Carissime Lucia ed Ely, come sono d'accordo su ciò che dite, ma dobbiamo sapere che molte difficoltà sorgono proprio perchè è il ritmo della vita che è cambiato e con esso anche il rapporto
bambino-famiglia-scuola-società...
Cominciamo a trattare il priimo rapporto sociale del bambino: la famiglia...
Essere genitori di questi tempi è davvero complicato. Il loro compito, così come quello dei nostri genitori con noi, è soprattutto quello di educare i bambini.
Una funzione che non può essere svolta dalla scuola o almeno non soltanto.
Ai genitori l’arduo compito di comunicare con i figli, sin da quando sono piccolissimi, l’amore che li circonda, la gioia e la felicità per il grande dono della vita ricevuta, ma anche i valori inprescindibili e il rispetto per le regole di base.
I nostri figli impareranno l’educazione guardando innanzitutto ciò che accade all’interno della nostra famiglia.
E’ lì che vedono davanti ai loro occhi come ci si muove in un piccolo microcosmo e queste esperienze sono quelle che li forgeranno.
Ma come si fa a crescere i figli educandoli alle buone maniere e al rispetto per gli altri con tutto il brutto che c’è in giro e che vedono in TV?
Secondo gli psicologi, la cosa più importante è sapere gestire bene la quantità e la qualità del nostro tempo insieme a loro.
Molti genitori hanno davvero poco tempo per stare con i propri figli ed è un peccato perchè per stabilire una relazione affettiva solida c’è bisogno di trascorrere insieme tanto tempo.
Quando i bambini sentono di aver acquisito un rapporto unico con i genitori, allora l’onestà e la fiducia entrano a far parte del loro patrimonio educativo.
I genitori che passano poco tempo con i propri figli e non ne passano affatto avranno dei bambini reattivi, ribelli, con scarsa autostima e in alcuni casi persino depressi.
Lo so che è difficile passare del tempo con i figli quando entrambi i genitori lavorano e questo non deve farli sentire in colpa, ma ciò che gli esperti sembrano volerci suggerire è che essi non si devono nemmeno nascondere dietro questa giustificazione, e, anche se scarso il tempo con loro, deve essere è di qualità.
Non è così, però e se ci riflettiamo con calma è facile riconoscerlo.
Dite la verità: ma come si fa a dare un tempo di qualità a un figlio quando si torna a casa alle sette di sera stanchi morti, assonnati, arrabbiati e con ancora tremila cose da fare?
Anche se si è i migliori genitori del mondo, sarà difficile fingere che tutto fili liscio e i nostri figli hanno delle antenne lunghissime che arrivano fin dentro il nostro cuore...