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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: Romano  (Mensaje original) Enviado: 21/04/2010 10:49

CAMPO DI MARTE

Enrico Rosa (chitarra, voce, mellotron)
Alfredo Barducci (fiati, piano, organo, voce)
Paul Richard (Ursillo) (basso, voce)
Mauro Sarti (batteria, percussioni, flauto, voce)
Carlo Felice Marcovecchio (batteria, percussioni, voce)

I fiorentini Campo di Marte furono un'altro di quei gruppi che, nonostante un buon contratto discografico con una grossa etichetta (che fu, tra l'altro, l'unico tentativo della United Artists di produrre un gruppo italiano di prog), realizzarono un solo album per poi sparire. 
Il gruppo venne formato nel 1971 dal chitarrista Enrico Rosa e dal batterista/flautista Mauro Sarti, che avevano precedentemente suonato con gruppi minori come Senso Unico e
La Verde Stagione, insieme al bassista italo-americano Richard Ursillo (chiamato Paul Richard nelle note di copertina dell'album perché "suonava meno italiano"). 
Il tastierista Alfredo "Carlo" Barducci era un musicista diplomato in corno francese, e il gran numero di strumenti suonati diede al nuovo gruppo la possibilità di unire un rock di ispirazione classica con mille influenze, ottenendo un suono ricco e variegato.
Un quinto componente fu il batterista Carlo Felice Marcovecchio, conosciuto per la sua attività con il celebre gruppo fiorentino dei
Califfi, e la presenza di un secondo batterista diede a Sarti la libertà di suonare il flauto in molti brani.

Il gruppo ebbe una buona attività live, suonando con diversi nomi, finché quello definitivo, Campo di Marte (da un quartiere di Firenze), venne deciso durante le registrazioni dell'LP.

I testi dell'album si riferiscono alla stupidità delle guerre, e in contrasto la copertina contiene un'illustrazione di antichi mercenari turchi che infliggono a se stessi delle ferite per dimostrare la loro forza ed il loro coraggio. Lo stesso disegno venne usato nei poster del gruppo.

Campo di Marte è un bellissimo album, non particolarmente originale ma molto ben composto, suonato e cantato, con alcune parti orchestrali che possono ricordare il lavoro successivo dei Maxophone, con grande uso di flauto e corno francese. Il buon uso di chitarra e tastiere in tutto l'LP lo rendono un album essenziale in ogni collezione di prog italiano. I sette brani sono intitolati in sequenza (dal Primo tempo al Settimo tempo) come i movimenti di una composizione sinfonica.
Tra l'altro un brano, registrato insieme al resto dell'LP, Si può riuscire, del quale era prevista l'uscita su 45 giri, non è mai stato pubblicato.

Sfortunatamente un lungo tempo passò tra la composizione del disco e la sua registrazione e pubblicazione, e i musicisti avevano completamente perso l'interesse nel gruppo quando uscì il disco. Il disinteresse era stato accresciuto dalla assoluta mancanza di promozione da parte della casa discografica, che aveva anche costretto il gruppo a modificare alcuni testi.

Il chitarrista Enrico Rosa (che era stato anche il compositore dell'intero album) registrò un secondo album del Campo di Marte che era piuttosto un album solista, totalmente diverso dal disco di esordio, ma questo non venne mai stampato dalla United Artists, che lo considerava poco commerciale. Rosa si trasferì in Danimarca nel 1974 ed è tuttora un musicista professionista in quel paese, avendo avuto una lunga attività come chitarrista di studio e musicista solista nel campo del jazz e della musica classica.
Il bassista Paul Richard ricomparve nei
Sensations' Fix con il suo vero cognome Ursillo, a ha suonato con questo gruppo in tutti i suoi album. Ursillo aveva suonato negli anni sessanta con il gruppo fiorentino Chewing Gum (conosciuti in precedenza come Black Angels) con un unico interessante singolo dal suono hard uscito nel 1968 (Senti questa chitarra/Tu sei al buio - RCA Talent T15).
Anche il batterista Marcovecchio ha collaborato con i
Sensations' Fix di tanto in tanto.
L'altro batterista Mauro Sarti ha suonato più tardi con la
Bella Band, con un album per la Cramps nel 1978. 

Nel 2003 il gruppo è stato riformato dai componenti originali Enrico Rosa e Mauro Sarti, insieme con Eva Rosa (flauto dolce), Matin Alexandr Sass (tastiere) e Maurilio Rossi (basso), per alcuni concerti in Toscana e per la registrazione del CD live Concerto zero. Il doppio album comprende la registrazione di un concerto del 1972, originariamente uscito su un LP promozionale in copia unica stampato dal gruppo, e tutto il concerto del 2003 della nuova formazione. Un GRANDE ritorno!!!


(l'icona accanto ad alcuni titoli permette di ordinare il CD dal sito della BTF)

 

LP

Campo di Marte

United Artists (UAS 29497)

1973

copertina singola con bordi incollati all'esterno (flipback) - busta interna con testi

 

AMS/Vinyl Magic (AMS LP 01)

2007

ristampa dell'album del 1973 - vinile rosso



CD

Campo di Marte

Mellow (MMP 181)

1994

ristampa dell'album del 1973

 

AMS/Vinyl Magic (AMS 101 CD)

2006

come sopra con copertina apribile mini-LP e diverso ordine dei brani

Concerto zero (Live 1972/2003)

BTF/Vinyl Magic (VMCD 088 A/B)

2004

2CD  con un concerto del 1972 e un altro dalla formazione riunita nel 2003 - copertina mini-LP apribile con 2 libretti

 

Non facile da trovare, specialmente con la rara busta interna con i testi, Campo di Marte aveva una copertina flipback (con i bordi ripiegati ed incollati esternamente sul retro) come tutti gli album della United Artists usciti in Italia con la distribuzione CGD.

Esiste una stampa contraffatta dell'album, probabilmente della fine degli anni '80, ma è facile da identificare per l'etichetta bianca (invece dell'originale UA di colore beige) con il logo United Artists sostituito da una grande scritta "Format". Questa ristampa non ha la busta interna con testi.
L'unica ristampa ufficiale in vinile è quella della AMS/Vinyl Magic del 2007, in vinile rosso.

Stranamente l'album venne stampato in Argentina e Uruguay, sempre per la United Artists (i numeri di catalogo sono rispettivamente 8055 e SUA 300.543), ma con il nome del gruppo trasformato in Campo DE Marte sulla copertina, e la traduzione in spagnolo dei titoli sul retro (ma la registrazione è la stessa con il cantato in italiano. Non c'è la busta interna con i testi, ma la tipica bustina in plastica dei dischi sudamericani.

La recente ristampa in CD del CD di Campo di Marte dalla AMS/Vinyl Magic contiene una versione rimasterizzata dell'album con i brani in ordine diverso rispetto al disco, così come erano stati concepiti originariamente.

 



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