|
De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 26/03/2010 10:46 |
Un beduino stava passeggiando con il suo
cane nel deserto, con una pelle di cuoio d'acqua sulla
sua spalla, e piangendo pietosamente mentre camminava.
Quando gli chiesero perché piangeva, lui
rispose: "Perché il mio cane sta morendo
di sete!" "Perché non dargli un po 'della vostra
acqua, allora?" Ma lui pronto si giustificao' dicendo:. "Perché potrebbe essere necessario per me
stesso." Così è per molti che aspirano alla via dell'amore.
Predicano bene e razzolano male...... Godono di lettura di libri spirituali, di
musica spirituale, ascoltano e ripetono versi religiosi. Si fanno chiamare devoti,, ma quando arriva il momento di
mettere in pratica gli insegnamenti...., il loro egocentrismo prevale su tutto......
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 3 de 3
Siguiente
Último
|
|
La persona egocentrica si comporta come se fosse al centro dell'universo. E'
attenta ai propri bisogni e sembra ignorare il pensiero altrui. L'uomo
egocentrico, la donna egocentrica non riescono a cogliere la differenza tra il
proprio punto di vista e quello degli altri. Esiste un periodo nella vita
dove tutti siamo egocentrici, opportunamente. Si tratta della prima fase della
vita di ogni individuo 0 - 3 anni. L'egocentrismo è una caratteristica tipica
del comportamento infantile, che consente di vedere il mondo con se stessi al
centro e tutto il resto a cerchi concentrici, dove l'importanza sfuma in
relazione alla distanza, da qui il termine egocentrico o egocentrica. In questa
situazione il bambino ritiene che tutto sia dovuto e che esista solo la
soddisfazione dei propri bisogni. E' difficile far capire ad un bambino piccolo
che è necessario attendere qualche minuto prima che la pappa sia pronta, il suo
comportamento egocentrico non può contemplare una situazione simile e la sua
reazione naturale sarà di collera, protesta, in altre parole egli strilla il suo
bisogno con lo stile tipico della sua età. Tutto questo è assolutamente normale
e riguarda il comportamento di tutti i bambini. Il dott. Jean Piaget,
psicologo svizzero, descrive il concetto di egocentrismo nell'incapacità del
bambino a percepire la differenza tra il suo punto di vista e quello degli
altri. Utilizza le informazioni a sua disposizione volte a soddisfare i suoi
bisogni, come se avessero un valore assoluto, universale, uguale per tutti.
Quanto è soggettivo diventa oggettivo per il bambino. Per il bambino non è
possibile considerare punti di vista e conoscenze diverse dalle sue. Osservando
le transazioni tra bambini fino a 3 anni di età in un parco pubblico, oppure in
un asilo nido, è possibile osservare il "linguaggio privato". Si tratta di una
forma di monologo abbastanza comprensibile dal punto di vista linguistico, ma
inefficace dal punto di vista della comunicazione. Non si preoccupa che gli
altri bambini comprendano il suo discorso ed è disinteressato a quello che
dicono gli altri. Nei bambini sono fenomeni assolutamente normali. Non è normale
una eventuale insofferenza o incomprensione dei genitori. L'acquisizione della
adeguatezza ed efficacia nella comunicazione è un percorso che richiede tempo e
procede in modo graduale, in armonia con lo sviluppo cognitivo del bambino.
Dovrà riuscire a considerare gli altri da punti di vista diversi dal suo.
|
|
|
|
De: Lelina |
Enviado: 27/03/2010 16:16 |
Narcissus poeticus
Etimologia: Il nome generico deriva dal termine greco narkissos che è comunque connesso con narke = stordimento, paralisi, infatti anticamente si riteneva che il suo profumo avesse proprietà ipnotiche. Il nome della specie è in onore alla sua bellezza e al suo profumo, tale da esser descritto dai poeti.
Proprietà ed usi: Il bulbo di questa pianta è tossico, contiene la narcissina, un potente alcaloide che uccide in dosi anche minime, che è probabile causa di improvvisi decessi di animali al pascolo nei prati dove il fiore è diffuso. Il fiore essiccato viene ancor oggi usato come sedativo, antispasmodico e antidiarroico.
Curiosità: Narciso è un personaggio mitologico che annegò nel tentativo di abbracciare la propria immagine riflessa nell’acqua e, narra Ovidio nelle Metamorfosi, "Depose a piè de l'onda ingannatrice la vita, e morto in carne, in fior rinacque”. Infatti gli dei mossi a compassione lo fecero rinascere nel fiore che porta il suo nome e che da allora è simbolo di egocentrismo, desiderio intenso, e languore d’amore.
|
|
|
|
|