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De: MOTHERSIXTEN (message original) |
Envoyé: 02/04/2010 17:37 |



La leggenda del salice
Gesù saliva verso il Calvario, portando sulle spalle piagate la croce pesante. Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine. Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne. Gli uccellini, al passaggio della triste processione, si rifugiavano, impauriti, tra irami degli alberi. Ad un tratto - Gesù stramazzò al suolo. Due soldatacci, armati di frusta, si precipitarono su di Lui, allontanando la Madre, che tentava di rialzarlo "Su, muoviti! E tu, donna, stàttene da parte." Gesù tentò di rialzarsi, ma la croce troppo pesante glielo impedì. Era caduto ai piedi di un salice ...Cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco. Allora l'albero pietoso chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse, afferrandosi ad essi, rialzarsi con minorfatica. Quando Gesù riprese il faticoso cammino, l'albero rimase coi rami pendenti verso terra: perciòfu chiamato «Salice Piangente ».


Paqua
Il Golgota accoglie le tre croci che proiettano un'ombra smisurata sulla piana dove urlano le voci di una folla curiosa e scalmanata. Sanguina il monte dal sole illuminato di un sangue vivo, rosso d'innocenza. Il Nazareno è morto flagellato per riscattare la nostra indifferenza! Alarico Bernardi


Plenilunio di Pasqua
Antifona di Resurezione annunzia la luna in tutta la sua forma e il suo volume. Occorre che tu sappia, o morte, che questa luce dilatata effonde sul creato una pioggia di alleluja. Si schiuderà stanotte la pietra inamovibile. Dal vuoto sepolcro si leveranno voli di colombe. E Angeli, Angeli, annunzieranno che il soave Cristo è Risorto. Anna Marinelli

 Pasqua
Dentro un uovo di buon cioccolato vorrei tanto ci fosse una cosa,,, non un puffo, un anello,un soldato, ma un momento di festa gioiosa. Voglio dirti proprio per questo ho pregato per voi ieri sera perchè oggi sia un giorno lieto. Una Pasqua di speranza vera. R. Fontana

 Pasqua
A festoni la grigia parietaria come una bimba gracile s'affaccia ai muri della casa centenaria. Il ciel di pioggia è tutto una minaccia sul bosco triste, ché lo intrica il rovo spietatamente, con tenaci braccia. Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo il richiamo di Pasqua empie la terra con l'antica pia favola dell'ovo. Guido Gozzano

 E' Pasqua!
Se non ti senti di scalare il Sinai od altri Olimpi, cerca di salire su un'umile scala di tre gradini e sosta, se vuoi, dove il tuo cuore trova Pace. Nel primo gradino c'è scritto: "Non fare del male." Nel secondo: "Fa' del bene." Nell'ultimo: "Ama."

ANNAMARIA
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De: Lelina |
Envoyé: 02/04/2010 18:38 |
La leggenda del pettirosso
Gesù era sulla Croce. Le spine della corona che stringeva la fronte si conficcavano nelle sue bianche
carni facendo uscir grosse gocce di sangue.
Un uccellino, che volava poco distante, vedendo la sofferenza di Gesù, sentì tanta pietà per Lui.
Gli si avvicinò con un leggero pispiglio.
Cosa, disse l'uccellino? Forse rimproverò gli uomini di essere stati cattivi, forse, rivolse a Gesù tenere
parole di consolazione. Poi tentò di portargli aiuto e, col becco tolse alcune di quelle spine che lo
torturavano. Le piume dell'uccellino caritatevole si macchiarono di rosso.
L'uccellino conservò, come prova di amore, quelle gocce di sangue sul suo cuoricino. Gli uomini
vedendolo lo chiamarono «pettirosso». Ancora oggi tutti gli uccellini che appartengono alla famiglia
dei pettirossi hanno sul petto qualche piumetta sanguigna.

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Le uova fiorite
C'era una volta un coniglietto che voleva regalare a due bambini suoi amici tante uova di Pasqua.
Per fare una sorpresa, cercava un posto dove nascondere le uova. All'alba si avvicinò alla casa
dei bambini col suo sacchetto rigonfio. Il prato Iì davanti era tutto coperto di fiori di croco, bianchi,
gialli e azzurri, che rassomigliavano a tante uova colorate. Il coniglietto nascose le uova tra i fiori e se
ne tornò a casa.

AI sorgere del sole avvenne un fatto straordinario: i fiori del prato diventarono uova di Pasqua.
Una colomba se ne accorse e andò in giro a spargere la notizia.
Presto il prato fu pieno di bambini, mentre le uova di cioccolato continuavano a fiorire.
Ancorò oggi i vecchi del paese raccontano che quella sia stata la Pasqua più dolce di tutte.
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Storia dell'uovo di pasqua

L'uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta e di cartapesta. Ma mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere, colorate o dorate hanno un'origine radicata nel lontano passato.
Le uova, infatti, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità. Già al tempo del paganesimo in alcune credenze, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita.
Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova: a quel punto tutti sapevano che l'inverno ed il freddo erano ormai passati.
I Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono per le feste Primaverili, così come nell'antico Egitto le uova decorate erano scambiate all'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle le stagioni.

L'uovo era visto come simbolo di fertilità e quasi magia, a causa dell'allora inspiegabile nascita di un essere vivente da un oggetto così particolare. Le uova venivano pertanto considerate oggetti dai poteri speciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, portate in grembo dalle donne in stato interessante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra prima di entrare nella loro nuova casa.
e uova, associate alla primavera per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.
Nella simbologia, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e la luce del sole. Quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue del Cristo.
L'usanza di donare uova decorate con elementi preziosi va molto indietro nel tempo e già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra risulta segnata una spesa per 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare come regalo di Pasqua.

Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro, la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria. Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro che a sua volta conteneva un piccolo pulcino d'oro ed una miniatura della corona imperiale. Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare tutta una serie di uova da donare tutti gli anni.
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Buona Pasqua
Lely |
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De: Lelina |
Envoyé: 02/04/2010 19:17 |

LA STORIA DI PASQUA
Un giorno, uno dei suoi viaggi, porta Gesù a Gerusalemme e tutti gli fanno festa. Hanno coperto la strada con delle foglie di palma. Avevano sentito dire che era il nuovo profeta. Gesù e gli apostoli cenarono insieme. Disse loro che presto sarebbe morto.
Giuda, uno degli apostoli, uscì dalla stanza. Gesù spezzò il pane, ne dette un pezzetto ad ogni apostolo e disse: "Questo è il mio corpo che sacrificherò per voi." Gesù prese una coppa di vino e disse: "Questo è il mio sangue. Lo sacrifico per voi e per tutti gli uomini."
Gli apostoli non capirono, ma mangiarono e bevvero dalla coppa. Poi Gesù andò a pregare in un giardino. Undici apostoli lo accompagnarono, mentre Giuda era andato a dire ai nemici dove trovare Gesù. I soldati vennero ad arrestare Gesù. I sacerdoti del tempio lo accusarono di aver detto di essere un re e di aver infranto le leggi di Dio. Portarono Gesù dal governatore romano. Non voleva far uccidere Gesù, ma i sacerdoti raccontarono un sacco di menzogne su Gesù e così dette l'ordine di ucciderlo. I soldati picchiarono Gesù, gli misero in testa una corona di spine e poi gli fecero portare una croce in cima ad una collina.
Crocifissero Gesù. C'erano altri due croci vicine, con due ladroni. La madre e gli amici di Gesù erano là. Gesù morì alle tre di venerdì. Quella sera un amico, chiamato da Giuseppe, portò via il corpo di Gesù e lo seppellì in una tomba su una collina. Maria, un'amica di Gesù, andò alla tomba. Era domenica mattina, Maria guardò dentro la tomba: era vuota, Gesù non c'era più.
Maria vide un uomo e gli chiese: "Dove hai portato Gesù?"
L'uomo la chiamò per nome e Maria si accorse che era Gesù.
"Gesù è vivo!"
Maria corse a dirlo agli amici ed erano tutti felici e videro ancora Gesù molte volte, e parlarono con Lui, prima che salisse al cielo, nel giorno dell'Ascensione.
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