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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 08/04/2010 07:56 |
Età biologica e età anagrafica
Gli anni sulla carta d’identità? Un dato burocratico che dice poco. Intatti è il nostro equilibrio biologico a stabilire il grado di giovinezza. La vera età corrisponde alle reali potenzialità genetiche, ormonali e immunitarie del nostro corpo. E le possiamo tenere sotto controllo anche se sin dalla nascita portiamo con noi il nostro futuro vitale. Ma vediamo cosa fare.
La nostra età anagrafica è solo un dato scritto sui nostri documenti di identità:
è la data biologica a stabilire realmente il nostro stato di giovinezza.
AUTOESAME Rispondete alle seguenti domande e in caso ci siano un pò di sì, rallegratevi perché vedrete scendere la vostra età e sarete più giovani! •Fate colazione almeno 5 o 6 volte la settimana, dormite circa 7 ore per notte, avete dedicato negli ultimi tre anni più di 20 minuti al giorno all’attività fisica? Inoltre, non siete mai andate dal dentista? Bene: potete sottrarre anche otto anni alla vostra età anagrafica. •Consumate regolarmente piatti a base di pomodoro, bevete tè verde e amate meloni, frutti di bosco, kiwi, mango, papaia e peperoni? Le vostre cellule hanno cinque o sei anni di meno. •Amate i cani e da due anni portate a passeggio il vostro almeno due volte al giorno? è una pet-therapy che regala un anno. •Vi piacciono i film divertenti, riuscite a cogliere sempre il lato positivo delle situazioni? Bene, il vostro sistema immunitario potrebbe avere addirittura otto anni di meno. •Siete riflessive, coinvolte in attività che stimolano la mente, e vi piace trascorrere i weekend a leggere romanzi? I vostri sistemi di regolazione organica hanno allora una “vera età” di circa tre anni inferiore a quella riportata sui documenti. •E i rapporti sociali? Importantissimi. Siete iper-affettuose con una fitta rete di amicizie? Potete sottrarre da tre a quindici anni. •Se poi avete smesso di fumare, mantenete il peso ideale, riducete lo stress, avete eliminato il consumo eccessivo di alcol, avete un vantaggio di sei-otto anni.
DA EVITARE Ovviamente meglio non ignorare l’altra faccia della medaglia: in questo caso se rispondete sì la vostra età apparente potrebbe aumentare... potete però correre ai ripari cercando di milgiorare il vostro stile di vita.
•Cercate di vincere lo stress sgranocchiando noccioline e patatine? Dormite meno di cinque o sei ore per notte? Da anni non fate esercizio fisico? Consumate giornalmente più di tre o quattro bicchieri di vino? Se non vi decidete a fare retromarcia, nel giro di poco la vostra età biologica potrebbe superare quella dei certificati. •Non appena avvertite un dolore o un minimo indolenzimento ricorrete ai farmaci? Avete una vera e propria avversione per i carboidrati, pasta, pizza, che per voi erroneamente sono sinonimo di “grasso e cellulite”? Ogni due o tre mesi vi mettete a dieta per un paio di settimane per poi lasciare perdere? State spostando avanti di due anni le lancette dell’orologio biologico. •Trascorrete il fine settimana da sole, i rapporti affettivi vi hanno deluso e non avete più voglia di riprendere una normale vita sociale? Attenzione: state andando oltre di tre o quattro anni. •Da evitare anche un atteggiamento psicologico negativo. Da qualche tempo le vostre emozioni sono ibernate, siete indecise, silenziose, rimuginate tutto quanto vi viene detto e il vostro “humour” è nero? Spesso fate battute su tutto ciò che non va nel mondo: disastri ecologici, malattie? State sommando tre o quattro anni in più.
Il suggerimento? Ricominciate da qualche cosa che possa dare gioia per non portare ulteriormente avanti i vostri anni. Mirella M.P. Grillo |
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De: solidea |
Enviado: 08/04/2010 08:26 |
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De: Lelina |
Enviado: 08/04/2010 12:43 |
A prima vista potrebbe sembrare banale pensare di diagnosticare l’invecchiamento: l’invecchiamento si vede attraverso le rughe, i capelli bianchi, l’andatura stentata e molti altri segni che ci indicano un’età, seppure approssimativa. Spesso l’aspetto di una persona ci può fornire un’idea sulla sua salute e sulla sua età, ma solo esami accurati e sofisticati possono stabilire il reale stato di salute e di usura delle cellule dell’organismo nonché indicazioni sulla loro vulnerabilità. Anche il verbo “diagnosticare”, quindi, può sembrare improprio in quanto non viene diagnosticata una malattia, ma uno stato di efficienza, attraverso la determinazione dell’età biologica. Questo fa la medicina Anti Invecchiamento, quella del III° millennio: in prima battuta fornisce una carta di identità biologica per ogni singolo individuo e, in seconda battuta, procede con misure idonee a migliorare tutte le funzioni dell’organismo, ottimizzandole. In questo campo, la prevenzione, così come abitualmente è intesa, ed i comuni “check-up”, non sono di alcuna utilità in quanto impostati a diagnosticare in fase precoce uno stato di malattia e non ad evitarne l’insorgenza. Quanta gente di 50 anni abbiamo conosciuto pensando che ne avesse 40 o, viceversa, 60?
Ebbene, la spiegazione va ricercata nell’età cellulare della persona che può farci apparire un cinquantenne giovanile o invecchiato.
L’età biologica dell’uomo, dunque, rappresenta lo stato di “usura”, di funzionamento di quella meravigliosa macchina che è il nostro organismo e che è in grado di dirci se il processo di invecchiamento sta correndo troppo velocemente oppure no.
Paragonando, nuovamente, il nostro organismo ad un’automobile e, volendo conoscerne lo “stato di salute”, come procederemmo?
Ebbene, inizialmente ci informeremo sull’anno di immatricolazione (l’età anagrafica) e, successivamente, verificheremo lo stato di usura dell’auto (l’età biologica) valutando: • I chilometri percorsi e se percorsi su strade sconnesse a temperature troppo basse o troppo elevate oppure percorsi su strade perfettamente asfaltate, in pianura e a temperature miti e costanti (fattori esterni). • La marca del veicolo in oggetto (fattori interni o genetici). • Il buon funzionamento di ogni singolo componente della carrozzeria e delle parti meccaniche non limitandoci ad eseguire un semplice “tagliando”, ma facendo una valutazione globale (A.A.A.P.).
E’ possibile valutare l’età biologica attraverso un programma messo a punto dai Centri A.R.P.A. (Programma Anti Aging A.R.P.A.) che prevede un elevatissimo numero di valutazioni strumentali, cliniche e di laboratorio |
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De: Lelina |
Enviado: 08/04/2010 14:00 |
Non sempre età anagrafica
ed età biologica coincidono.
La discrepanza, o gap temporale, può dipendere da molti fattori,
tra i quali spicca la continuità di una sana attività fisica,
il più naturale antidoto al processo di invecchiamento dell'individuo. |
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