L’albero e la crisalide
Non c’è niente da dire di fronte a una morte ingiusta, niente che aiuti.
Non serve cercare una spiegazione.
Sul ramo di un albero di ulivo se ne stava sospesa una piccola crisalide color verde smeraldo. - «Domani sarà una bella farfalla libera dal bozzolo» pensò l’albero che aveva gioito ogni giorno nel vederla crescere. Ma nel suo cuore, il desiderio di vederla ancora un po’ con se era ancora forte. - «Così si ricorderà di me» pensava. L’aveva protetta dal vento, l’aveva salvata dalle formiche, pur sapendo che molto presto lo avrebbe lasciato, per affrontare da sola predatori e intemperie. Quella notte, un terribile incendio devastò la foresta e la crisalide non divenne mai farfalla. All’alba il fuoco si spense. L’albero era ancora in piedi vivo, ma il suo cuore era diventato di cenere, distrutto dalle fiamme, consumato dal lutto. Da quella notte, quando un uccellino si posa sui suoi rami, l’albero gli racconta della crisalide che non fu mai farfalla. E la immagina con le ali spiegate fluttuare nell’azzurro del cielo senza nuvole, ebra di zucchero e libertà, testimone silenziosa e lieve delle nostre storie d’amore.
Bashir Lazhar
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