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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: Mariasole  (Mensaje original) Enviado: 31/12/2009 14:25
vi elenco le mie esperienze...ne ho tovato anche una nuova
 

colla di pesce: è quella ad uso alimentare che si acquista in fogli anche al supermercato. Procedimento: ammollare uno o più fogli in pochissima acqua calda, poi farli far sciogliere ed immergere il lavoro finchè sarà ben impregnato. Le proporzioni, per avere un'idea sono: 5 cl. d'acqua + 1 foglio di colla per 1 lavoro di media grandezza. Bisogna poi stendere il lavoro in forma, badando a precisare ogni piccolo dettaglio e dandogli la forma giusta. Lasciare asciugare.
 


zucchero: si usa una parte di zucchero + 6 parti di acqua, oppure per lavori bisognosi di molto sostegno 2 parti di zucchero + 5 parti di acqua. Mettere l'acqua in un pentolino e portarla ad ebollizione, poi aggiungere lo zucchero e, a fuoco molto dolce, lasciare consumare un pochino mescolando di continuo. A questo punto lasciare raffreddare lo sciroppo ed immergervi il lavoro, finchè sarà impregnato. Sgocciolarlo un po' e mettere in posa il lavoro. Questo sistema è perfetto per mettere in forma tridimensionale un lavoro, come si fa per creare scatoline e cestini per le bomboniere. In questo caso si usano spesso ciotoline di vetro o di plastica per dare la forma. Lasciare asciugare molto bene all'aria. Consiglio di non toccare per almeno un paio di giorni e di tenere sucessivamente l'oggetto lontano da fonti di calore e fuori dalla portata di bambini molto piccoli e cani. :-)
 
 


amido: si acquista in drogheria e si presenta in forma di grumetti bianchi. Ci sono 2 scuole di pensiero
1) Si procede così: sciogliere l'amido nell'acqua tiepida ed immergervi il lavoro. Sgocciolarlo un po', senza strizzare o torcere. Stendere poi il lavoro, sistemarlo come ho già spiegato e lasciarlo asciugare. Le proporzioni tra amido ed acqua dipendono da quanto rigido si vuole il risultato finale. Per dare un'idea posso dire che un cucchiaio da minestra bello colmo in cl.10 di acqua può inamidare molto rigidamente un centrino o un lavoro di media grandezza. L'amido naturale però può essere usato in proporzioni molto più ridotte per ottenere semplicemente un pizzo o un lavoro leggermente più sostenuto una volta asciutto. Le nostre nonne (o dovrei dire bisnonne?) usavano sciogliere un pochino di amido nell'ultima acqua di risciacquo delle camice, soprattutto se un po' vecchiotte e usurate, per dare corpo al tessuto.
2) Stesso procedimento di sopra solo che invece di immergere il lavoro si vaporizza con lo spruzzino e poi si stira x fissare ma attenzione!!! leggere sotto

Un consiglio: per realizzare inamidature rigidissime e forme tridimensionali non usate mai l'amido se non volete vedere i vostri pizzi e lavoro sgretolarsi e lasciare una scia di polverina bianca. Nel caso vogliate stirare tessuti inamidati consiglio di farlo solo nel caso abbiate usato poco amido, perchè quest'ultimo tende ad "attaccare" al ferro da stiro. Risultato: tessuti macchiati e piastra del ferro sporcata. In linea di massima io sconsiglio l'uso del ferro da stiro per i lavori all'uncinetto, e non, anche se non trattati. Andrà benissimo lasciarli asciugare ben tesi e sistemati su un piano: il ferro da stiro li appiattisce e rende la tela lucido e brutto. Se proprio volete usarlo però non passatelo direttamente sul lavoro, ma sopra una stoffina leggera di cotone appoggiata sopra il lavoro stesso. Ancora una cosa: non usare l'amido per lavori che non siano bianchi!
 


acqua e vinavil
: in un bicchiere di acqua sciolgo del vinavil fino a che l'acqua diventa bianca come il latte, poi immergo il lavoro e gli creo la forma. Quando si asciugherà il tuo sarà inamidato. A differenza di acqua e zucchero ( tecnica che non utilizzo) il vinavil una volta asciutto rimane trasparente e non crea disagi, lo zucchero crea polvere e non è certo un gran bel vedere. Come x l'amido anche in questo caso può essere spruzzato e quindi stirato.


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Lelina Enviado: 31/12/2009 15:07
Interessante sapere come inamidare
 
Grazie!
 
Lely


 
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