Chissa' se Giuseppe e Maria si siano posti
tanti problemi o abbiamo sognato e programmato
la vita del loro figliolo che stava per nascere........
Forse le asprirazioni dei genitori di allora, erano
diverse da ora, oppure era diversa la vita che un
bimbo andava ad affrontare?!......
Chissa' se avessero scritto questi versi:
Figlio che nasci
con il destino già deciso
sceglieremo per te ad ogni scandire di minuto,
sarai medico, stilista, avvocato,
e mai semplice uomo libero
che non svende la dignità
delle proprie idee.
Figlio che cresci
dentro una realtà di plastica
che impedisce ai pensieri di respirare,
figlio d'arcobaleni spezzati
prigioniero d'un tempo
che scivola sulla pelle
come una lama di rasoio.
Figlio che vivi
giorni dipinti di sangue,
il tempo è falce dei sogni
ma tu guarda sempre
oltre la siepe dell'indifferenza,
cerca nell'impossibile
un raggio di luce per l'anima.
Abbracciami forte figlio
guarda l'immensità delle stelle
e non avere timore,
il giudizio delle persone crudeli
è solo nebbia nel vento.
Accarezzami ancora figlio,
perché domani io non ci sarò,
ma tu non avere paura
a mostrare le lacrime,
perché solo chi è forte dentro
non teme un gesto d'amore.
Claudio Bellini