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General: In stato vegetativo riesce a comunicare
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: clicy21  (Mensaje original) Enviado: 04/02/2010 19:04
E' in stato vegetativo dal 2003 ma il 29enne al centro di uno studio del New England Journal of Medicine, è riuscito a comunicare con i medici: usate le aree del cervello attivate per le risposte 
 E' in stato vegetativo dal 2003, a causa di un incidente stradale che lo ha inchiodato al letto per tutti questi anni. Ma il giovane 29enne al centro di uno studio che ha guadagnato le pagine del New England Journal of Medicine si è mostrato capace di "comunicare" con i medici, rispondendo sì o no alle domande che gli venivano poste dai camici bianchi. Come? Accendendo quelle aree cerebrali che si attivano nel nostro cervello quando diamo risposte affermative o negative a un quesito.
La ricerca di Adrian Owen La ricerca, condotta da una squadra di studiosi belgi e britannici capitanati da Adrian Owen, del Medical Research Council di Cambridge, a detta degli scienziati potrebbe rivoluzionare il rapporto con questi pazienti, lasciando, ad esempio, che siano loro stessi a esprimersi circa la possibilità di continuare a vivere in quelle condizioni. "Potranno essere coinvolti - ipotizza lo stesso Owen - nelle decisioni relative al loro destino". Grazie a uno scanner di ultima generazione, gli studiosi hanno "fotografato" l’attività cerebrale del giovane sottoponendogli alcune domande, ad esempio "Tuo padre si chiama Thomas?". Ebbene, nel ragazzo si attivano le stesse aree del cervello che si accendono nelle persone sane.
I risultati dei test "Siamo rimasti attoniti - riconosce Owen sulle pagine del britannico Daily Mail - quando abbiamo visto i risultati dei test, che mostravano chiaramente che l’uomo era in grado di rispondere alle nostre domande. Non solo i risultati dello scanner ci dimostravano che il paziente non era in uno stato vegetativo, ma per la prima volta in tanti anni ci consentivano di vedere che l’uomo riusciva a comunicare col mondo esterno". Lo studioso a capo della ricerca riconosce che la tecnologia usata è molto dispendiosa dal punto di vista economico, ma sottolinea che in futuro potrebbe essere usata per comunicare con questi pazienti circa, ad esempio, la necessità di ricevere antidolorifici o la possibilità di sottoporsi a nuove terapie farmacologiche.
 
 Che pensare di questa scoperta ? Permettera' a chi non puo' parlare o muoversi di decidere il suo destino? Eluana cosa avrebbe detto? Ely


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 04/02/2010 19:40
 
L'ho appena sentito al telegiornale.
Certo non si puo' generalizzare, anche perche'
non si sapra' mai cosa succede realmente
in questi casi..... Al di la' delle apparecchiature,
neanche i medici sanno  dir qualcosa......

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: clicy21 Enviado: 04/02/2010 23:00
Ciao Annamaria! Infatti sono rimasti anche loro attòniti da questa scoperta! Speriamo che un giorno si possa debellare innanzitutto la follia al volante....e poi che ci sia possibilita' di recupero delle tante persone attualmente menomate! Ely

Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: Serenella Enviado: 04/02/2010 23:25
Condivido la tua idea Clicy,
certo si resta perplessi nel  sentire  queste notizie...
La speranza, comunque è sempre l'ultima dea...


Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Lelina Enviado: 04/02/2010 23:37

Non c'è speranza senza paura, né paura senza speranza.

 

Carol Wojtyla

 

 

 
Allora speriamo affinchè avvengano sempre più progressi nel campo scientifico e tecnologico  e, come dice Ely,  si possano  soprattutto evitare  gli incidenti , che portano  tante persone a vivere situazioni drammatiche...




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