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General: QUE NOS QUIERE DECIR YHWH DETRAS DE LA MAQUINA DEL TIEMPO
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The letter G symbol of freemasonry traces back to the Hebrew letter gimel and interestingly links to the serpent as well. It is said that the letter G also represents the ouroboros, the snake eating it’s tail which represents immortality/resurrection.
MARY MAGDALENE=RESURRECTION =JOHN 20
LA SERPIENTE QUE SE MUERDE LA COLA SIMBOLIZA A LA VIDA ETERNA Y AL LINAJE DE CRISTO Y MARIA MAGDALENA. ESE ES SU MENSAJE ESOTERICO. ESO EXPLICA LA RELACION CON LA MAQUINA DEL TIEMPO
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OLAM HABA ES EQUIVALENTE A LA NUEVA ERA EN UN CONTEXTO HEBREO (NEW AGE-LEER AGE-O 2)
Hebreos 1:10
"Tú, oh Señor, en el principio fundaste la tierra, y los cielos son obra de tus manos"
Muchos trinitarios/triunitarios/ creen que este "Señor" de Hebreos 1:10 es Iehoshua, y si este "Señor" fundó la tierra y los cielos, entonces Iehoshua es Elohim.
Ya se explico más arriba que quien creó todo fue el Eterno Elohim, NO Iehoshua.
Quien no entienda a Hebreos 1:10 con una mente hebrea, debe ir y leer a Hebreos 1:2, que dice:
"En estos postreros días nos ha hablado por el hijo, a quien constituyó heredero de todas las cosas, y por el cual hizo el universo".
La palabra que es traducida como "universo" es la palabra hebrea: ‘Olam’, traducida al griego como: Aion, y significa era o mundo. En el concepto hebreo existe el Olam HaZeh (era/mundo presente) y el Olam HaBa (era/mundo venidero, conocido como la Era Mesiánica).
Vea a Hebreos 1:2 desde una perspectiva hebrea para que lo entienda mejor:
"Final de los días" – Ketz HaIamím – Olam HaZeh (era/mundo presente)
"Universo" – Olam – Olam HaBa (era/mundo venidero)
La frase hebrea Jayei Olam es traducida en español como Vida Eterna, y esta palabra Eterna en griego es como dije antes: Aion, es decir que la Jayei Olam (Vida Eterna/Era/Mundo) que Ud. la tendrá Vida Eterna en la Olam HaZeh (Era/Mundo/Eterna Venidera).
Así lo define el Diccionario Griego de Strong: #165
Era (Aion) –1. Una era irrompible, perpetuidad de tiempo, eternidad. 2. Esta palabra también se ha usado para describir esta era, ej. Este período en que estamos ahora, y el período venidero, ej. La era Mesiánica.
Esta última palabra "Universo" esta mal TRADUCIDA, como lo vimos anteriormente.
Por eso Hebreos 1:10 tiene referencia con el Mashiaj, quien vendrá a establecer finalmente y completamente el Olam HaBa – La Era Mesiánica creado por el mismo CREADOR del Olam HaZeh. En ningún momento el ‘Señor’ de Hebreos 1:10 es Iehoshua, sino el Creador Elohim.
Si aun Ud. tiene dudas, mire lo que dice en Hebreos 2:5:
"Porque no sometió a los ángeles el MUNDO VENIDERO (Olam HaBa), a cerca del cual estamos hablando". Así se entiende mejor a Hebreos 1:2, donde igualmente hablando del Olam HaBa.
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La massoneria a Venezia e la Chiesa di Santa Maria Maddalena
Venezia, da sempre città magica e misteriosa, fu sede già nel XVIII secolo di importante loggia massonica di cui faceva parte anche il famoso avventuriero Giacomo Casanova.
Questa loggia massonica era così ricca e potente da riuscire a far costruire un’intera chiesa seguendo le dottrine della massoneria: la chiesa di Santa Maria Maddalena a Cannaregio.
Alcuni esponenti della famiglia Baffo, membri della Massoneria a Venezia, affidarono il progetto di questa chiesa ‘massonica’ all’architetto Tommaso Temanza, un confratello, che progettò un edificio perfettamente circolare in stile neoclassico e fece incidere sull’architrave della porta un simbolo della Massoneria, l’occhio inscritto in un cerchio e in una piramide, e l’iscrizione ‘SAPIENTIA EDIFICAVIT SIBI DOMUM’, un riferimento al culto per la divina sapienza, fondamento della massoneria.
Lo stesso Temanza è seppellito dentro la chiesa e la sua pietra tombale è adornata da una riga e un compasso, il simbolo più importante della Massoneria, perché i confratelli si definivano ‘muratori’.
Non è un caso poi che questa chiesa ‘massonica’ sia dedicata proprio a Maria Maddalena, personaggio enigmatico e spesso rifiutato dalla chiesa ufficiale, ma molto amato invece dalla Massoneria che vedeva in lei un simbolo di sapienza e della lotta contro l’oscurantismo della chiesa.
Se siete interessati ai luoghi più insoliti e meno noti di Venezia, contattateci al più presto! Assieme a Francesca, l’autrice di questa popolare sezione, creeremo per voi un indimenticabile itinerario personalizzato di Venezia.
NUMERO PI=22/7=3.14 =DIA DE MARIA LA MAGDALENA EN LA IGLESIA CATOLICA, EN LA IGLESIA ORTODOXA Y EN LA IGLESIA ANGLICANA
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I LUOGHI DELLA MASSONERIA VENEZIANA
Nel tipico percorso turistico che dalla stazione di Santa Lucia conduce a Rialto, troppo indaffarati a guardare le vetrine dei numerosi negozi od intenti ad immortalare una gondola di passaggio nei canali, il piccolo campo della Maddalena con l’omonima chiesa passa quasi sempre in secondo piano. Uno sguardo fugace alla chiesa e poi via, mentre, se ci si soffermasse un istante ad osservarne la facciata, si rimarrebbe invece notevolmente sorpresi.
Dedicata a Maria Maddalena per celebrare, proprio nel giorno dedicato alla santa, lo storico trattato di pace tra Genova e Venezia del 1356, la chiesa originaria del XIII secolo, fu rimaneggiata più volte. L’attuale aspetto risale alla fine del XVIII secolo su disegno a base circolare dell’architetto Tommaso Temanza. La chiesa era in passato arricchita da un campanile che fu abbattuto nel 1888 perché pericolante.
L’elemento certamente più interessante si trova sopra il portone d’ingresso. Vi è una raffigurazione di un occhio circoscritto da un triangolo. Si tratta di un simbolo cristiano dove l’occhio rappresenta la Divina Provvidenza ed i tre lati equilateri del triangolo la triade composta dal Padre, dal figlio e dallo Spirito Santo. Interessante però far notare che si tratti di un retaggio dell’antico Egitto tramutato in significato cristiano: infatti l’occhio centrale originario era quello del dio sole Ra mentre la triade osirica del triangolo era costituita da Osiride, Horus ed Iside.
Questo tipo di rappresentazione, è utilizzata anche dalla massoneria. In questo caso abbiamo due significati diversi: Passato, Presente e Futuro (se si disegnano solo i tre punti che costituiscono i vertici del triangolo); l’Eternità se il triangolo è completo di lati.
Questo dettaglio non basterebbe certamente ad ipotizzare congetture sulla matrice massonica ed esoterica della chiesa. Gli indizi che supportano questa tesi sono altri. Sempre sul frontone della chiesa si legge la scritta latina:
SAPIENTA AEDIFICAVIT SIBI DOMUM
La traduzione in italiano sarebbe: “La saggezza si è edificata” Come si può notare, non c’è nessun richiamo religioso ed è una frase sicuramente atipica per una chiesa. Anche la pianta circolare voluta da Tommaso Temanza insieme ad un unico altare centrale (fatto sostituire successivamente da due altari) potevano far ricondurre a concetti massonici. La prova comunque più evidente si trova sulla pavimentazione dell’edificio sacro. La lastra tombale di Temanza, oltre a ricordare il 1789 come data della sua morte, reca tre noti ed indiscussi simboli di appartenenza massonica: la squadra, il righello ed il compasso incrociati tra loro.
Altri esempi della presenza della massoneria veneziana, si possono ritrovare sempre nel sestiere Cannaregio. In fondamenta della Misericordia, al civico 3598, si trova Palazzo Lezze. Eretto all’inizio del XVII secolo dall’architetto Baldassare Longhena, reca sulla facciata, all’altezza dei balconi, degli interessanti altorilievi con evidenti significati alchemici.
E’ risaputo l’utilizzo di simbolismi e di messaggi arcani nella massoneria. Non è chiaro se Palazzo Lezze fosse una delle sedi delle logge occulte veneziane. La prima di cui si ebbe effettiva testimonianza, nel 1774, si trovava in uno stabile in zona Parrocchia San Marcuola. Assunse invece agli onori della cronaca dell’epoca una loggia nel sestiere di Santa Croce. Si narra infatti che nel 1785, un falegname dovesse consegnare un armadio a Palazzo Contarini dove s’imbatté per errore in una sala con tende nere, arredi funebri e strani oggetti rituali. Impaurito ed insospettito, denunciò l’accaduto al Consiglio dei Dieci. Ne seguì un sopralluogo che condusse allo smantellamento della sala e conseguentemente alla scoperta della loggia segreta.
Esiste un alto esempio della presenza della massoneria in città. E' posto nel sestiere San Marco, nei pressi della Salizada San Samuele, al civico 3216. Al secondo piano del palazzo, quasi nascosto alla visuale di un semplice passante, si trova un bassorilievo che ricorda la sede della Scuola dei Mureri o l’antica Confraternita dei muratori, fondata nel 1200. L’emblema in marmo bianco che si può osservare, è stato realizzato nel 1482 e rappresenta una cazzuola, una squadra, un martello ed un filo a piombo.
di William Facchinetti Kerdudo foto di William Facchinetti Kerdudo
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SUPERAUTOPISTA INTERPLANETARIA
TÚNELES GRAVITACIONALES INTERPLANETARIOS Misión Génesis de la NASA los usó para ahorrar combustible
Basado en una entrevista de Jacinta Behne, NASA a Martin Lo/ Traducción y comentarios de Jorge Ianiszewski R.
(Julio 2002) Aplicando las matemáticas y la computación más avanzadas, Martin Lo, un matemático norteamericano de la NASA, de origen chino-mexicano, ha diseñado para la misión "Genesis" de NASA, destinada a recoger en el espacio partículas del viento solar, el flujo continuo de partículas provenientes del Sol y traerlas de vuelta a la Tierra para su análisis. Lo, ocupando una herramienta de su diseño, llamada la LTool, que significa Libration Point Mission Design Tool, calculó una trayectoria con bajo consumo de combustible que ocupa para ello el descubrimiento de que todo el Sistema Solar está unido por un sistema de "túneles gravitacionales", bautizado como "Autopista Interplanetaria". Se trata de pasos entre los planetas que unen sus Puntos de Lagrange. Estos senderos, permiten el flujo natural de material desde los límites externos del Sistema Solar, más allá de Neptuno, en el llamado Disco de Kuiper (el gigantesco reservorio de cometas y planetesimales) hasta el mismo Sol, utilizando la mínima energía.
Imagen arriba: Túneles gravitacionales unen los Puntos de Lagrange de los planetas con el Sol (interpretación artística/JPL-NASA).
El primer diseño de una misión en utilizar los puntos de Lagrange de baja energía fue realizada por el estadounidense Robert Farquhar para la International Sun-Earth Explorer 3 (ISEE-3) de la NASA en 1978. Posteriormente, en 1985, y utilizando un paso de baja energía entre la Luna y la Tierra sus controladores del Centro Goddard de Vuelos Espaciales la enviaron a estudiar el cometa Giacobini-Zinner, siendo así además la primera sonda en estudiar uno de estos objetos. Como si no fuera suficiente, esta nave se acercó también a estudiar el cometa Halley, en 1986.
Actualmente Lo y otros científicos piensan que es a través de esta "autopista" que han circulado desde los tiempos del origen del sistema solar hasta ahora, los cometas y asteroides que han traído a la Tierra los elementos necesarios para la vida e influido en su desarrollo, al alterar e interrumpir los procesos evolutivos en curso.
En una entrevista con Jacinta Behne, también de la NASA, Lo afirma:
"Para la misión Génesis, necesitamos una órbita que esté siempre mirando al Sol, de modo de recolectar las partículas que salen del Sol, vía viento solar. Esto se puede hacer utilizando una "órbita de halo" alrededor del Punto de Lagrange L1. Este es un punto entre el Sol y la Tierra donde las fuerzas gravitacionales se equilibran con todas las demás fuerzas (del sistema). Pero este equilibrio es muy frágil e inestable. Tiene las semillas del caos, de las que podemos obtener un gran provecho".
"El caos es muy malo si no se le puede controlar o comprender. Pero, como cualquier tecnología poderosa, comprendido adecuadamente, el "caos" puede ser muy útil. Nos puede aportar controles altamente eficientes y órbitas extremadamente útiles, que no pueden ser calculadas con métodos convencionales de diseño de órbitas. De hecho (con Génesis) usaremos una conexión entre los puntos L1 y L2 predichos por la teoría del caos, que necesita muy poca energía para traer la Génesis de regreso a Utah".
"¿Sería mucho pedir? Lo crean a no, teóricamente, si ejecutamos toda la misión sin cometer ningún error, una vez que la Génesis es lanzada, la nave ir automáticamente a la órbita de halo alrededor de L1, recogerá las partículas del viento solar y ¡las traerá a Utah justo a tiempo, sin disparar un sólo cohete!"
"Pero si no maneja el caos apropiadamente, bastar con que alguien respire sobre la nave, para que ésta se vaya y escape de la Tierra".
"La teoría del caos fue inventada por Poincare al comienzo del siglo 20. En realidad es parte de algo mayor llamado Teoría de Sistemas Dinámicos".
"El trabajo que realizo es bueno para la misión y además ayuda a explicar muchos fenómenos interesantes en el Sistema Solar, por ejemplo, cómo los cometas pueden ser capturados temporalmente en el sistema de Júpiter. El cometa Shoemaker-Levy 9, que se estrelló con el planeta, siguió esta dinámica".
Es extraordinario. ¨¿Qué es la órbita de la Génesis? Es una órbita de choque que puede ser utilizada para sacar y traer cosas hasta la Tierra. Algunos asteroides cercanos a la Tierra, podrían utilizar el mismo camino que la nave Génesis. De hecho, algunas personas piensan que el asteroide asesino que provocó la extinción de los dinosaurios siguió un camino similar a la trayectorias de la nave Génesis. Por otro lado, nuestro conocimiento de ésto podría ser utilizado en forma constructiva. Por ejemplo, se podría utilizar una fuerza pequeña para desviarlos hacia regiones caóticas. O aun más fantástico, se les podría capturar permanentemente para objetivos mineros".
Jacinta exclama: "Esto parece ciencia ficción".
"Así es, responde Lo. De hecho es aun m s fantástico de lo que puede imaginar. Las órbitas de halo, alrededor de L1 y L2, son de hecho, 'puertas' a una red de túneles din micos que conectan todo el Sistema Solar. Saltando dentro del 'agujero' de la órbita de halo, se ingresa a este vasto y antiguo laberinto de túneles y pasos que conectan el Cinturón de Kuiper, más allá de Plutón, con todos los planetas hasta el Sol. En lugar del cuadro descrito por Copérnico y Kepler, de planetas en órbitas casi circulares alrededor del Sol, aislados unos de otros, el Sistema Solar esta vivo, respirando y comunicándose, enviando objetos como cometas y asteroides de lado a lado a través del sistema planetario. He bautizado a este sistema de túneles, la "Superautopista Interplanetaria".
Lo sostiene que las puertas y túneles, de la Superautopista Interplanetaria pueden parecerse a los "agujeros de gusano" de los cuantos de ciencia y ficción, pero que no tienen ninguna relación con ellos. "Mis puertas y túneles son órbitas reales, generadas por la gravedad newtoniana, que han sido usados por cometas y asteroides desde haca miles de millones de años. Y que hemos comenzado a utilizar para misiones espaciales". Los "agujeros de gusano" de gusano por su parte, es ciencia y ficción basada en la apoyada Teoría General de la Relatividad de Einstein. "A veces la realidad rivaliza con la ciencia y ficción".
EL CAMINO DE LA VIDA
"Esto, afirma Lo, tiene mucha importancia. Por un lado la Superautopista Interplanetaria ha jugado un rol mayor en el desarrollo de la vida en la Tierra. Los científicos están seguros que los elementos químicos básicos de la vida llegaron a la Tierra vía cometas y asteroides. Como decía, estos objetos llegaron a la Tierra desde el Cinturón de Kuiper, el Cinturón de Asteroides, e incluso de Marte siguiendo los caminos de estos túneles tubulares de la CP. Estos objetos modelaron y cambiaron la forma en la que se desarrolló la vida en la Tierra, a través de impresionantes choques que provocaron la extinción de especies (como los dinosaurios) y permitieron el crecimiento de los mamíferos, que finalmente condujo al desarrollo de los humanos".
Commentario: Se inserta este estudio, con el sólo y único fin de crecer en conocimientos, acerca de los Túneles Grabitacionales Interplanetarios, precidos a unas clses de autopistas que hay entre todos los planetas y el sol -llamados Puntos de Lengraje- donde la gravedad del Sol y la Tierra es -gravedad cero- por donde se puede estar y viajar casi sin consumo de combustible y así pasa entre todos los planetas y el sol, y entre los planetas y sus lunas, llamados tambien Agujeros de Gusano o Túneles Grabitacionales Interplanetarios. A la Tierra llegaron desde el Cinturon de Kuiper, el Cinturon de Asteroides e incluso del Planeta Marte, siguiendo los caminos de estos túneles tubulares de la CP. Esto parece un misterio de Ciencia Ficción, pero no es, es verdadero -pongo un ejemplo, para mejor comprensión- si mandamos una sonda o un satélite artificial al punto del Lengraje entre la tierra y la luna o entre el sol y la tierra a ese punto de Lengraje, que es gravedad Cero- se puede estar alli o circular por el, sin caerse, para ninguna parte, con un mínimo de consumo de combustible. Esta cirustancia fué aprovechada por la NASA en la mision Génesis, una Nave que se mando para recorrer esta autopista, casi sin consumir combustible y traer a la Tierra partículas del viento solar.Casimiro López
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EL ULTRASECRETO DEL 911 DECODIFICADO PARA GLORIA DE DIOS TODOPODEROSO
milky way in Simple Gematria Equals: 119 |
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i9 |
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k 11 |
y 25 |
0 |
w 23 |
a1 |
y 25 |
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queen mary in Simple Gematria Equals: 119 |
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q 17 |
u 21 |
e5 |
e5 |
n 14 |
0 |
m 13 |
a1 |
r 18 |
y 25 |
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hebrew calendar in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
h8 |
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b2 |
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w 23 |
0 |
c3 |
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l 12 |
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mary magdalene in Simple Gematria Equals: 119 |
( |
m 13 |
a1 |
r 18 |
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0 |
m 13 |
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g7 |
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l 12 |
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n 14 |
e5 |
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"¡Oh profundidad de las riquezas de la sabiduría (sophia) y de la ciencia (gnwsiV, gnosis) de Dios! ¡Cuán incomprensibles son sus juicios, e inescrutables sus caminos!" (Romanos, 11: 33).
MILKY WAY/VIA LACTEA
STAR/SOPHIA/SABIDURIA/SOPHIA/SERPIENTE/SNAKE
GATE/GNOSIS/GOD/DOG/GRIAL
LETRA S=$=SERPIENTE
11 DE SEPTIEMBRE O SEPTIEMBRE 11
11/9 O 9/11
Génesis 3:14: Y Jehová Dios dijo a la SERPIENTE: Por cuanto esto hiciste, maldita serás entre todas las bestias y entre todos los animales del campo; sobre tu pecho andarás, y polvo comerás todos los días de tu vida.
Génesis 49:17: Será Dan SERPIENTE junto al camino, Víbora junto a la senda, Que muerde los talones del caballo, Y hace caer hacia atrás al jinete.
Juan 3:14: Y como Moisés levantó la SERPIENTE en el desierto, así es necesario que el Hijo del Hombre sea levantado, Apocalipsis 12:14: Y se le dieron a la mujer las dos alas de la gran águila, para que volase de delante de la SERPIENTE al desierto, a su lugar, donde es sustentada por un tiempo, y tiempos, y la mitad de un tiempo. (1+2=3:14)
HAY FUERTE RELACION DEL NUMERO PI=3.14 CON LA SERPIENTE
LA CLAVE DE LA SERPIENTE EN EL CONTEXTO A LA TRIBU DE DAN (HIJO DE JACOB), INSISTO, esta en su interrelacion con ADAN. EL HOMBRE Y LA MUJER, FUERON CREADOS AMBOS A IMAGEN DE DIOS, Y AMBOS FUERON LLAMADOS ADAN SEGUN LA TORA. LAS TEORIAS DE CONSPIRACION, DESGRACIADAMENTE DEMONIZAN A DAN, OLVIDANDOSE DE SU RELACION CON ADAN (ANDROGENO, OSEA HOMBRE Y MUJER EN FORMA SIMULTANEA).
9. Génesis 5:1: Este es el libro de las generaciones de Adán. El día en que creó Dios al hombre, a semejanza de Dios lo hizo.
10. Génesis 5:2: Varón y hembra los creó; y los bendijo, y llamó el nombre de ellos Adán, el día en que fueron creados.
EL 911 FUE EN EL 225 ANIVERSARIO DE LA INDEPENDENCIA DE ESTADOS UNIDOS. 225 ES EL CICLO DE VENUS. El intento de bombardear el PENTAGONO TIENE ESTE MENSAJE. Otro detalle es que en el contexto a que la LUNA LLENA FUE UN 2 DE SEPTIEMBRE, el 911 fue EN EL VERDADERO YOM KIPUR (DIA DEL JUICIO). DAN SIGNIFICA JUSTICIA/JUICIO. EL SIGNO PESO, POR SU NEXO CON LA SERPIENTE, TIENE ESE MENSAJE CON REFERENCIA A JUICIO.
Mateo 6:33: Mas buscad primeramente el reino de Dios y su JUSTICIA, y todas estas cosas os serán añadidas.
NO ES CASUALIDAD QUE DAN BROWN ESTRENO "EL CODIGO DA VINCI" EN EL 227 ANIVERSARIO (227 TIENE REFERENCIA A 22/7=3.14), OSEA EN EL AÑO 2003, DE LA INDEPENDENCIA DE ESTADOS UNIDOS. EN EL MISMO ICONO DEL SIGNO PESO ESTA CODIFICADO EL SANTO GRIAL.
EL OJO DE LA DERECHA DE LA MONA LISA ES MASCULINO Y EL OJO ISQUIERDO FEMENINO. ES INCREIBLE LA SABIDURIA DE LEONARDO DA VINCI.
9. Génesis 5:1: Este es el libro de las generaciones de Adán. El día en que creó Dios al hombre, a semejanza de Dios lo hizo. (La mujer tambien pertenece al GENERO HOMBRE)
10. Génesis 5:2: Varón y hembra los creó; y los bendijo, y llamó el nombre de ellos Adán, el día en que fueron creados. (ADAN, AL MOMENTO DE SER CREADO ERA VARON Y HEMBRA A IMAGEN DE YHWH. YHWH ES DIOS PERO TAMBIEN ES DIOSA)
11 Septembre 2001...?
JER - U.S.A.- LEM...
JERU.$.ALEM...
SABIDURIA/SABADO/SO-PHI-A/ NUMERO DE ORO=1.618033/ORO REFINADO/SANTO GRIAL
Everything is Connected and there are no coincidences
Gálatas 4 (GALAXIA=VIA LACTEA=VENECIA)
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13. Pues vosotros sabéis que a causa de una enfermedad del cuerpo os anuncié el evangelio al principio;
14. y no me despreciasteis ni desechasteis por la prueba que tenía en mi cuerpo, antes bien me recibisteis como a un ángel de Dios, como a Cristo Jesús.
15. ¿Dónde, pues, está esa satisfacción que experimentabais? Porque os doy testimonio de que si hubieseis podido, os hubierais sacado vuestros propios ojos para dármelos. (PABLO, UN BENJAMINITA, TENIA PROBLEMA DE LA VISTA. ES OBVIO EL NEXO ESOTERICO CON MARIA LA MAGDALENA, EN EL CONTEXTO AL DOLAR. BENJAMIN, EL HIJO DE JACOB Y RAQUEL, ES UN TIPO DE JUAN MARCOS.)
21. Decidme, los que queréis estar bajo la ley: ¿no habéis oído la ley?
22. Porque está escrito que Abraham tuvo dos hijos; uno de la esclava, el otro de la libre.
23. Pero el de la esclava nació según la carne; mas el de la libre, por la promesa.
24. Lo cual es una alegoría, pues estas mujeres son los dos pactos; el uno proviene del monte Sinaí, el cual da hijos para esclavitud; éste es Agar.
25. Porque Agar es el monte Sinaí en Arabia, y corresponde a la Jerusalén actual, pues ésta, junto con sus hijos, está en esclavitud.
26. Mas la Jerusalén de arriba, la cual es madre de todos nosotros, es libre. (MARIA MAGDALENA ES LA NUEVA JERUSALEN POR SU FUERTE MARCO CON EL CENACULO EN LA CIUDAD SANTA. ESTE ES EL NEXO CON FILADELFIA, LA CIUDAD SOBRE 7 COLINAS.)
27. Porque está escrito: Regocíjate, oh estéril, tú que no das a luz; Prorrumpe en júbilo y clama, tú que no tienes dolores de parto; Porque más son los hijos de las desolada, que de la que tiene marido.
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LA MADRE ESOTERICA, CON REFERENCIA A LA CREACION O EL "AGUJERO DE GUSANO" QUE CONECTA A LA MISMA TIENE REFERENCIA A RAQUEL, CUANDO NACE BENJAMIN EN GENESIS 35 (ESTA ES LA LLAVE PARA ENTENDER LA MAQUINA DEL TIEMPO POR SU RELACION CON LA CREACION DIVINA)- YHWH, COMO CREADORA, ES MUJER O TIENE CONNOTACION FEMENINA. YHWH TAMBIEN ES DIOSA
BETHEL= ESCALERA DE JACOB="NACIMIENTO DE BENJAMIN" (PERRO= LOBO=CHACAL) =CAN MAYOR= SIRIO (LA CREACION DIVINA TIENE NEXO CON SIRIO)
Busqueda para LUZ
2. Génesis 1:4: Y vio Dios que la LUZ era buena; y separó Dios la LUZ de las tinieblas.
3. Génesis 1:5: Y llamó Dios a la LUZ Día, y a las tinieblas llamó Noche. Y fue la tarde y la mañana un día.
4. Génesis 1:18: y para señorear en el día y en la noche, y para separar la LUZ de las tinieblas. Y vio Dios que era bueno.
5. Génesis 3:16: A la mujer dijo: Multiplicaré en gran manera los dolores en tus preñeces; con dolor darás a LUZ los hijos; y tu deseo será para tu marido, y él se enseñoreará de ti.
6. Génesis 4:1: Conoció Adán a su mujer Eva, la cual concibió y dio a LUZ a Caín, y dijo: Por voluntad de Jehová he adquirido varón.
7. Génesis 4:2: Después dio a LUZ a su hermano Abel. Y Abel fue pastor de ovejas, y Caín fue labrador de la tierra.
8. Génesis 4:17: Y conoció Caín a su mujer, la cual concibió y dio a LUZ a Enoc; y edificó una ciudad, y llamó el nombre de la ciudad del nombre de su hijo, Enoc.
9. Génesis 4:20: Y Ada dio a LUZ a Jabal, el cual fue padre de los que habitan en tiendas y crían ganados.
32. Génesis 28:19: Y llamó el nombre de aquel lugar Bet-el, aunque LUZ era el nombre de la ciudad primero. (ESTO ESTA EN EL CONTEXTO A LA ESCALERA DE JACOB)
51. Génesis 35:6: Y llegó Jacob a LUZ, que está en tierra de Canaán (esta es Bet-el), él y todo el pueblo que con él estaba.
52. Génesis 35:16: Después partieron de Bet-el; y había aún como media legua de tierra para llegar a Efrata, cuando dio a LUZ Raquel, y hubo trabajo en su parto.
AQUI NACE BENJAMIN, CUANDO MUERE RAQUEL.
AQUI ESTA EL SECRETO DEL OJO DE RA.
FRANCIA=LIBERTAD
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'G', the letter of 'God', the 'Great Architect', the 'Geometer', for G is the 7th letter -
The Square and Compass is aligned horizontally to revere the direction in which the Sun as well as the 'Sun behind the Sun' - the Star of Set, or Sirius which is also included in the layout as the White House is not only at the left side of the Compass, but it is at the bottom of the averse pentagram aligned with the North.
The Star Sirius is a binary star, and the lesser star - Sirius B - is depicted as the smaller star to the bottom left; 'The Pentagon'. Even the hieroglyph of Sirius contains the predominant elements of the architecture;
the Obelisk (Washington Monument), the 5 pointed star, and the Dome (The Capital Building).
11. Proverbios 25:11: MANZANA de oro con figuras de plata Es la palabra dicha como conviene.
PENSILVANIA / FILADELFIA (MANZANA DE ORO)
PEN=NUMERO CINCO
SILVANIA / SILVER / PLATA / ARGENTUM ("EXPERIMENTO FILADELFIA"= "AGUJERO DE GUSANO" ="MAQUINA DEL TIEMPO")
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EL VATICANO ESTA DISEÑADO EN FUNCION A LAS BODAS DE CANA - LA SANTA CENA, EN FUNCION A SU RELACION CON EL NUMERO 12, TAMBIEN ES UN NEXO ESOTERICO Y EXOTERICO CON EL RELOJ, OSEA CON LA "MAQUINA DEL TIEMPO"
ESTO ES OBVIO, EN EL MARCO A LA RELACION DE LA MISMA CON EL SEPTIMO DIA en funcion a JUAN 1:29,35,42 Y JUAN 2:1. CAN-A TAMBIEN ES UNA REFERENCIA A SIRIO / CAN MAYOR / PERRO, incluso en el contexto a que JUAN 1 Y 2 ES UNA TIPOLOGIA DE GENESIS 1 Y 2. En este marco, insisto EL SHABBAT O SABADO / SABIDURIA / SOPHIA TIENE RELACION CON LA SERPIENTE POR LA MISMA LETRA S E INCLUSO EN EL CONTEXTO A LA CONVERSION DEL AGUA EN VINO POR EL SEÑOR, TAMBIEN TIENE CONNOTACION SEXUAL, FUERTEMENTE RELACIONADA CON LA SERPIENTE. SOPHIA / PHI=1.618 TAMBIEN ES UNA REFERENCIA A LA MANZANA DE ORO Y DE PLATA DE PROVERBIOS 25:11, OSEA QUE ESTO COMPLEMENTA EL MARCO SEXUAL QUE LE DA NUESTRO SEÑOR, INSISTO, A LA CONVERSION DEL AGUA EN VINO, EN EL MARCO A LA SANTA CENA. INCLUSO COMPLEMENTA SU RELACION CON SIRIO, EN EL MARCO AL NEXO D-O-G / G-O-D / 4-7 / 7-4 CON EL CUARTO MANDAMIENTO CON REFERENCIA AL SEPTIMO DIA, QUE VEMOS ESTA EN FUNCION AL TIEMPO E INCLUSO CON LA INDEPENDENCIA DE LOS ESTADOS UNIDOS. LA REFERENCIA A LA LEY DE LA RELATIVIDAD DE EINSTEIN, LA TENEMOS POR SU RELACION CON LA CREACION DIVINA, EN FUNCION A SIRIO, QUE TIENE RELACION CON EL NACIMIENTO DE BENJAMIN DE RA-QUEL (OJO DE RA).
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Ecuaciones de Einstein
Las Ecuaciones de Einstein son el centro de la relatividad general. Proporcionan una formulación precisa, utilizando el lenguaje de las matemáticas, de la relación entre la geometría del espacio-tiempo y las propiedades de la materia.
Distancias correspondientes a 30 grados a diferencia de longitud, en diferentes latitudes, sobre la superficie de la tierra.
Estas ecuaciones se formulan utilizando el lenguaje de la geometría riemanniana, en la que las propiedades geométricas de un espacio (o espacio-tiempo) son descritas por una cantidad llamada métrica. La métrica codifica la información necesaria para calcular las nociones geométricas fundamentales de distancia y ángulo en un espacio curvo (o espacio-tiempo).
Una superficie esférica como la de la Tierra proporciona un ejemplo sencillo. La ubicación de cualquier punto de la superficie puede ser descrito por dos coordenadas geográficas: latitud y longitud. Sin embargo, a diferencia de las coordenadas cartesianas del plano, las diferencias de coordenadas no son lo mismo que las distancias en la superficie, tal y como se muestra en el diagrama de la derecha: para alguien en el ecuador, moverse hacia el Oeste por 30 grados de longitud (línea magenta) corresponde a un distancia de aproximadamente 3300 kilómetros; para alguien mucho más al norte, a una latitud de 55 grados, al moverse 30 grados de longitud hacia el oeste (línea azul) se cubre una distancia de sólo 1900 kilómetros. Las coordenadas, por lo tanto, no proporcionan suficiente información para describir la geometría de una superficie esférica o la geometría más complicada del espacio-tiempo: se necesita información adicional para convertir las diferencias de coordenadas a distancias reales. Este es, precisamente, la información codificada en la métrica: se trata de una función definida en cada punto de la superficie (o espacio, o espacio-tiempo) que describe hasta qué punto el espacio se curva o estira en el entorno de ese punto. Todas las demás cantidades que son de interés en la geometría, tales como la longitud de cada curva, o el ángulo en que dos curvas se encuentran, se puede calcular a partir de esta función métricas.[15]
La cantidad de curvatura que hay en cada punto de un espacio (o espacio-tiempo) determina la curvatura del espacio. Más precisamente, la función métrica y la rapidez con que cambia de un punto a otro se puede utilizar para definir una cantidad geométrica llamada Tensor de curvatura de Riemann, que describe exactamente la forma en que el espacio (o espacio-tiempo) es curva en cada punto . En la relatividad general, la métrica y el tensor de curvatura son las cantidades definidas en cada punto en espacio-tiempo. Además, el contenido de materia del espacio, como se ha indicado, define otra cantidad, el tensor energía-impulso T, y el principio de que "el espacio-tiempo le dice a la materia cómo moverse, y la materia le dice al espacio-tiempo cómo curvarse", significa que estas cantidades deben estar relacionados de alguna manera. Einstein formuló esta relación usando el tensor de curvatura y la métrica para definir otra cantidad geométrica G, que ahora se conoce como el tensor de Einstein, que describe algunos aspectos de la forma en la que el espacio-tiempo se curva. La ecuación de Einstein entonces se establece que
es decir, hasta un constante múltiple, la cantidad G (que mide la curvatura) se equipara con la cantidad T (que mide el contenido de materia). Las constantes que participan en esta ecuación reflejan las diferentes teorías que se usaron para deducirlas: G es la Constante de gravitación universal que ya está presente en la gravedad de Newton;c es la velocidad de la luz, la clave constante de la relatividad especial, y π es una de las constantes básicas de la geometría. La aparición de π en la ecuación se asocia con la zona (4 π) de la unidad de materia, mientras que las constantes c y G se necesitan para convertir la cantidad T (que tiene unidad físicas) en unidades puramente geométricas.
Esta ecuación es referida a menudo en plural como ecuaciones de Einstein , puesto que las cantidades G y T son determinados por un conjunto de diez funciones de las coordenadas del espacio, y las ecuaciones equiparan cada una de estas funciones componentes. Sin embargo, a causa de la libertad de cambiar las cuatro coordenadas en las que las ecuaciones se expresan, en realidad hay sólo seis ecuaciones físicas que deben cumplirse en cada punto en espacio.[16] describe una geometría particular de el espacio y el tiempo. Por ejemplo, la primera solución que se encontró, apenas un mes después de que Einstein publicara su teoría, fue la métrica de Schwarzschild, que describe la geometría esférica alrededor de una única masa no giratoria, como una estrella o un agujero negro, mientras que la solución de Kerr describe un agujero negro giratorio. Otras soluciones pueden describir una onda gravitacional o en el caso de la más compleja solución de la Métrica de Friedman-Lemaître-Robertson-Walker, la expansión del universo. La solución más sencilla es por supuesto el espacio-tiempo plano o espacio de Minkowski, que es el espacio-tiempo descrito por la relatividad especial.[17]
NOTABLE LA RELACION DE G, CON EL NUMERO PI=3.1416..
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Ecuaciones de Einstein
Las Ecuaciones de Einstein son el centro de la relatividad general. Proporcionan una formulación precisa, utilizando el lenguaje de las matemáticas, de la relación entre la geometría del espacio-tiempo y las propiedades de la materia.
Distancias correspondientes a 30 grados a diferencia de longitud, en diferentes latitudes, sobre la superficie de la tierra.
Estas ecuaciones se formulan utilizando el lenguaje de la geometría riemanniana, en la que las propiedades geométricas de un espacio (o espacio-tiempo) son descritas por una cantidad llamada métrica. La métrica codifica la información necesaria para calcular las nociones geométricas fundamentales de distancia y ángulo en un espacio curvo (o espacio-tiempo).
Una superficie esférica como la de la Tierra proporciona un ejemplo sencillo. La ubicación de cualquier punto de la superficie puede ser descrito por dos coordenadas geográficas: latitud y longitud. Sin embargo, a diferencia de las coordenadas cartesianas del plano, las diferencias de coordenadas no son lo mismo que las distancias en la superficie, tal y como se muestra en el diagrama de la derecha: para alguien en el ecuador, moverse hacia el Oeste por 30 grados de longitud (línea magenta) corresponde a un distancia de aproximadamente 3300 kilómetros; para alguien mucho más al norte, a una latitud de 55 grados, al moverse 30 grados de longitud hacia el oeste (línea azul) se cubre una distancia de sólo 1900 kilómetros. Las coordenadas, por lo tanto, no proporcionan suficiente información para describir la geometría de una superficie esférica o la geometría más complicada del espacio-tiempo: se necesita información adicional para convertir las diferencias de coordenadas a distancias reales. Este es, precisamente, la información codificada en la métrica: se trata de una función definida en cada punto de la superficie (o espacio, o espacio-tiempo) que describe hasta qué punto el espacio se curva o estira en el entorno de ese punto. Todas las demás cantidades que son de interés en la geometría, tales como la longitud de cada curva, o el ángulo en que dos curvas se encuentran, se puede calcular a partir de esta función métricas.[15]
La cantidad de curvatura que hay en cada punto de un espacio (o espacio-tiempo) determina la curvatura del espacio. Más precisamente, la función métrica y la rapidez con que cambia de un punto a otro se puede utilizar para definir una cantidad geométrica llamada Tensor de curvatura de Riemann, que describe exactamente la forma en que el espacio (o espacio-tiempo) es curva en cada punto . En la relatividad general, la métrica y el tensor de curvatura son las cantidades definidas en cada punto en espacio-tiempo. Además, el contenido de materia del espacio, como se ha indicado, define otra cantidad, el tensor energía-impulso T, y el principio de que "el espacio-tiempo le dice a la materia cómo moverse, y la materia le dice al espacio-tiempo cómo curvarse", significa que estas cantidades deben estar relacionados de alguna manera. Einstein formuló esta relación usando el tensor de curvatura y la métrica para definir otra cantidad geométrica G, que ahora se conoce como el tensor de Einstein, que describe algunos aspectos de la forma en la que el espacio-tiempo se curva. La ecuación de Einstein entonces se establece que
es decir, hasta un constante múltiple, la cantidad G (que mide la curvatura) se equipara con la cantidad T (que mide el contenido de materia). Las constantes que participan en esta ecuación reflejan las diferentes teorías que se usaron para deducirlas: G es la Constante de gravitación universal que ya está presente en la gravedad de Newton;c es la velocidad de la luz, la clave constante de la relatividad especial, y π es una de las constantes básicas de la geometría. La aparición de π en la ecuación se asocia con la zona (4 π) de la unidad de materia, mientras que las constantes c y G se necesitan para convertir la cantidad T (que tiene unidad físicas) en unidades puramente geométricas.
Esta ecuación es referida a menudo en plural como ecuaciones de Einstein , puesto que las cantidades G y T son determinados por un conjunto de diez funciones de las coordenadas del espacio, y las ecuaciones equiparan cada una de estas funciones componentes. Sin embargo, a causa de la libertad de cambiar las cuatro coordenadas en las que las ecuaciones se expresan, en realidad hay sólo seis ecuaciones físicas que deben cumplirse en cada punto en espacio.[16] describe una geometría particular de el espacio y el tiempo. Por ejemplo, la primera solución que se encontró, apenas un mes después de que Einstein publicara su teoría, fue la métrica de Schwarzschild, que describe la geometría esférica alrededor de una única masa no giratoria, como una estrella o un agujero negro, mientras que la solución de Kerr describe un agujero negro giratorio. Otras soluciones pueden describir una onda gravitacional o en el caso de la más compleja solución de la Métrica de Friedman-Lemaître-Robertson-Walker, la expansión del universo. La solución más sencilla es por supuesto el espacio-tiempo plano o espacio de Minkowski, que es el espacio-tiempo descrito por la relatividad especial.[17]
NOTABLE LA RELACION DE G, CON EL NUMERO PI=3.1416..
PYRAMID / MARY
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The letter G symbol of freemasonry traces back to the Hebrew letter gimel and interestingly links to the serpent as well. It is said that the letter G also represents the ouroboros, the snake eating it’s tail which represents immortality/resurrection.
MARY MAGDALENE=RESURRECTION =JOHN 20
LA SERPIENTE QUE SE MUERDE LA COLA SIMBOLIZA A LA VIDA ETERNA Y AL LINAJE DE CRISTO Y MARIA MAGDALENA. ESE ES SU MENSAJE ESOTERICO. ESO EXPLICA LA RELACION CON LA MAQUINA DEL TIEMPO
Ecuaciones de Einstein
Las Ecuaciones de Einstein son el centro de la relatividad general. Proporcionan una formulación precisa, utilizando el lenguaje de las matemáticas, de la relación entre la geometría del espacio-tiempo y las propiedades de la materia.
Distancias correspondientes a 30 grados a diferencia de longitud, en diferentes latitudes, sobre la superficie de la tierra.
Estas ecuaciones se formulan utilizando el lenguaje de la geometría riemanniana, en la que las propiedades geométricas de un espacio (o espacio-tiempo) son descritas por una cantidad llamada métrica. La métrica codifica la información necesaria para calcular las nociones geométricas fundamentales de distancia y ángulo en un espacio curvo (o espacio-tiempo).
Una superficie esférica como la de la Tierra proporciona un ejemplo sencillo. La ubicación de cualquier punto de la superficie puede ser descrito por dos coordenadas geográficas: latitud y longitud. Sin embargo, a diferencia de las coordenadas cartesianas del plano, las diferencias de coordenadas no son lo mismo que las distancias en la superficie, tal y como se muestra en el diagrama de la derecha: para alguien en el ecuador, moverse hacia el Oeste por 30 grados de longitud (línea magenta) corresponde a un distancia de aproximadamente 3300 kilómetros; para alguien mucho más al norte, a una latitud de 55 grados, al moverse 30 grados de longitud hacia el oeste (línea azul) se cubre una distancia de sólo 1900 kilómetros. Las coordenadas, por lo tanto, no proporcionan suficiente información para describir la geometría de una superficie esférica o la geometría más complicada del espacio-tiempo: se necesita información adicional para convertir las diferencias de coordenadas a distancias reales. Este es, precisamente, la información codificada en la métrica: se trata de una función definida en cada punto de la superficie (o espacio, o espacio-tiempo) que describe hasta qué punto el espacio se curva o estira en el entorno de ese punto. Todas las demás cantidades que son de interés en la geometría, tales como la longitud de cada curva, o el ángulo en que dos curvas se encuentran, se puede calcular a partir de esta función métricas.[15]
La cantidad de curvatura que hay en cada punto de un espacio (o espacio-tiempo) determina la curvatura del espacio. Más precisamente, la función métrica y la rapidez con que cambia de un punto a otro se puede utilizar para definir una cantidad geométrica llamada Tensor de curvatura de Riemann, que describe exactamente la forma en que el espacio (o espacio-tiempo) es curva en cada punto . En la relatividad general, la métrica y el tensor de curvatura son las cantidades definidas en cada punto en espacio-tiempo. Además, el contenido de materia del espacio, como se ha indicado, define otra cantidad, el tensor energía-impulso T, y el principio de que "el espacio-tiempo le dice a la materia cómo moverse, y la materia le dice al espacio-tiempo cómo curvarse", significa que estas cantidades deben estar relacionados de alguna manera. Einstein formuló esta relación usando el tensor de curvatura y la métrica para definir otra cantidad geométrica G, que ahora se conoce como el tensor de Einstein, que describe algunos aspectos de la forma en la que el espacio-tiempo se curva. La ecuación de Einstein entonces se establece que
es decir, hasta un constante múltiple, la cantidad G (que mide la curvatura) se equipara con la cantidad T (que mide el contenido de materia). Las constantes que participan en esta ecuación reflejan las diferentes teorías que se usaron para deducirlas: G es la Constante de gravitación universal que ya está presente en la gravedad de Newton;c es la velocidad de la luz, la clave constante de la relatividad especial, y π es una de las constantes básicas de la geometría. La aparición de π en la ecuación se asocia con la zona (4 π) de la unidad de materia, mientras que las constantes c y G se necesitan para convertir la cantidad T (que tiene unidad físicas) en unidades puramente geométricas.
Esta ecuación es referida a menudo en plural como ecuaciones de Einstein , puesto que las cantidades G y T son determinados por un conjunto de diez funciones de las coordenadas del espacio, y las ecuaciones equiparan cada una de estas funciones componentes. Sin embargo, a causa de la libertad de cambiar las cuatro coordenadas en las que las ecuaciones se expresan, en realidad hay sólo seis ecuaciones físicas que deben cumplirse en cada punto en espacio.[16] describe una geometría particular de el espacio y el tiempo. Por ejemplo, la primera solución que se encontró, apenas un mes después de que Einstein publicara su teoría, fue la métrica de Schwarzschild, que describe la geometría esférica alrededor de una única masa no giratoria, como una estrella o un agujero negro, mientras que la solución de Kerr describe un agujero negro giratorio. Otras soluciones pueden describir una onda gravitacional o en el caso de la más compleja solución de la Métrica de Friedman-Lemaître-Robertson-Walker, la expansión del universo. La solución más sencilla es por supuesto el espacio-tiempo plano o espacio de Minkowski, que es el espacio-tiempo descrito por la relatividad especial.[17]
NOTABLE LA RELACION DE G, CON EL NUMERO PI=3.1416..
PYRAMID / MARY
MARY MAGDALENE DAY=22/7 =3.1416 =EXPERIMENTO FILADELFIA (MAQUINA DEL TIEMPO= "AGUJERO DE GUSANO")
LA MISMA SANTA CENA ES UNA REFERENCIA A LA "MAQUINA DEL TIEMPO" EN EL MARCO A SU RELACION CON LAS 12 HORAS DEL RELOJ, 12 CONSTELACIONES DEL ZODIACO, 12 CICLOS LUNARES, 12 CICLOS PRECESIONALES, ETC,ETC
martes, 20 de marzo de 2012
De izquierda a derecha: Galileo Galilei, Marie Curie, J. Robert Oppenheimer, Isaac Newton, Louis Pasteur, Stephen Hawking, Albert Einstein, Carl Sagan, Thomas Edison, Aristoteles, Neil deGrasse Tyson, Richard Dawkins y Charles Darwin.
EL ORO REFINADO ES EL GRIAL MISMO
714. Mateo 23:17: ¡Insensatos y ciegos! porque ¿cuál es mayor, el ORO, o el templo que santifica al ORO?
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ISRAEL = JACOB= VENCEDOR= ESTRELLA DE DAVID O 6 PUNTAS= RELOJ
ISRAEL = ISIS - RA- ELOHIM
IS-RA-EL =(OJO DE RA= OJO DE RA-QUEL) = NACIMIENTO DE BENJAMIN =LOBO=PERRO= CHACAL = CAN MAYOR = SIRIO = GOD= DOG = GOLD (MANZANA DE ORO) =7-4 =4-7 (CUARTO MANDAMIENTO CON REFERENCIA AL SEPTIMO DIA)
EL MISMO SIGNO PESO, QUE TIENE REFERENCIA A LA SERPIENTE O LETRA S, TIENE NEXO CON EL SABADO, OSEA EL SEPTIMO DIA.
EL UNICO SABADO QUE RESPONDE EL PATRON 4-7 (CUATRO FASES DE SIETE DIAS) ES EL LUNAR, CODIFICADO EN LA MISMA SANTA CENA, DISEÑADA EN FUNCION A LAS 12 TRIBUS DE ISRAEL, EN FUNCION A SU UBICACION ALREDEDOR DEL TABERNACULO. (ESTE- OESTE- NORTE -SUR)
LA MISMA SANTA CENA ES UNA REFERENCIA A LA "MAQUINA DEL TIEMPO" EN EL MARCO A SU RELACION CON LAS 12 HORAS DEL RELOJ, 12 CONSTELACIONES DEL ZODIACO, 12 CICLOS LUNARES, 12 CICLOS PRECESIONALES, ETC,ETC
martes, 20 de marzo de 2012
De izquierda a derecha: Galileo Galilei, Marie Curie, J. Robert Oppenheimer, Isaac Newton, Louis Pasteur, Stephen Hawking, Albert Einstein, Carl Sagan, Thomas Edison, Aristoteles, Neil deGrasse Tyson, Richard Dawkins y Charles Darwin.
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ISRAEL = JACOB= VENCEDOR= ESTRELLA DE DAVID O 6 PUNTAS= RELOJ
ISRAEL = ISIS - RA- ELOHIM
IS-RA-EL =(OJO DE RA= OJO DE RA-QUEL) = NACIMIENTO DE BENJAMIN =LOBO=PERRO= CHACAL = CAN MAYOR = SIRIO = GOD= DOG = GOLD (MANZANA DE ORO) =7-4 =4-7 (CUARTO MANDAMIENTO CON REFERENCIA AL SEPTIMO DIA)
EL MISMO SIGNO PESO, QUE TIENE REFERENCIA A LA SERPIENTE O LETRA S, TIENE NEXO CON EL SABADO, OSEA EL SEPTIMO DIA.
EL UNICO SABADO QUE RESPONDE EL PATRON 4-7 (CUATRO FASES DE SIETE DIAS) ES EL LUNAR, CODIFICADO EN LA MISMA SANTA CENA, DISEÑADA EN FUNCION A LAS 12 TRIBUS DE ISRAEL, EN FUNCION A SU UBICACION ALREDEDOR DEL TABERNACULO. (ESTE- OESTE- NORTE -SUR)
LA MISMA SANTA CENA ES UNA REFERENCIA A LA "MAQUINA DEL TIEMPO" EN EL MARCO A SU RELACION CON LAS 12 HORAS DEL RELOJ, 12 CONSTELACIONES DEL ZODIACO, 12 CICLOS LUNARES, 12 CICLOS PRECESIONALES, ETC,ETC.
EN REALIDAD EL SEPTIMO DIA DE LA CREACION, QUE ES EL OCTAVO TENIENDO EN CUENTA A LA LUNA, ES UNA REFERENCIA AL JUBILEO, OSEA EL AÑO 50 (SIETE AÑOS SABATICOS MAS UNO=OCHO), QUE ERA EL AÑO DE LA LIBERACION O EL AÑO DE LA LIBERTAD (LEVITICO 25). EL CICLO DE SIRIO B, TIENE RELACION CON EL NUMERO 50.
martes, 20 de marzo de 2012
De izquierda a derecha: Galileo Galilei, Marie Curie, J. Robert Oppenheimer, Isaac Newton, Louis Pasteur, Stephen Hawking, Albert Einstein, Carl Sagan, Thomas Edison, Aristoteles, Neil deGrasse Tyson, Richard Dawkins y Charles Darwin.
Do you notice the symbolic 8 rays within the circle? Symbolic of the star Sirius.
LA MISMA PIRAMIDE DEL VATICANO, AL ESTAR DISEÑADA EN FUNCION A SIRIO, Y A SU NEXO CON EL ESTE, OESTE, NORTE Y SUR, OSEA LAS CUATRO ORIENTACIONES, ES UNA REFERENCIA A LA "MAQUINA DEL TIEMPO". POR ESA CAUSA ESTA ADENTRO DE LA CERRADURA Y TIENE RELACION CON LA LLAVE DE DAVID "EXPERIMENTO FILADELFIA".
2. Isaías 22:22: Y pondré la LLAVE de la casa de David sobre su hombro; y abrirá, y nadie cerrará; cerrará, y nadie abrirá.
3. Mateo 16:19: Y a ti te daré las LLAVEs del reino de los cielos; y todo lo que atares en la tierra será atado en los cielos; y todo lo que desatares en la tierra será desatado en los cielos.
4. Lucas 11:52: ¡Ay de vosotros, intérpretes de la ley! porque habéis quitado la LLAVE de la ciencia; vosotros mismos no entrasteis, y a los que entraban se lo impedisteis.
5. Apocalipsis 1:18: y el que vivo, y estuve muerto; mas he aquí que vivo por los siglos de los siglos, amén. Y tengo las LLAVEs de la muerte y del Hades.
6. Apocalipsis 3:7: Escribe al ángel de la iglesia en Filadelfia: Esto dice el Santo, el Verdadero, el que tiene la LLAVE de David, el que abre y ninguno cierra, y cierra y ninguno abre:
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KEY OF SOLOMON
SOL = ORO = GOLD=FATHER
MON= PLATA = SILVER=MOTHER
KEY OF SOLOMON= GOLDEN AND SILVER GATE
LETRA M= COLUMNAS DE JACHIN Y BOAZ= SOLSTICIOS = GOLDEN AND SILVER GATE
PIRAMIDE DEL VATICANO= INTERSECCION= "AGUJERO DE GUSANO"= "MAQUINA DEL TIEMPO" = "EXPERIMENTO FILADELFIA" = 22/7=3.14 (DIA DE MARIA LA MAGDALENA)=PI-RAMIDE =PYRAMID =MARY
EVERYTHING IS CONNECTED AND THERE ARE NO COINCIDENCES
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In Rome, there are a total of 8 Egyptian and 5 Roman obelisks. In the context of this article, we will focus on four obelisks that were re-erected by Pope Sixtus V. Around 1587, all of Rome’s obelisks were toppled down and it was Pope Sixtus V who started re-erecting four of the fallen obelisks in Rome. Pope Sixtus V also redesigned the Piazza in front of the Saint Peter Basilica that was itself under construction at the time. The current oval shaped piazza with the obelisk at the Vatican was designed and built at the orders of Pope Sixtus V. It was part of an overall urban redesign of the city of Rome in which four of the obelisks were given new locations. These four new locations were centered around the obelisk at St. Peter’s Square which became the focal point.
The first Egyptian obelisk was originally shipped by Emperor Augustus in 10 BC from Heliopolis, Egypt (dedicated to Seti I/ Ramesses II) to the Circus Maximus in Rome. Circus Maximus was a Roman hippodrome used for chariot racing. The obelisk was moved by Sixtus V from Circus Maximus to Piazza del Popolo where it still resides today.
The second Egyptian obelisk was originally shipped from Thebes (temple of Amun, Tuthmosis IV) to Circus Maximus in Rome by Constantine II the son of Constantine the Great. The initial plans to ship the obelisk to Circus Maximus (Latin for the greatest circus) in Rome however were made by Contantine the Great who didn’t have the facilities to actually ship the largest of the Egyptian obelisks (32.18 m tall) to Rome. Eventually, his son succeeded in carrying out his father plans. Both obelisks were placed on the Spina of Circus Maximus. The Spina (backbone) is a 217 meter long wall in the centre of the hippodrome. This obelisk was moved by Pope Sixtus V from Circus Maximus to Piazza di San Giovanni (Laterno) next to the Basilica of San Giovanni.
It’s important to realize that both obelisks of Circus Maximus aligned with the Winter Solstice Sun at sunrise, since the Spina on which they were placed also aligned with the Winter Solstice Sun at sunrise! (see Vatican Alignment calculations)
The third Egyptian obelisk was originally moved to Rome in 37 AD by Emperor Caligula and situated at the Vatican Circus. The origin of this obelisk is unclear. It’s the only obelisk without hieroglyphs. This obelisk was again relocated by Sixtus V to St. Peter’s Square where it is seen today.
The fourth and last obelisk is a Roman obelisk that originally stood in Mausoleum of Augustus and was moved by Sixtus V to the piazza in front of the Basilica of Santa Maria Maggiore at the Piazza del Esquillino.
What is interesting in the context of this article are the before and after locations of these obelisks in the overall urban redesign plan of Pope Sixtus V.
Circus Maximus, for instance, was built in a bend on the bank of the River Tiber, and on a Winter Solstice day the Sun would be seen rising over the Tiber River in line with both obelisks at the Spina when viewed from the Vatican. Pope Sixtus V could have restored Circus Maximus and placed the obelisks at their original locations. It’s interesting to notice that viewed from the St. Peter’s Square these obelisks would be aligned with the Winter Solstice Sun! This is because St. Peter’s Square lies exactly in line with Circus Maximus and the Winter Solstice Sun. Instead, Sixtus had chosen to relocate one of the obelisks of Circus Maximus to the Piazza del Popolo.
The obelisk at the Piazza del Popolo, however, aligns with the obelisk at St. Peter’s Square and the summer solstice Sun at sunrise! (See Vatican Alignment calculations)
Like the Equinox Sun, the summer solstice Sun is seen rising over the River Tiber from St. Peter’s Square since the obelisk at the Piazza del Popolo is situated only two blocks away from the river.
The other obelisk of Circus Maximus was Rome’s tallest obelisk and was moved to the Piazza di San Giovanni in Laterno (in southeast direction from the Vatican) which resides at an azimuth of 114° 0’ which is 9 degrees off the Winter Solstice sunrise azimuth of 123° for Rome. While both obelisks in Circus Maximus originally aligned to the Winter Solstice, Pope Sixtus V deliberately altered these alignments and made sure that one of the obelisks now aligned with the Summer Solstice Sun. The other obelisk that previously aligned to the Winter Solstice Sun was now deliberately misaligned.
It’s obvious that the alignment of both the obelisk at St. Peter’s Square and the obelisk at Piazza del Popolo must have been intentional since both obelisks were put there by Sixtus V. While he could have chosen for a Winter Solstice alignment of St. Peter’s Square obelisk by erecting the other obelisk at Cricus Maximus itself, he chose otherwise.
It’s beyond any doubt that Sixtus V was well aware of these alignments since he designed St. Peter’s Square to be a giant sun dial. In 1817, circular stones were set marking the tip of the obelisk’s shadow at noon. Since the Sun moves in between the tropics during a solar year, it enters all of the signs of the zodiac in one solar year, and the marks set out in stone therefore make a gnomon of the obelisk at St. Peter’s Square. But there’s more …
We surmise that Pope Sixtus V was also well aware of the significance of the Great Celestial Conjunction around 2012 and its association with the biblical End Times.
To enhance this argument, it’s interesting to realize that the coat of arms of Pope Sixtus V contained an eight-pointed cross above four stacked mountains (or hills). The coat of arms of Sixtus was sometimes also depicted with three instead of four hills.
As explained before, in ancient Egypt and freemasonry mountains, pillars and clouds all represent the Milky Way. The four mountains in Pope Sixtus coat of arms could therefore represent the four Great Celestial Conjunctions or the four Milky Way Equinox/Solstice alignments that occur in a Great Year!
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Santa Maria Piazza del Popolo (coat of arms of Pope Sixtus V), eight-pointed cross over the four mountains.
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Pope Sixtus V used the eight-pointed cross in abundance in architectures and; in many cases he even placed the four-pointed Christian cross on top of an eight-pointed cross! The obelisk at Piazza di Giovanni, for instance, was adorned with both a four and eight-pointed cross by Pope Sixtus V. It was also a reference to this coat of arms!
The four Great Celestial Conjunctions in a Great Year are the four mergers of the two superimposed four-pointed crosses (Earth Cross and Galactic Cross) to form a single four-pointed cross!
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Obelisk at Piazza di Giovanni, four-pointed cross on top of the eight-pointed cross! Although a symbol of the Great Celestial Conjunction, this obelisk no longer aligns with the Winter Solstice Sun as viewed from the Vatican.
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We therefore suggest that the eight-pointed cross at St. Peter’s Square symbolically represents a Great Celestial Conjunction.
It’s the alignment of the Earth Cross with the Galactic Cross that is being symbolized at St. Peter’s Square. Notice that there is a small four-pointed cross in the center around the obelisk (the Sun) that is aligned with the outer eight-pointed cross. The eight-pointed cross is the superposition of the Galactic Cross and the Earth Cross. This is why Pope Sixtus V placed a four-pointed cross on top of the eight pointed cross! The crosses are recognized as follows:
- The axis on which the two fountains at St. Peter’s Square reside is the Galactic Equator of the Milky Way since the Milky Was is associated with water.
- The cardinal direction of this Galactic Equator axis corresponds with the Milky Way that straddles the East horizon from North to South.
- The Earth Cross aligns closely (but not perfectly) with the two solstice axis
The esoteric significance of the Summer Solstice alignment of St. Peter’s Square obelisk with the obelisk at the Piazza del Popolo is that it symbolizes a Summer Solstice Galactic Alignment. Since the sky chart over St. Peter’s Square with the Pleiades residing over the Seven Hills symbolizes the Silver Gate, we postulate that the Vatican alignments represent a Summer Solstice Galactic Alignment at the Silver Gate. This alignment occurs right now in era 2012!
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Summer and Winter Solstice alignments as viewed from St. Peter’s Square. The white arrows show the displacements of the obelisks from Circus Maximus by Pope Sixtus V.
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LA PIRAMIDE DE LOUVRE ESTA DISEÑADA EN FUNCION AL ORTO HELIACO DE SIRIO, YA QUE ESTA ALINEADA CON EL ARCO DEL TRIUNFO DE CARROUSEL Y ETOILE
LOUVRE =22/7 =3.14= PI= "EXPERIMENTO FILADELFIA"
EL COMPLEJO LOUVRE ES UNA REPLICA AL COMPLEJO GIZE, EN EL MARCO A LA ESFINGE QUE TIENE RELACION CON UN LEON E INCLUSO CON EL MISMO VATICANO, EN EL MARCO A LA RELACION FILADELFIA / SIRIO , TAMBIEN CON REFERENCIA AL ESTE DEL TEMPLO DE SAN PEDRO.
La Pirámide invertida del Louvre y “El Código Da Vinci”.
La sala donde se encuentra la pirámide Invertida del Louvre.
Hace ya algunos meses, el pasado 7 de Abril, escribí un post titulado “La pirámide de I. M. Pei” en referencia a la famosa Pirámide del Louvre que ocupa el centro del Cour Napoleon y sirve, hoy día, de entrada principal al recinto museístico.
Advertí también, entonces, de la existencia de una segunda pirámide mucho menos conocida y mucho más enigmática que la ya mencionada.
A este enigma ha contribuído el libro “El Código Da Vinci” de Dan Brown, otorgándole un grado de notoriedad esotérica y religiosa que anteriormente no tenía.
Desde entonces, esta pirámide ha sido considerada como uno de los puntos de la ciudad más importante para visitar por los turistas llegados a la capital de Francia en busca de referencias físicas para la comprensión de dicho libro.
Nos estamos refiriendo a la Pyramide Inversée o Pirámide Invertida del Louvre.
Desde el exterior del edificio no es fácil distinguir la posición de la Pirámide Invertida, que como su nombre indica, es una pirámide que nace a ras de suelo y el vértice superior, en este caso inferior, está en el subterráneo.
Si nos situamos en el Arco del Triunfo del Carrousel y fijamos nuestra mirada en la Pirámide principal, nos encontramos a mitad de camino con una rotonda que soporta una gran circulación de vehículos, es la Place du Carrousel. Aparentemente es una rotonda como otra cualquiera que tiene en su circunferencia unos setos de aproximadamente un metro de altura. Pues bien, estos setos enmarcan la base cuadrada de la Pyramide Inversée.
El seto de la rotonda oculta la estructura de cristal y acero de la pirámide Invertida.
Al igual que la principal, está fabricada en acero y cristal y su inclinación es de 51º, como las pirámides egípcias.
El vértice inferior de la misma no llega al suelo, sino que se queda aproximadamente a un metro y medio de distancia del mismo.
Justo debajo de la estructura modernista de cristal y acero, se construyó una pequeña pirámide de piedra que cubre esa distancia, dejando de separación entre ambos vértices el espacio aproximado de una cabeza.
A esta pequeña pirámide se refiere Dan Brown en su libro como el lugar donde se encuentra el misterio del Santo Grial, la tumba de María Magdalena.
A este punto, situado en el subterráneo del Museo del Louvre viajan al año millones y millones de turistas, unos simplemente para admirar la belleza de su construcción, otros, por el contrario, para conocer el lugar que el autor norteamericano eligió como escondite secreto del Santo Grial en su obra más conocida.
Después, muchos, reflejan su descontento al conocer la realidad de la construcción y la ficción del episodio novelado.
Antes de ver el texto donde aparece esta escena, si quieres conocer otros artículos publicados sobre París y “El Código da Vinci” puedes pinchar aquí La Virgen de las Rocas y “El Código Da Vinci”, o aquí En Saint Sulpice, “El Código Da Vinci” miente, o aquí “La Rue Haxo y El Código Da Vinci”.
El texto de El Código da Vinci dice así en sus dos últimas páginas:
Ahora, avanzando a toda prisa por la Rué de Rivoli, Langdon sentía que su destino estaba cerca. A menos de una travesía.
Bajo la antigua Roslin el Grial con impaciencia espera tu llegada. Las revelaciones parecían sucederse las unas a las otras. La manera antigua de escribir Rosslyn… la espada y el cáliz… la tumba adornada por artes de maestros. «¿Era por eso por lo que Saunière tenía que hablar conmigo? ¿Había adivinado yo la verdad sin saberlo?» Empezó a correr, sintiendo que la Línea Rosa bajo sus pies le guiaba, le empujaba hacia su destino. Al entrar en el largo túnel del Passage Richelieu, el vello de la nuca empezó a erizársele de la emoción anticipada. Sabía que al final de ese túnel se encontraba el monumento más misterioso de París, concebido y encargado en la década de 1980 por la esfinge en persona, Francois Mitterrand, un hombre del que se rumoreaba que se movía en círculos secretos, un hombre cuyo legado final a París había sido un lugar que Langdon había visitado hacía sólo unos días. «En otra vida.» Con un esfuerzo final, Langdon salió del pasaje, llegó a una explanada que le resultaba familiar y se detuvo. Sin aliento, levantó la vista muy despacio, con cautela, intentando abarcar la brillante estructura que tenía delante. «La Pirámide del Louvre.»
Iluminada en la oscuridad. La admiró sólo un instante. Estaba más interesado en lo que le quedaba a la derecha. Se volvió y notó que una vez más los pies se le movían solos por el camino invisible de la antigua Línea Rosa y lo llevaban hacia el Carrousel du Louvre —el enorme círculo de césped rodeado en su perímetro por unos setos bien cortados—, en otro tiempo escenario de primitivas fiestas de culto a la naturaleza… alegres ritos de celebración de la fertilidad y la diosa. Al meterse entre los setos y acceder a la zona de césped, Langdon se sintió como si estuviera entrando en otro mundo. Aquel suelo horadado estaba rematado en la actualidad por uno de los monumentos más atípicos de la ciudad. En el centro, hundiéndose en la tierra como un abismo de cristal, se encontraba la pirámide invertida que había visto hacía unos días al entrar en el la zona subterránea del Louvre. «La Pyramide Inversée.» Tembloroso, se fue hasta el borde y contempló el museo que se extendía a sus pies, iluminado por una luz dorada. No sólo se fijaba en la impresionante pirámide invertida, sino en lo que había justo debajo. Ahí, en el suelo de la sala se veía una estructura minúscula, una estructura que Langdon mencionaba en su texto. La posibilidad de que aquello pudiera ser cierto lo mantenía plenamente despierto. Volvió a alzar la vista y contempló el museo y notó que sus enormes alas lo rodeaban… aquellos pasillos llenos de las mejores obras de arte… Leonardo da Vinci, Boticcelli… Adornada por artes de maestros, ella reposa al fin en su morada. Maravillado, miró hacia abajo una vez más a través del cristal y vio la diminuta estructura. «¡Tengo que bajar como sea!» Salió de allí y cruzó la explanada en dirección a la pirámide que hacía las veces de entrada al museo. Los últimos visitantes de aquel día ya iban saliendo. Empujó la puerta giratoria y bajó por la escalera circular. Notaba que el aire se iba haciendo más fresco. Al llegar abajo, entró en un largo túnel que, bajo el patio del Louvre, llegaba a La Pyramide Inversée.
Al otro lado del túnel había una sala grande. Delante de él, colgando desde las alturas, estaba la pirámide invertida, un asombroso perfil triangular hecho de cristal. «El cáliz.» Los ojos de Langdon siguieron su forma decreciente desde la base hasta la punta, suspendida más de dos metros por encima del suelo. Y ahí, justo debajo de ella, se encontraba la diminuta estructura. Una pirámide en miniatura. De apenas un metro de alto. La única cosa en aquel inmenso complejo que se había hecho a pequeña escala. El ensayo de Langdon, además de tratar sobre la colección artística dedicada a la diosa que albergaba el museo, hacía un breve comentario sobre aquella discreta pirámide. «Esa estructura en miniatura sobresale del suelo como si fuera la punta de un iceberg, el ápice de una enorme sala piramidal sumergida debajo como una cámara oculta.» Iluminadas con la luz tenue de aquel sótano desierto, las dos pirámides se apuntaban la una a la otra, y sus puntas casi se tocaban. «El cáliz encima. La espada debajo.» Custodios y guardianes de sus puertas serán por siempre el cáliz y la espada. Langdon oyó las palabras de Marie Chauvel. «Un día lo entenderás.» Estaba ahí de pie, bajo la antigua Línea Rosa, rodeado de «artes de maestros». «¿Qué mejor lugar que aquel para que Saunière pudiera estar siempre vigilante?» Ahora, al fin, le parecía que entendía el verdadero significado de los versos del Gran Maestre. Alzando los ojos al cielo, miró a través del cristal. La noche estaba cuajada de estrellas. Y el manto que la cubre en su descanso no es otro que la bóveda estrellada. Como los murmullos de los espíritus en la oscuridad, resonaron unas palabras olvidadas. «La búsqueda del Grial es literalmente el intento de arrodillarse ante los huesos de María Magdalena. Un viaje para orar a los pies de la descastada, de la divinidad femenina perdida.» Con repentina emoción, Robert Langdon cayó postrado de rodillas. Por un momento le pareció oír la voz de una mujer… la sabiduría de los Tiempos… que susurraba desde los abismos más profundos de la tierra. FIN.
Vista aérea del recinto palacial del Louvre. Junto al círculo rojo podemos ver el cristas superior de la pirámide Invertida del Louvre. El tráfico rodado y unos altos setos impiden apreciarla desde la calle.
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