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من: Lelina (الرسالة الأصلية) |
مبعوث: 13/01/2010 20:56 |
"Oltre centomila morti"
Il terremoto è iniziato alle 22.53 ora italiana (le 16.53 ad Haiti) ed è stato seguito da decine di scosse di assestamento che secondo i geologi potrebbero protrarsi per giorni. L'epicentro è stato localizzato a una ventina di chilometri da Port-au-Prince, sulla terraferma dell'isola e a una profondità di appena 10 chilometri.
SOS SOS. E il cinguettio di Twitter diventa racconto: "Nelle strade si dice che l'hotel Montana è crollato", riporta Fredodupoux, "ci sono scosse di assestamento ogni dieci minuti...l'aeroporto è chiuso e la torre di controllo è stata danneggiata"; ricerca di parenti e conoscenti: "Johanna e Kate sono salvi", scrive Missionhaiti, Abbiamo ricevuto adesso un messaggio da Johanna in cui lei dice che stanno tutti bene ma sono saltati i collegamenti telefonici e internet"; invocazione: "Abbiamo bisogno di aiuto. Ci sono migliaia di morti. SOS SOS...".
Pochissimi i contatti telefonici. "Subito dopo il terremoto onde gigantesche si sono abbattute su spiagge e strade: il mare si portava via i morti tra le macerie", ha raccontato Cristina Iampieri, un avvocato italiano che lavora all'Onu nella capitale haitiana. Uno dei tanti brasiliani presenti nel paese (il paese di Lula guida la missione di pace Onu), l'antropologo Omar Thomaz, ha descritto scene orribili: "per le strade della città corrono persone bruciate, seminude: alcuni cantano, sentiamo dei canti religiosi provenire dalla strada". "La gente si è riversata subito nelle strade dove si poteva avanzare solo a piedi e non in auto", ha riferito Michael Bazile. "La gente urlava e piangeva. Ho visto molte persone in ginocchio a pregare per le vittime".
Il bilancio. Il presidente haitiano Renè Preval, in un'intervista al Miami Herald, dice di aver visto i corpi senza vita e sentito le grida della gente intrappolata sotto le macerie, anche quelle della sede del parlamento nazionale. "Il Parlamento è crollato. Ci sono molte scuole con molte persone morte sotto le macerie. E' una catastrofe".
Edifici crollati. Fra gli edifici crollati, c'è il commissariato di Delmas 33, con annessa prigione e centro di detenzione di minori, un edificio di tre piani che ora non esiste più. Distrutti anche il palazzo presidenziale, il quartier generale dell'Onu, l'ambasciata di Francia, il ministero degli Interni e della Sanità, l'ufficio imposte e la cattedrale. Sotto le macerie dell'arcivescovado è stato ritrovato il corpo di Monsignor Serge Miot, arcivescovo di Port-au-Prince.
E poi ancora, tra gli edifici crollati, gli hotel Montana, Christopher e Karibè. Il Carribean market (supermercato) e l'edificio Mediacom. Tre dei quattro ospedali di Port-au-Prince sono crollati e l'unico ancora attivo non accetta più feriti perché è ormai al collasso per l'altissimo numero di persone ricoverato.
I racconti. "Il panorama - racconta ancora Fiammetta Cappellini via Skype - è devastante. Danni ingenti si registrano ovunque. I morti non possono che contarsi a migliaia. Per le strade vagano persone in preda a crisi di panico e di isteria, feriti in cerca di aiuto. Gli ospedali sono difficilmente raggiungibili, le strade della capitale impraticabili". Continuano ad essere interrotti i collegamenti, manca la corrente, "tutto si è spento, i generatori sono merce rara".
"Ciò che abbiamo visto col collega Jean Philippe nell'attraversare la città è spaventoso - racconta l'operatrice umanitaria - Non so davvero da che parte potremo ricominciare, ma lo faremo. E' terribile. Penso ai quattro bambini che abbiamo soccorso oggi pomeriggio, quattro fratellini che si sono trovati sotto una casa distrutta senza i genitori non ancora rientrati dal lavoro. Uno di loro aveva gravissime ferite alla testa e piangeva disperato. La sorellina piangeva chiedendo: 'come fa la mamma a ritrovarci che la casa non c'è più?'".
Carel Pedre, noto conduttore radiotelevisivo haitiano è stato il primo a raccontare la tragedia ai media internazionali, prima con Twitter, poi con la propria voce, infine direttamente in video con una web-cam. "Ero a Port-au-Prince, quando ho sentito la scossa stavo guidando la mia auto. All'inizio pensavo che mi avessero investito", ha detto poco dopo il sisma."Abitazioni distrutte, un ferito ogni due passi. Posso dire di aver visto almeno 500 feriti".
"Sto girando nelle strade della capitale - ha raccontato quindici ore dopo il sisma - I cadaveri sono ancora lì per terra. Le autorità non hanno diramato nessun annuncio. Né io ho visto agenti o militari impegnati nei soccorsi. Qui c'è la distruzione totale, ora mi sposterò in periferia, voglio vedere come stanno le cose lì".
Internet ha permesso ad altri giornalisti di pubblicare scarne informazioni man mano che i collegamenti internazionali riprendevano a funzionare. "In migliaia abbiamo dormito all'aperto stanotte. Dormito? Si fa per dire. Con la luce del giorno abbiamo scoperto una distruzione indescrivibile", si legge in uno dei primi comunicati della stampa haitiana dopo il disastro, pubblicato sul sito Haitipressnetwork. "Le vittime sono numerose. I cadaveri sono ammonticchiati sull'asfalto.
La cattedrale di Port-au-Prince, il palazzo presidenziale, gli uffici pubblici sono rasi al suolo. Sono state distrutte anche molte scuole, e centinaia di studenti e docenti sono intrappolati sotto le macerie.
La città è morta".
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Il popolo più povero Ha dovuto anche subire questa catastrofe. |
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Il Parlamento, il Palazzo presidenziale, scuole, ospedali, e anche il carcere. Port au Prince e' una citta' distrutta dopo il sisma di magnitudo 7.0 che ha colpito Haiti. Tragico ed in continuo aggiornamento il bilancio dei morti: si parla di oltre centomila vittime ma secondo alcune fonti il numero potrebbe essere molto piu' alto.
Resa nota da un sito di Port-Au-Prince, la lista di alcuni dei principali edifici distrutti o gravemente danneggiati a causa del terremoto di ieri nella capitale di Haiti: - Palazzo presidenziale - Cattedrale - Quartier generale dell'Onu - Ambasciata di Francia - Ministero degli interni


Un immane tragedia!
I morti si presume che siano 500mila!
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Il senatore Youri LaTortue, nipote dell'ex presidente Gerard Latortue, ha detto che i morti ad Haiti potrebbero essere mezzo milione.
Lo hanno riferito alcuni media Usa. Intanto e' decollato dall'aeroporto di Ciampino, base del 31/o Stormo dell'Aeronautica, il Falcon con a bordo l'advanced team italiano. Gli esperti verificheranno le condizioni logistiche e di sicurezza per il successivo invio degli aiuti. L'arrivo del Falcon a Port-au-Prince e' previsto per le 10 di domani, ora italiana.
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من: Lelina |
مبعوث: 14/01/2010 00:42 |
Settantadue ore per trovare eventuali superstiti ed evitare epidemie
Oltre tre milioni di persone coinvolte dal sisma che ha distrutto la capitale di Haiti, Port au Prince. Il bilancio dei morti si aggrava di ora in ora, mentre si mette in moto la macchina degli aiuti. Il presidente americano Obama ha auspicato uno sforzo internazionale per soccorrere la popolazione haitiana. E il mondo risponde con la mobilitazione. In azione anche la rete delle Ong. Secondo l'Unicef sono molti i bambini tra le vittime del terremoto.
Ed e' corsa contro il tempo per individuare e salvare eventuali superstiti: i soccorritori hanno 72 ore per tirare fuori dalle macerie il maggior numero di sopravvissuti, perche' oltre quel limite solo un miracolo puo' consentire di trovare vivo qualcuno, altrettante per mettere in piedi un primo intervento di assistenza alla popolazione e di riparazione della rete idrica, in modo da evitare il diffondersi di epidemie.
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Un terremoto devasta Haiti Premier: «Più di centomila morti»
L'epicentro a 15 km dalla capitale Port-au-Prince. Molte vittime tra i Caschi blu. «Italiani in un hotel crollato»
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MILANO - Il terremoto che ha devastato Haiti potrebbe aver ucciso più di centomila persone. La tragica previsione è del premier Jean Max Bellerive, intervistato dalla Cnn: «è difficile fare una valutazione precisa del numero delle vittime - ha ammesso -, di quanti edifici e quante costruzioni siano crollati con le persone dentro. Credo che siamo al di sopra delle centomila vittime.
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Spero che non sia vero, spero che la gente abbia avuto il tempo di uscire in strada.
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Alcuni quartieri sono stati distrutti completamente, non si vede più una persona». |
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Sto ascoltando il TG ed e' veramente triste ascoltare il disastro del terremoto di Haiti e quanta gente porta via e quanti dolori lascia come scia...... E' molto lontano da noi, ma sento a pelle la sofferenza di quella popolazione e l'impotenza di portare aiuti...... E' una tritezza che porta una popolazione sull'orlo di un baratro e in noi e nel nostro cuore, delle piccole crepe che fanno star male........ Vedo l'immagine di una donna piangere disperata, ma le sue urla si perdono nel caos intorno........
UN PENSIERO PER LORO
Annamaria |
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E' VERAMENTE UNA GRANDE TRAGEDIA!
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رسائل 8 من 26 في الفقرة |
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من: Lelina |
مبعوث: 14/01/2010 16:46 |
PER LE VITTIME DI HAITI
PREGHIAMO
PADRE NOSTRO
Gesù ci ha insegnato a pregare (Mt 6, 5-15)
Padre nostro che sei nei cieli, Santificato il tuo nome; Venga il tuo regno; Fatta la tua volontà sulla terra come in cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo coloro che ci hanno offesi; Non ci indurre in tentazione, e liberaci dal male. Amen.

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PADRE NOSTRO
Gesù ci ha insegnato a pregare (Mt 6, 5-15)
Padre nostro che sei nei cieli, Santificato il tuo nome; Venga il tuo regno; Fatta la tua volontà sulla terra come in cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo coloro che ci hanno offesi; Non ci indurre in tentazione, e liberaci dal male. Amen.

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رسائل 10 من 26 في الفقرة |
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PADRE NOSTRO
Gesù ci ha insegnato a pregare (Mt 6, 5-15)
Padre nostro che sei nei cieli, Santificato il tuo nome; Venga il tuo regno; Fatta la tua volontà sulla terra come in cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo coloro che ci hanno offesi; Non ci indurre in tentazione, e liberaci dal male. Amen.

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رسائل 11 من 26 في الفقرة |
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من: Lelina |
مبعوث: 15/01/2010 10:17 |

Preghiamo
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace.
Amen.
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