia imperiale. Famosa esiliata fu la figlia unica di Augusto, Giulia (39a.c.-14d.c.) nel grande sontuoso complesso, detto per l'appunto "Villa Giulia" nella zona dell'isola denominata "Punta Eolo". Di questa villa rimangono pochi ruderi che sono visitabili. Una delle colonne si trova oggi sulla piazza del Comune come monumento ai caduti, altre sono esposte al Museo Storico Archeologico dell'isola. A Ventotene, nell'arco dei decenni furono anche confinate: Agrippina Maggiore, Giulia Livilla, Claudia Ottavia e Flavia Domitilla, tutte per motivazioni diverse. In seguito nel 1795, per ordine di Ferdinando IV di Borbone e su progetto dell'architetto Francesco Carpi, fu costruito il carcere sul vicino isolotto di Santo Stefano. La colonia penale continuò ad operare anche in seguito alla costituzione del Regno d'Italia fino alla soppressione avvenuta poi nel 1965. Ventotene è anche conosciuta per il Manifesto di Ventotene (redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, oppositori del regime fascista ivi confinati), che, nel 1941, in pieno conflitto mondiale chiedeva l'Unione dei paesi europei e che costituirà il riferimento ideale cui guarderanno in molti negli anni successivi per il processo di integrazione continentale.
Tra gli altri confinati si ricordano l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Lelio Basso, Mauro Scoccimarro, Giuseppe Romita, Luigi Longo, Giovanni Roveda, Walter Audisio, Pietro Secchia, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Riccardo Bauer, Eugenio Curiel, Ilario Tabarri e Pietro Grifone.
Si ricorda infine l'affondamento avvenuto il 24 luglio del 1943 ad opera di un aerosilurante inglese del traghetto "Santa Lucia" a nord ovest di Punta Eolo. Nella tragedia perirono circa 60 persone. Il relitto riposa a circa 40 metri di profondità ed è meta di appassionati subacquei.
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