I DAINI
Anche Varese negli anni '60 ha vissuto una vera e propria esplosione di gruppi beat. Tutti i giovani e non che bazzicavano la città e i dintorni non potevano non conoscere il tempio della musica beat varesina: il favoloso e indimenticato Il balcone di Viconago. I gruppi che venivano ingaggiati dai proprietari potevano considerarsi "arrivati". Il contratto aveva la durata di un mese e il gruppo suonava al sabato sera, la domenica pomeriggio e la domenica sera.
Forse ha contribuito anche l'idea di andare a suonare al "Balcone" alla nascita di tanti gruppi beat: "I cinque amici", "I Gemelli", "I Cuccioli", "i Rebel Boys", "la Ciurma" "L'Anonima Song", "I Megatons", i Daini.
Quest' ultimo era formato da elementi giovanissimi. L'età media era 18 anni. Tutti studenti. In poco tempo hanno guadagnato col loro sound il successo. Dove suonavano i Daini i locali facevano il pienone. E per questo erano richiestissimi e sono arrivati molto presto "Al Balcone".
Il loro ingaggio era stato firmato per un mese, ma alla scadenza i gestori volevano rinnovarlo, cosa che che non si è potuta fare perché da tempo erano stati ingaggiati dal "Metropolitan" di Borgomanero, altro tempio sacro del beat.
I Daini sono stati i rappresentanti per eccellenza del R&Blues nel Varesotto. Ma non disdegnavano altri stili musicali. Ricercavano il bello e il sensazionale. Con i loro watt stupivano e scatenavano il pubblico. Spaziavano da Wilson Pickett a Otis Redding, dagli Spencer Davis Group ai Procol Harum. Da Julie Driscoll e Brian Auger a pezzi strumentali improvvisati al momento.
Formazione:
Mauro Cavalca alla tastiere,
Sandro Rocchi al basso,
Gino Verduci alla chitarra solista,
Giancarlo Viviani alla chitarra ritmica,
Gianni Seddio voce
Sandrino Ravasi alla batteria