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General: LA CASTA SUSANNA
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Rispondi  Messaggio 1 di 5 di questo argomento 
Da: Iris-Blu  (Messaggio originale) Inviato: 22/03/2010 11:22
 
 
 
In greco "sousana", dall'ebrai­co "Susan", significa "giglio".
 La storia ben nota é riportata nel "Libro di Daniele" vediamo dunque chi è Susan­na, secondo quanto è riportato in questo testo nell"'Appendice Deuterocanonica" "A Babilonia viveva un uomo chiamato Joakim. Egli sposò una donna di nome Susanna, fi­glia di Chelkia, assai avvenente e timorata del Signore. I suoi ge­nitori erano giusti e avevano educato la loro figlia secondo la legge di Mosè". Siccome il testo è alquanto lungo e dettagliato, riassumerò la storia in maniera più semplice ma, spero, esatta. Eccola!  Babilonia. Joakim, un onesto ebreo, pur essendo in terra stra­niera era riuscito a farsi una buo­na posizione; anzi era diventato molto ricco, sicché possedeva fra l'altro una grande casa con giardi­no, tanto che parecchi giudei si radunavano da lui perché era mol­to stimato. Sua moglie, donna di rara bellezza, era molto fedele allo sposo, così come al Signore. Fre­quentavano
la casa di Joakim an­che i giudici del popolo, dove era­no risolte le varie liti che venivano loro presentate. La storia di Susanna avviene l'an­no in cui erano stati eletti giudici del popolo due anziani: si sostene­va che il numero dei loro anni era grande, ma più grande, come si vedrà, era il numero dei loro vizi. A quanto pare certi atteggiamenti persistono da che mondo è mon­do (basta considerare i nostri tem­pi) e purtroppo persisteranno. Ma lasciamo perdere! Diciamo solo che proprio a causa di questi due uomini la serena esistenza di Su­sanna cominciò a non essere più quella di prima. Ella aveva l'abitudine di fare una passeggiata in giardino, dopo il pranzo, quando tutti gli ospiti si accomiatavano; e fino allora tut­to era filato liscio come l'olio. Ma ora... quei due giudici anzia­ni erano di quelli di cui il Signo­re ha detto: "è uscita l'empietà da Babilonia da parte dei giudici anziani che solo all'apparenza governano il popolo". Vedendo spesso la bella Susanna passeg­giare in giardino, i due anziani furono presi da "insana passio­ne". E un giorno, aspettarono che Susanna uscisse all'aperto per sorprenderla; approfittando di vederla sola, persero comple­tamente la testa, si nascosero in un cespuglio e quando le ancelle si assentarono perché la padro­na, che desiderava fare un bagno, aveva bisogno del solito unguen­to e dei profumi, sbucarono fuo­ri dal nascondiglio, chiusero le porte del giardino, sorpresero Susanna e, senza il minimo pu­dore, le dissero:
"Ecco, le porte del giardino ormai sono chiuse, nessuno ci vede: unisciti a noi. Se rifiuti ti accuseremo di adulte­rio. Diremo che abbiamo visto un giovane e per questo hai man­dato via le ancelle". Susanna implorò e pianse, ma disse: "Vedo di essere senza scampo, però preferisco cadere nelle vostre mani, innocente, piuttosto che peccare davanti a Dio". Levò subito alte grida, ma anche i due anziani cominciaro­no a strillare e, correndo verso le porte del giardino che avevano chiuso, si affrettarono a spalan­carle. Ma avendo udito quelle grida, accorsero i servitori, per­plessi e confusi poiché mai si era detta e vista una tale cosa della loro padrona, e arrivarono anche i parenti, increduli e mortificati. La loro amata Susanna, così virtuosa e pia? Ma si avvicinava intanto Daniele, un giovane frequentatore della fa­miglia, ebreo di stirpe reale, fatto prigioniero durante la prima de­portazione di Babilonia, il quale, entrato poco prima che i due an­ziani avessero chiuso le porte, na­scosto in un cespuglio aveva assi­stito alla sordida scena; i due diso­nesti accusarono proprio lui, che viceversa li avrebbe smascherati. Accusarono apertamente Susanna di adulterio, e l'indomani il popo­lo si radunò nella casa di Joakim: anche i due anziani arrivarono per istituire il giudizio. Susanna com­punta e velata, accompagnata dai genitori, dai figli, da parenti e amici. I due sfacciati accusavano con giuramento l'onesta donna, e in qualità di giudici il popolo ra­dunato nella casa di Joakim pre­stò loro fede. Susanna fu condannata a morte. Ma alzati gli occhi al cielo, fidu­ciosa nel Signore, esclamò: "Dio eterno e giusto, che conosci i se­greti del cuore, tu sai che questi due hanno deposto il falso con­tro di me. Tu sai che io muoio innocente!". Mentre si conduceva Susanna al­la lapidazione, entra il giovane Daniele il quale, ispirato da Dio, si mette a gridare: "Io sono inno­cente del sangue di lei! Siete stol­ti, o Israeliti? Non capite che essi hanno deposto il falso contro di lei? Senza aver istituito il proces­so e senza che qualcuno abbia te­stimoniato la verità, avete con­dannato una figlia d'Israele! Io ho visto e conosco la verità: ella è innocente!". Lo spirito di Dio era entrato in Daniele: pretese che si ritornasse in assemblea per interrogare i due bugiardi. Li fece separare e davanti a tutti interrogò il pri­mo: "Se tu hai visto questa don­na commettere adulterio, dimmi, sotto quale albero l'hai sorpre­sa?". Il primo vecchio rispose: "Sotto un'acacia!". E Daniele: "La tua menzogna ricadrà sulla tua testa. L'angelo ha ricevuto la sentenza: ti spaccherà in due". Fece poi chiamare il secondo fal­so testimone - "E tu, dì sotto quale albero l'hai sorpresa a pec­care!" - domandò. La risposta fu: "Sotto un pruno". E Daniele: "Anche la tua menzogna ti rica­drà sulla testa! Ecco l'angelo del Signore che ti aspetta con la spa­da in mano...". Tutto il popolo presente prorup­pe in grida di meraviglia e di gioia, benedicendo Dio che libe­ra e salva coloro che sperano in Lui. Mentre i due vecchi sma­scherati, nella vergogna confes­sarono di aver giurato il falso e furono, viceversa, a essere quel giorno lapidati. E la storia conclude "Da quel giorno in poi - leggiamo a pag.907 della "Sacra Bibbia", Versione Ufficiale CEI -Daniele diventò grande davanti al popolo".
 
Spero vi sia piaciuta oggi più che mai abbiamo bisogno
 di purezza è questa storia dona al cuore tanta speranza
di giorni migliori
ciao è felice lunedì


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Rispondi  Messaggio 2 di 5 di questo argomento 
Da: Lelina Inviato: 22/03/2010 17:14
 
Ho letto la storia di Susanna
e mi ha emozionata!!
Grazie Iris
 
Felice serata per te e tutti
Lely

Rispondi  Messaggio 3 di 5 di questo argomento 
Da: Romano Inviato: 23/03/2010 13:25
 letto la storia di Susanna
 emozionante
Grazie   romy

Rispondi  Messaggio 4 di 5 di questo argomento 
Da: Iris-Blu Inviato: 23/03/2010 14:54
Grazie amici, certo è una storia d'altri tempi
cmq con la castità entrano in gioco tante altre virtù in via di estinzione
tipo, la sincerità
l'onesta
la purezza
il desiderio di seguire le parole del Signore ec..
per cui non è come può sembrare un rifiuto per un atto sessuale sporco è carnale ma un insegnamento per chi vuole tentare in ogni modo di sentirsi a posto con la propria anima

Rispondi  Messaggio 5 di 5 di questo argomento 
Da: Lelina Inviato: 23/03/2010 19:30
 
Le virtù anche chiamate Fortezze, si trovano oltre il trono di Dio e sono uguali ai Principati.
Il loro dovere è quello di osservare i gruppi di persone.
La loro forma è simile a lampi di luce che ispirano nell'umanità molte cose come l'Arte o la Scienza,Il nome delle sante Virtù significa coraggio saldo e intrepidità in tutte le attività, un coraggio che mai si stanca di accogliere le illuminazioni donate dal Principio divino, che è anzi potentemente teso all'imitazione di Dio...
Dispensatori di Grazie, definiscono l’archetipo, in termini di qualità specifiche, dell’elemento creato.
Stabiliscono pertanto le caratteristiche proprie dell’elemento: attribuiscono la forma, il colore, la dimensione, il profumo, la temperatura.
Da questo momento in poi l’elemento è pronto per scendere nei piani della materia, manifestandosi, sia esso un fiore o una galassia.
***
Buona serata a tutti
Lely


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