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Voglio restare, perché non ho bisogno di un posto di lavoro.
Voglio restare, perché ho bisogno, invece, di trovare un posto nel lavoro.
Voglio restare, perché l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Voglio restare, perché nel nostro Paese non c’è ancora una cultura del lavoro.
Voglio restare, perché ho bisogno di dare valore ai miei sogni.
Voglio restare, perché voglio fare della mia vita un’opera d’arte.
Voglio restare, perché desidero una Politica al servizio della Felicità.
Voglio restare, perché non voglio garanzie ma pretendo giustizia sociale.
Voglio restare, perché abbiamo bisogno di superare il modello tecnocratico basato sul primato del Pil e dello Spread.
Voglio restare, perché al Sud come al Nord cosche, ndrine, clan e famiglie criminali non abbiano più diritto di cittadinanza.
Voglio restare, perché credo nella cooperazione, nell’economia verde, nel consumo critico, nella biosostenibilità.
Voglio restare, perché c’è bisogno di coltivare valori invece che valore.
Voglio restare, perché credo sia scaduto il tempo della delega e che sia giunto quello della responsabilità personale e collettiva.
Voglio restare, perché odio gli indifferenti e credo che ci sia bisogno di solidarietà e di senso di comunità.
Voglio restare, perché insieme ai diritti ci sono anche i doveri di cittadinanza.
Voglio restare, perché credo che la cultura da’ la sveglia alle coscienze.
Voglio restare, perché abbiamo bisogno di buoni esempi e di legalità.
Voglio restare, perché bisogna dare centralità alle politiche di welfare che vadano incontro ai bisogni ed alle aspettative degli ultimi.
Voglio restare, perché abbiamo sconfitto fascismo e terrorismo e dobbiamo liberarci, adesso, da mafie e corruzione.
Voglio restare, perché credo nel valore dell’Utopia e nel cambiamento.
E voglio anche partire da questo Paese. Formarmi, istruirmi, professionalizzarmi.
E poi voglio ritornare e starci per sempre.
Insieme a chi questa Terra la ama davvero.
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Umberto Di Maggio