La solitudine. Nell'ora fatata del tramonto camminiamo vicini, in silenzio senza che neppure le nostre mani si sfiorassero, ma avevamo, piena e assoluta l'intimità dell'animo. Ancora non avevamo osato - e io ne morivo - svelarci il reciproco amore, quasi volessimo abituarci per grado alla sua luce sfolgorante. Ti sapevo donna dai teneri slanci ma con una volontà felina, incandescente come per un bisogno disperato di sentirti sinceramente amata e che l'abbraccio ti rivestisse di certezze, scacciando la desolante solitudine del cuore. Come me, tu rifiutavi quel bene consunto strascicato e trascurato, labirinto sentimentale, e pallida metafora dell'amore.
P. Parma
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