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De: Lelina (Mensaje original) |
Enviado: 09/12/2009 19:47 |
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De: Lelina |
Enviado: 10/12/2009 16:59 |
Di cosa parla?
Rosamund è giunta ormai alla fine della sua vita. Allora prende un registratore e comincia a raccontare i suoi primi cinquant'anni attraverso venti fotografie. Il destinatario è un personaggio misterioso: il senso degli eventi si chiarirà solo alla fine.
Perché leggerlo?
Perché l'idea di raccontare una vita a partire da un pugno di fotografie è bella. Perché l'autore ha un grande amore per la diversità, che sa descrivere meravigliosamente. Perché è Jonathan Coe, e scrive bene, come pochi altri oggi.
Perché non leggerlo?
Perché Coe ha scritto cose molto più belle, come la Banda dei Brocchi o La Famiglia Winshaw. Magari potete aspettare l'edizione economica: risparmierete qualcosa, e i correttori di bozze correggeranno qualche errore clamoroso
Nel frattempo potrete leggervi libri decisamente migliori, come l'ultimo Vikram Chandra, ad esempio, o Muriel Barbery.
Una citazione:
Luoghi come questo sono importanti per me - per tutti noi - perché esistono al di fuori della sfera temporale. Puoi stare sulla cresta delle Long Mynd e non sapere se sei negli anni quaranta, nel 2000, nel decimo o nell'undicesimo secolo...è tutto immateriale, tutto irrilevante. Il ginestrone e l'erica viola sono immutabili, così come i sentieri delle pecore che li attraversano eli intersecano, le masse contorte di rocce affioranti che ti sorprendono a ogni curva, il caldo marrone delle felci, il grigio distante dei boschi di conifere, rincantucciati lontano, in fondo a vallate nascoste. è inestimabile il senso di libertà e assenza di tempo che ti viene accordato qui, mentre sei in alto sulla cresta sotto un impeccabile cielo azzurro d'aprile, e guardi la bellezza addomesticata della campagna inglese a est, e a ovest il primo accenno di qualcosa di più strano - l'inizio delle montagne gallesi, già anticipate da una delle configurazioni più selvagge e misteriose delle Long Mynd.
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De: Lelina |
Enviado: 11/12/2009 08:53 |
CONSIGLIATO IN MPGRUPOS DALLA NOSTRA AMICA PREDILETTA
Il potere della Kabbalah
di Yehuda Berg
Una sorgente di saggezza
Immaginate che esista una misteriosa saggezza in grado di
svelare e unificare ogni legge fisica e spirituale dell’esistenza...
Immaginate che da tale saggezza abbiano tratto la loro vera
origine tutti gli insegnamenti spirituali, le religioni arcaiche,
Gesu` , Maometto, Mose` , Adamo ed Eva e la stessa
Creazione del mondo....
Immaginate che le sue rivelazioni abbiano avuto una profonda
influenza sui maggiori pensatori della storia, incluse
le grandi anime appena citate...
Immaginate che, in un tempo molto lontano, una ristretta
cerchia di eminenti saggi sia riuscita a comprenderla e a
tramandarla attraverso testi che furono tenuti nascosti
per duemila anni...
Infine immaginate che questa misteriosa saggezza possa
svelare tutti i segreti dell’universo, dare risposta a ogni domanda,
risolvere ogni vostro dilemma...
Tale saggezza esiste davvero, nonostante sia stata tenuta
segreta per gran parte della storia dell’umanita` .
Essa prende il nome di Kabbalah, e i visionari che ebbero
il coraggio di contemplare e
interpretare i suoi misteri furono
chiamati cabalisti.
Il piu` importante testo della Kabbalah e` lo Zohar (« [Il libro
dello] Splendore ») i cui insegnamenti mistici hanno trovato
eco nelle menti piu` brillanti dell’intera storia dell’uomo –
in campo spirituale, filosofico, religioso e scientifico. Una
cosa che la maggior parte dell’umanita` ignora.
Tratto dal libro
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Cari amici,
a me questo libro ha insegnato e sta insegnando molto. E' un libro da studiare, non è una lettura romanzata. Un libro che a parere mio dovrebbe essere letto e riletto infinite volte.
Non si tratta di essere di un credo piuttosto che di un altro, qui la religione non c'entra, non esiste. E' un modo se non uno stile di vita che potrebbe stare bene a chiunque. Alla fine ci sono degli insegnamenti in questo libro, che sono stati fatti dai più grandi: da Gesù a Maometto o chicchessia.
Desidero consigliarlo semplicemente perchè a me ha fatto bene leggerlo, tuttora lo leggo come se fosse un vangelo, ma soprattutto mi sta insegnando molto, indipendentemente da alcune cose che posso o non posso condividere, ciò che mi lascia questo libro è un grande insegnamento sotto ogni aspetto.
Grazie per l'attenzione.
Prediletta
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Dice Susanna Tamaro......
.....infondo, ho pensato, la struttura di un uomo non e' molto diversa da quella di un terreno carsico: in superficie si susseguono giorni, mesi, anni, secoli di un periodo storico in continua trasformazione - passano macchine o carrozze la' sopra, semplici gitanti o un esercito in disfatta - ma, sotto, la vita rimane intatta,sempre uguale a se tessa: non ci sono variazioni di luce ne' di temperatura in quelle caverne oscure, niente stagioni ne' mutamenti, i protei sguazzano felici se fuori piove o c'e' il sole e le stalattiti continuano a scendere verso le stalagmiti come innamorati separati da una divinita' perversa. In quel mondo creato dall'acqua tutto vive e si ripete con un ordine pressoche' immutato........
(Da Ascolta la mia voce)
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Questo romanzo è la storia
dolorosa e commovente
di Alice e di Mattia, e dei
personaggi che li affiancano
nel loro percorso.
Paolo Giordano tocca
con sguardo lucido e profondo
una materia che brucia
per le sue implicazioni emotive.
E' un romanzo che alterna
momenti di durezza
e di spietata tensione
a scene più rarefatte
e di trattenuta emozione,
piene di sconsolata tenerezza
e di tenace speranza...
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De: Lelina |
Enviado: 18/12/2009 20:19 |
Carissima Daniela,
da quel che dici deve essere molto bello il romanzo, ma devi dirci anche come si intitola e l'autore che lo ha scritto... così chi vuol e lo può leggere
Un saluto carissimo e buona serata
Lely  |
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De: Lelina |
Enviado: 20/12/2009 16:54 |
Chi ama torna sempre indietro
IL LIBRO
Bastava un gesto per cambiare tutto… Chi non ha mai sognato di rivivere quell’istante decisivo, quando la felicità era ancora possibile?
"Un Ritorno al futuro in versione sentimentale. Sorprendente!" Le Figaro Littéraire
“Musso ha trasformato la suspense in una vera e propria arte letteraria.” Marie Claire
Se ci fosse concesso di tornare indietro nel tempo, quale dolore, quale rimorso, quale rimpianto vorremmo cancellare?
Cambogia, settembre 2006. Elliott Cooper, sessantenne chirurgo di San Francisco, è impegnato in una missione umanitaria in una zona infestata dalle malattie e dalle mine antiuomo. Mentre i colleghi si preparano a ripartire, Elliott si attarda per operare un bambino con una malformazione al viso. Il capo villaggio, nel ringraziarlo per avere restituito il sorriso al piccolo, gli domanda: “Se avesse la possibilità di esaudire un desiderio, cosa vorrebbe?” Senza esitare, spinto dall’urgenza di un inestinguibile rimpianto, il medico risponde: “Rivedere una donna”. Ilena, il suo unico amore mai dimenticato, morta trent’anni addietro: il vuoto che ha lasciato è incolmabile, nonostante la vita di Elliott sia stata premiata dal successo professionale e addolcita dalla presenza di un grande amico, Matt, e di una figlia adorata, Angie. Il vecchio a quel punto gli porge un flaconcino di vetro, contenente dieci pillole dorate...
San Francisco, settembre 1976. Elliott ha trent’anni e il futuro si presenta radioso: non solo ha davanti a sé una promettente carriera come chirurgo, ma soprattutto ha Ilena, bella come una fiamma, che si occupa di orche e delfini all’Ocean World di Orlando, in Florida. La ama profondamente, Il loro sentimento è forte abbastanza da sopravvivere alla distanza, eppure separarsi è ogni volta un po’ più difficile. Particolarmente oggi che si sono salutati con un litigio… ed è proprio a questo che sta pensando Elliott mentre sorseggia un caffè al bar dell’aeroporto. All’improvviso, al di là della vetrata, scorge un uomo sulla sessantina dall’aria smarrita, scalzo e in pigiama, che lo fissa. Gli si avvicina e nota turbato che ha un’aria famigliare: gli ricorda in modo incredibile il padre, morto qualche anno prima. Quando, perplesso, gli chiede chi sia, riceve una risposta che lo lascia fulminato: “Io sono te, Elliott. Sono te fra trent’anni”. La magia del vecchio stregone cambogiano ha evidentemente compiuto il miracolo: Elliott ha la possibilità di tornare indietro nel tempo e forse di cambiare il tragico corso degli eventi. Ma ogni azione porta con sé una conseguenza: salvare Ilena significherebbe dover rinunciare all’altro suo grande amore, la figlia…
Ancora una volta Guillaume Musso riesce a stregarci con la sua unica, riuscitissima formula che mescola amore, suspense e soprannaturale in una storia che conquista per l’intensità con cui sa parlarci di sentimenti, non solo fra un uomo e una donna, ma anche fra genitori, figli e amici. E che ci pone come sempre di fronte al tema del destino, e del peso che le scelte che compiamo, a volte senza riflettere, hanno nella costruzione delle nostre esistenze.
Guillaume Musso è nato nel 1974 ad Antibes, nelle Alpi Marittime, dove ancora oggi vive e dove insegna scienze economiche. Figlio di una bibliotecaria da cui ha ereditato l’amore per i libri, scrive di notte, nei fine settimana oppure in treno, mentre si reca a Parigi dalla compagna. Il suo romanzo d’esordio L’uomo che credeva di non avere più tempo (Sonzogno, 2005) è un bestseller internazionale da cui verrà tratto un film, e altrettanto successo ha avuto La donna che non poteva essere qui (Sonzogno, 2006). Chi ama torna sempre indietro è ai vertici delle classifiche dei libri più venduti in Francia e verrà pubblicato in 18 Paesi.
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Questo romanzo è la storia
dolorosa e commovente
di Alice e di Mattia, e dei
personaggi che li affiancano
nel loro percorso.
Paolo Giordano tocca
con sguardo lucido e profondo
una materia che brucia
per le sue implicazioni emotive.
E' un romanzo che alterna
momenti di durezza
e di spietata tensione
a scene più rarefatte
e di trattenuta emozione,
piene di sconsolata tenerezza
e di tenace speranza...
Scusate per la distrazione 
nella dimenticanza del titolo
e dell'autore del romanzo.
Un bacione a tutti...
Daniela
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