La tristezza dimora
dentro quelle mura
un tempo linde
ora... ahimè grigie.
Il fumo che si eleva
dalle quantità di sigarette
sempre accese
rendono ancora più grigio
gli animi infelici e sconsolati.
Feriti nell anima
non c è alcuna dignità.
L odore, sempre lo stesso
forte e pungente
penetra in ogni poro
della pelle...
Eppure, seduti lì
con le dita ingiallite
ed il passo lento
non mancano mai
di sorridermi
di abbracciarmi
di baciarmi.
C è chi non parla
e si affida completamente
alle mie cure,
chi invece cammina
avanti e indietro
per chissà quale direzione...
c è chi invece racconta
ogni giorno la sua storia
e chi si rifugia ad ascoltare
un po di musica
lontano da noi,
lontano da tutti
e sogna...
sogna di tornare
a casa e non sà
che la sua casa saranno
per sempre quelle mura,
vecchie e grigie
un poco stanche....
La notte poi
per alcuni è
come il giorno...
dormono poco,
su e giù per le scale
tossiscono in coro...
Vagano da un vano
all altro
attendendo il giorno,
sempre uguale...
E io sono lì,
li osservo con il cuore
stretto stretto
vorrei avere grandi braccia
per poterli rinfrancare
vorrei avere grandi mani
per poterli accarezzare
tutti insieme...
Più di tanto non puoi fare
silente continuo ad operare
a dar loro quel calore
quelle piccole cose
che fanno tornare il sorriso.
E ci riesco
e gioisco di questo
gioisco per avere portato
un po di sole
nel loro cuore.
3 marzo 2009
Prediletta (Il sole - come mi chiamano i miei tesori)
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